Divisione Patrimonio 2000
05347/08
Settore Amministrazione e Gestione Patrimonio
OGGETTO: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. - PERMUTA IMMOBILI NELL'AMBITO DELLE INTESE APPROVATE DALLA CITTÀ PER IL POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE UNIVERSITARIE - CONCESSIONE CONTRIBUTO STRAORDINARIO.- APPROVAZIONE.
Proposta degli Assessori Passoni,
di concerto con gli Assessori Perone e
Lepri.
Da lungo tempo l'Università
degli Studi di Torino ha manifestato all'Amministrazione Comunale
la necessità di disporre di nuove sedi e di infrastrutture
che permettano di far fronte alla crescente domanda, e di allineare
lo standard universitario torinese a quello europeo.
L'Amministrazione Comunale, conscia dell'importanza
che il rilancio dell'attività culturale e scientifica universitaria
riveste per Torino, ha intrapreso con l'Università un'approfondita
disamina delle esigenze di insediamento di nuovi poli universitari.
A tal fine, con deliberazione del Consiglio
Comunale del 13 maggio 1998 (mecc. 9803107/01) la Città,
subordinando proprie esigenze all'importanza che tale rilancio
riveste, ha approvato intese che prevedono, tra l'altro, la permuta
dell' immobile di proprietà comunale denominato
Palazzo degli Stemmi di via Po 29-37 con gli immobili di
proprietà universitaria di piazza Arbarello 8, sede della
facoltà di Economia e Commercio, e via Bogino 4, sede di
uffici.
È stato pertanto costituito un
apposito gruppo di lavoro, con rappresentanti di ambo le parti,
per la definizione dei valori, nonchè delle modalità
di permuta degli immobili di cui sopra. Tali valori sono stati
determinati con relazione di perizia pervenuta il 12/12/1997,
in Lire 18.000.000.000 (Euro 9.296.224,18) per l'immobile comunale,
e in L. 9.000.000.000 (Euro 4.648.112,09) e in L. 2.000.000.000
(Euro 1.032913,80) per gli immobili dell'Università, siti
rispettivamente in piazza Arbarello e via Bogino.
La permuta, in relazione alla differenza
dei valori degli immobili permutandi, comporterebbe un conguaglio
di Lire 7.000.000.000 (Euro 3.615.198,29) a favore della Città;
l'Amministrazione, subordinando propri interessi all'allineamento
dello standard universitario torinese a quello europeo, ritiene
di concedere un contributo straordinario di pari importo.
Si rende pertanto necessario, in esecuzione
della succitata deliberazione di intese tra Città e Università
degli Studi di Torino, provvedere ad approvare la permuta dei
suindicati immobili, secondo le modalità meglio specificate
nel dispositivo della presente deliberazione, fermo restando che
la formalizzazione dell'atto, trattandosi di immobili vincolati
dalla Soprintendenza ai sensi del D.Lvo del 29/10/1999 n. 490
T.U. delle disposizioni in materia di Beni culturali e ambientali,
resta subordinata all'autorizzazione da parte di quest'ultima.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
A) di approvare i seguenti accordi con l'Università
degli Studi di Torino, in ordine alla permuta degli immobili di
cui in premessa, con le seguenti
modalità:
1) La Città cede e trasferisce
all'Università degli Studi di Torino la proprietà
dell'immobile denominato Palazzo degli Stemmi
sito in via Po 29-37, costituito da fabbricato a 6 piani f.t.,
descritto al N.C.E.U. al fg. 217 con il n. 62, e meglio
individuato nell'unita planimetria (all. 1 - n. );
2) il valore dello stesso è
di L. 18.000.000.000 (Euro 9.296.224,18);
3) l'immobile viene ceduto
nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, libero comunque
da pesi, vincoli, ipoteche e trascrizioni
di pregiudizio, eccezion fatta per il vincolo gravante sull'immobile
ai sensi del D.Lvo del 29/10/1999 n. 490 T.U.
delle disposizioni in materia di Beni culturali e ambientali;
4) la Città dà
atto che per l'immobile sussistono i contratti di locazione dei
negozi siti al piano terreno dello stesso, nonchè
contratto di comodato a favore dell'Ente Diritto allo Studio nella
parte ubicata sul lato dello stabile prospettante
la via Montebello (scadenza 31/8/2005).
A tali contratti
l'Università degli Studi subentrerà a far tempo
dalla data di formalizzazione del trapasso di proprietà.
5) L'Università degli
Studi di Torino cede e trasferisce alla Città la proprietà
degli immobili siti in piazza Arbarello 8 e via Bogino
4.
Detti immobili,
rispettivamente della superficie di mq. 4620 circa lordi su 5
piani, e della superficie di mq. 780 circa, oltre
soppalchi, risultano descritti al N.C.E.U. al fg. 204 con il n.
39, e al fg. 198 con il n. 35, sub 52.
6) Il valore di questi ultimi
è rispettivamente di L. 9.000.000.000 (Euro 4.648.112,09)
per l'immobile di Piazza Arbarello,
e di L. 2.000.000.000 (Euro 1.032.913,80) per gli uffici di via
Bogino 4.
7) Gli immobili vengono ceduti
nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, liberi comunque
da pesi, vincoli, ipoteche e trascrizioni
di pregiudizio, garantendone l'Università ogni evizione
a norma di legge, fatto salvo il vincolo sugli immobili derivante
dal D.Lvo del 29/10/1999 n. 490 succitato.
Per quanto
riguarda gli immobili di Piazza Arbarello 8 e via Bogino 4, che
l'Università manterrà in uso per anni 3 non rinnovabili,
a far tempo dalla data di trasferimento della proprietà
alla Città, quest'ultima provvederà, con apposito
provvedimento,
a regolamentarne la concessione prevedendo, tra le altre condizioni,
un canone da parte dell'Università
da determinarsi e comunque non inferiore a L. 183.000.000 (Euro
94.511,61) annui, sulla base dei canoni
attualmente derivanti alla Città dai negozi ubicati nel
Palazzo degli Stemmi.
Tale canone
sarà a favore dell'Assessorato ai Servizi Sociali.
Per quanto
riguarda invece il Palazzo degli Stemmi, l'Università
si impegna a concordare con la Città , tramite l'Assessorato
per la Cultura, la riserva di spazi (piano terreno e 1 piano ammezzato)
mediante l'inserimento di funzioni che,
in particolare per la parte che prospetta i portici, assicurino
continuità di presenza e di offerta di servizi aperti al
pubblico.
8) La permuta, in relazione
alla differenza dei valori degli immobili permutandi, comporterebbe
un conguaglio di Lire 7.000.000.000
(Euro 3.615.198,29) a favore della Città, per il quale
l'Amministrazione, subordinando propri interessi
all'allineamento dello standard universitario torinese a quello
europeo, concederà un contributo straordinario di
pari importo.
Analogo
importo derivante dalla differenza dei valori degli immobili,
verrà messo a disposizione dell'Assessorato ai Servizi
Sociali per la ricostituzione del patrimonio derivante dalle disciolte
Ipab, considerato che il suddetto Palazzo degli
Stemmi costituisce immobile proveniente dal disciolto I.R.V.
Con la formalizzazione
del trapasso di proprietà del suddetto Palazzo, il vincolo
Ipab sarà trasferito sugli immobili che
l'Università cederà in permuta alla Città,
e fatto trascrivere sugli appositi Registri Immobiliari.
Con successive
determinazioni dirigenziali verranno definiti gli appositi impegni
di spesa a carico della Città per gli immobili
acquisiti, l'accertamento di entrata per il valore degli immobili
ceduti, nonchè l'impegno della spesa pari al contributo
straordinario concesso dalla Città all'Università
a conguaglio della permuta.
Trattandosi
di immobili vincolati ai sensi del D.Lvo del 29/10/1999 n. 490
di cui sopra, la formalizzazione dell'atto di permuta
resta subordinata all'autorizzazione da parte della Soprintendenza,
sia nei confronti della Città che dell'Università.
Per quanto
riguarda le spese di atto a carico della Città, le stesse
saranno sostenute con utilizzo dei fondi del Settore competente.
B) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi
dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.