Divisione Edilizia e Urbanistica
n.
ord. 153
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche 2000
04423/09
OGGETTO: VARIANTE N. 3 AL PIANO PARTICOLAREGGIATO LINGOTTO - AMBITO 12.16 - AI SENSI DELL'ART. 40 COMMA 5 DELLA L.U.R. 56/77 - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Con deliberazione della Giunta Regionale
del Piemonte n. 113-36507 del 27 marzo 1990, è stato approvato
il piano particolareggiato Lingotto" - ambito 12.16
- finalizzato alla trasformazione, in conformità agli indirizzi
del P.R.G, dell'ex complesso industriale di via Nizza in un centro
polifunzionale, destinato a ospitare: un centro fieristico-espositivo;
un centro congressi; insediamenti universitari; insediamenti a
carattere terziario - direzionale; un centro per la ricerca e
la sperimentazione; attività commerciali, turistico-ricettive,
culturali, per lo spettacolo, il tempo libero, etc; attrezzature
al servizio dell' insediamento (verde, parcheggi, etc.), viabilità
e spazi di relazione.
Tali attività sono state aggregate
in quattro lotti, aventi le seguenti destinazioni d' uso: lotto
I - centro fiere e congressi; lotto II - centro per l' innovazione;
lotto III - università; lotto IV - attrezzature di servizio.
Il piano, in stato di notevole avanzamento,
è stato modificato con una prima variante approvata con
deliberazione n. 186 del Consiglio Comunale del 22 giugno 1998
(mecc. 9804314/09), esecutiva dal 6 luglio 1998, e successivamente
con una seconda variante approvata in sede di accordo di programma,
stipulato in data 4 maggio 1999, tra la Regione Piemonte e il
Comune di Torino, adottato con D.P.G.R. n. 43 del 9 giugno 1999,
pubblicato sul B.U.R. n. 24 del 16 giugno 1999, per consentire
l'inserimento nel lotto III di tre funzioni pubbliche a carattere
universitario (attività del politecnico, dell' università
e residenze per studenti), nonché per modificare parzialmente
le previsioni del piano, al fine di migliorare la fruibilità
dell' intero complesso e consentire una diversa dislocazione dei
parcheggi di uso pubblico.
Con il predetto accordo di programma è
stata inoltre prorogata la validità del piano per altri
cinque anni, a decorrere dalla data di esecutività dell'accordo
stesso.
La realizzazione dei progetti relativi
alle tre funzioni pubbliche, che beneficiano di finanziamenti
comunitari nell'ambito del Regolamento CEE 2081/93, è stata
avviata a cura del Consorzio Progetto Zone Nord Lingotto, che
ha assegnato i lavori a seguito di appalto pubblico, nel rispetto
delle norme che regolano le opere pubbliche finanziate dalla Comunità.
Nel corso dell'attuazione del Piano Particolareggiato
si sono manifestate, tuttavia, altre esigenze che richiedono ulteriori,
parziali adeguamenti dello strumento urbanistico esecutivo.
La prima di tali esigenze è rappresentata
dalla richiesta, avanzata dalla società Lingotto, che cura
la realizzazione degli interventi previsti dal piano esecutivo,
così come da convenzione quadro stipulata il 1° marzo
1991 con la Città di Torino, di migliorare la fruibilità
di alcuni spazi aperti di uso pubblico, in particolare del terzo
e del quarto cortile del corpo di fabbrica principale del complesso
Lingotto.
Le parti già terminate del centro
polifunzionale sono infatti, a tutt' oggi, quasi interamente occupate
da funzioni e attività che generano una presenza sempre
crescente di persone, che vi lavorano o che lo frequentano.
Questa maggiore vitalità del centro
ha evidenziato difficoltà nella fruizione di spazi di relazione
aperti (corridoi e cortili al piano destinato ad attività
commerciali), soprattutto nella stagione fredda o comunque in
presenza di condizioni atmosferiche avverse.
E' emersa, pertanto, la necessità
di poter realizzare la copertura del terzo e del quarto cortile,
per mezzo di adeguate strutture leggere, non praticabili, mobili
e trasparenti, analogamente a quanto già ammesso dagli
artt. 10 e 11 delle Norme Urbanistiche- Edilizie di Attuazione
del piano esecutivo, per il primo e per il secondo cortile.
Una seconda esigenza, fatta rilevare dalla
stessa società Lingotto, concerne taluni aspetti edilizi
del nuovo corpo di fabbrica, da realizzare in ampliamento - ad
ovest- del fabbricato a più piani fuori terra, ubicato
nel settore nord del centro polifunzionale.
Il piano particolareggiato prevede, infatti,
che detto ampliamento sia da attuare in aderenza al fabbricato
esistente entro il limite di massimo ingombro indicato nella planimetria
di progetto alla scala 1:1.500, ammettendo, rispetto a tale limite
e a parità di superficie lorda di pavimento, lievi scostamenti
tali da non alterare l'impostazione planivolumetrica del piano
(artt. 9 e 15 delle Norme Urbanistiche-Edilizie di Attuazione
del piano esecutivo).
In sede di progettazione edilizia per
l'insediamento delle funzioni previste nel fabbricato esistente,
e in particolare delle funzioni pubbliche a carattere universitario
accennate, si è constatato che, per un razionale utilizzo,
nonché per una idonea illuminazione ed aerazione dei locali
del fabbricato stesso, bisognerebbe prevedere delle aperture nella
sua testata ovest.
Tale esigenza comporterebbe, pertanto,
la previsione di progettare il detto ampliamento, a parità
di S.L.P. consentita, in posizione distaccata dall'edificio esistente,
ad una distanza non inferiore a 10 metri. Tale nuova configurazione
planivolumetrica, tuttavia, non rispetterebbe il limite di massimo
ingombro, previsto dal piano, per la realizzazione del nuovo corpo
di fabbrica.
Di conseguenza è necessario procedere
a variazione del piano particolareggiato, in modo tale da adeguarlo
alle nuove esigenze emerse dalla sua approvazione ad oggi, assicurandogli
nel contempo il corretto rapporto tra insediamenti previsti e
relative attrezzature di uso pubblico.
La variante, pertanto, prevede:
A) La possibilità di realizzare
strutture leggere, non praticabili, mobili e trasparenti, ad un'
altezza non inferiore di m 13,00 a copertura della soletta realizzata
a m 8,05 del terzo e del quarto cortile, localizzati nel settore
sud del corpo di fabbrica principale del complesso polifunzionale.
I suddetti cortili manterranno la destinazione
pubblica (verde attrezzato su soletta), escludendo la possibilità
di determinare incrementi volumetrici e di superficie lorda di
pavimento, in coerenza a quanto previsto per gli altri cortili
nei quali è già ammessa la copertura;
B) la realizzazione del nuovo corpo di
fabbrica, in ampliamento del fabbricato esistente, nel rispetto
della S.L.P. fissata dal piano e dell'impostazione planivolumetrica
generale dello stesso, in posizione distaccata dal corpo edilizio
esistente, in conformità della distanza minima da garantire
e del modulo architettonico prescelto;
C) la parziale revisione delle Norme Urbanistico-Edilizie
di Attuazione del piano esecutivo , e in particolare degli artt.
9, 11 e 15, conseguente alle modifiche descritte ai punti precedenti
A) e B).
A seguito delle variazioni descritte in
precedenza, si rende necessario modificare gli elaborati del piano
particolareggiato, contrassegnati dalla dicitura "Variante
al Piano Particolareggiato Lingotto". Le variazioni alle
norme di attuazione sono contraddistinte da caratteri in grassetto.
Nel quadro degli ultimi provvedimenti di modifica, con i quali
si vanno a regolamentare gli interventi conclusivi del Piano Particolareggiato
e in particolare, la modifica introdotta ai sensi dell'art. 28
delle N.U.E.A. del P.P. Lingotto, che determina di fatto una diversa
articolazione funzionale dell'ambito, è emersa l'opportunità
di incrementare l'offerta di servizi nelle aree limitrofe del
Centro Lingotto, ancorché esterne al perimetro del Piano
Particolareggiato.
A tal fine la Società Lingotto
ha dato la sua disponibilità a verificare la possibilità
di acquisire e mettere a disposizione della Città, a titolo
gratuito, l'area attualmente occupata dall'insediamento produttivo
Borello & Maffiotto, che risulterebbe strategica anche al
fine di consentire un idoneo collegamento del Centro Polifunzionale
con il sottopasso in progetto tra corso Spezia e corso Sebastopoli.
In tal senso si è definito un quadro di impegni, risultante
dall'atto d'obbligo, sottoscritto dalla Società Lingotto
in data 21 luglio 2000, e allegato alla presente quale parte integrante,
secondo cui la Società Lingotto si impegna, nel contesto
del procedimento di approvazione delle modifiche in corso al Piano
Particolareggiato, ad acquisire la suddetta area e a cederla gratuitamente
entro il 31 dicembre 2001.
A garanzia dell'adempimento la Società
Lingotto costituirà a favore della Città, prima
del rilascio della Concessione edilizia relativa alle opere da
realizzare, idonea garanzia fidejussoria di importo determinato
in lire 11.000.000.000, a titolo di contributo urbanistico aggiuntivo.
Qualora, entro il termine prestabilito
del 31 dicembre 2001, l'area di cui sopra non venga ceduta, la
Città potrà utilizzare l'importo garantito con fidejussione
a copertura del procedimento d'esproprio dell'area medesima.
Il presente provvedimento è stato
trasmesso, ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento,
alla Circoscrizione interessata per il prescritto parere, la quale
non si è espressa.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Visto l'art.40, comma 5 della Legge Regionale
5 dicembre 1977, n.56. e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale della
Città di Torino approvato con D.G.R. del 21 aprile 1995;
Visto il P.P. Lingotto approvato con deliberazione
della Giunta Regionale del Piemonte n. 113-36507 del 27 marzo
1990;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in narrativa e che qui integralmente
si richiamano,
1) di adottare, ai sensi dell'art. 40 comma
5 della L.U.R. 56/77, la variante al Piano Particolareggiato Lingotto
consistente nelle variazioni descritte in premessa.
2) di prendere atto dell'impegno, assunto
dalla Società Lingotto S.p.A., con atto del 21 luglio 2000,
ad acquisire e mettere a disposizione della Città, l'area
attualmente occupata dall'insediamento produttivo Borello &
Maffiotto (all. 3 - n. ).
Gli elaborati della variante sono i seguenti:
1) relazione illustrativa (all. 1 - n.
);
2) schema planimetrico illustrativo in
cui è indicata l'ubicazione dei cortili e del nuovo corpo
di fabbrica; 3) estratto delle norme urbanistico-edilizie
di attuazione del piano particolareggiato Lingotto - artt. 9,
11 e 15 - con le variazioni introdotte, evidenziate da caratteri
in grassetto (all. 2 - n. ).
A titolo illustrativo delle variazioni
apportate si allegano, altresì, i corrispondenti elaborati
del piano particolareggiato vigente.
Trattandosi di strumento urbanistico il
presente provvedimento non comporta oneri di spesa.