Consiglio Comunale
2000 03056/02
OGGETTO: SUPERARE L'EMERGENZA ABITATIVA ENTRO IL 2006.
ricordato che
- rispetto alle altre grandi città
italiane, Torino ha la più alta percentuale: 42% di famiglie
che vivono in case d'affitto e perciò esposte allo sfratto
per finita locazione;
- sono circa 10.000 le famiglie torinesi
a basso reddito che non sono in condizione di sostenere i costi
del libero mercato delle locazioni e sono da molti anni in attesa
di una "casa popolare" che il Comune non è in
grado di assegnare perché privo di un sufficiente patrimonio
residenziale pubblico;
- negli ultimi 20 anni infatti i finanziamenti
pubblici per l'edilizia residenziale pubblica sono stati destinati
per il 70% alla costruzione di case in proprietà e solo
il 30% a quelle in locazione per i ceti meno abbienti;
- la tensione abitativa si è trasformata
in emergenza sfratti con l'entrata in vigore della Legge 431,
e non è servito ad attenuarne le conseguenze lo slittamento
temporaneo dell'esecuzione degli sfratti concesso dal D.L. 32/2000;
- a Torino sono già 1800 i decreti
di sfratto emessi dai giudici fino ad aprile 2000, ai quali si
aggiungeranno quelli dei prossimi mesi e anni, se si considera
che nell'anno 2000 verrà a scadenza una parte considerevole
dei contratti di locazione in vigore;
considerato che
- nei prossimi anni il Comune non disporrà
di un numero di alloggi sufficienti per rispondere al fabbisogno
di edilizia pubblica sovvenzionata;
- per le Olimpiadi 2006 la Città
di Torino dovrà mettere a disposizione almeno 15.000 camere
per alloggiare atleti, allenatori, giornalisti, ecc., parte delle
quali saranno realizzate nei due Villaggi Olimpici da costruire
in città;
- la Camera dei Deputati ha iniziato la
discussione della Legge istitutiva dell'Agenzia Torino 2006 alla
quale sarà affidata la realizzazione delle opere connesse
all'evento olimpico, per una spesa prevista di lire 2.171 miliardi
di cui 1.091 miliardi a carico del bilancio dello Stato e i restanti
1.080 miliardi a carico della Regione, Enti locali e privati;
- il testo di Legge finora noto non contiene
alcuna previsione e tanto meno prescrizione circa la progettazione
e costruzione dei Villaggi Olimpici in funzione del loro utilizzo
dopo le Olimpiadi per risolvere l'emergenza abitativa a Torino;
ricordato che l'art. 6 della Legge 494/99 per il Giubileo 2000
sospende gli sfratti di tutte le attività commerciali nel
Comune di Roma;
ritenuto che in analogia con il suddetto provvedimento legislativo
per il Giubileo 2000 e in previsione della grande disponibilità
alloggiativa che sarà realizzata a Torino per le Olimpiadi
del 2006 la Legge per l'Agenzia Torino 2006 debba contenere apposite
norme e relativi finanziamenti che consentano alla nostra città
di superare definitivamente l'emergenza sfratti e la tensione
abitativa esistente;
il Sindaco e la Giunta
a compiere i passi necessari presso il Presidente della Camera
dei Deputati, il Presidente della Commissione Ambiente e Lavori
Pubblici della Camera affinché l'emananda Legge sull'Agenzia
Torino 2006 contenga le seguenti specifiche norme:
- nelle nuove costruzioni residenziali
siano comprese consistenti quote di edilizia pubblica sovvenzionata;
- la progettazione dei Villaggi Olimpici
sia finalizzata all'utilizzo residenziale definitivo per evitare
che dopo l'evento olimpico le costruzioni restino vuote in attesa
di nuovi finanziamenti per trasformarle in abitazioni "normali";
- graduare o sospendere fino al 2006 l'esecuzione
degli sfratti per finita locazione delle famiglie a basso reddito
con diritto alla casa popolare;
- stanziare un adeguato finanziamento a
copertura di un eventuale indennizzo, anche di natura fiscale,
a favore del locatore per la durata della proroga.