Consiglio Comunale
2000 02760/02
OGGETTO: INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI INTELLETTIVI, FISICI CON LIMITATA AUTONOMIA E IPOVEDENTI.
- che la Città di Torino ha assolto
quasi tutti gli impegni di cui all'ordine del giorno del 9 maggio
1994 (mecc. 9403730/02);
- che è interesse della Città
di Torino continuare a promuovere l'inserimento lavorativo del
maggior numero possibile di disabili intellettivi, fisici con
limitata autonomia e ipovedenti rendendo effettivo quel diritto-dovere
al lavoro inserito nella Costituzione Italiana per tutti i cittadini
ed evidenziate dall'entrata in vigore della nuova normativa sul
collocamento obbligatorio della Legge 68/99, a maggior ragione
per coloro per i quali il lavoro è strumento essenziale
per la promozione e l'integrazione nella società;
- che negli ultimi anni si sono avute molteplici
esperienze di assunzione di handicappati intellettivi, fisici
con limitata autonomia e ipovedenti all'interno delle aziende
private e degli enti pubblici, esperienze che hanno dimostrato
come queste persone siano in grado di assicurare una realtà
produttiva certa e proficua soprattutto se inserite con la metodologia
del collocamento mirato, recepita anche dalla nuova Legge 68/99;
- che la disoccupazione per queste persone,
per anni abituate a frequentare ambienti socializzanti come la
scuola e i tirocini formativi all'interno di realtà lavorative,
è doppiamente dolorosa e costosa in quanto è alto
il rischio che esse entrino nel circuito assistenziale che isola
dalla vita sociale e da cui è difficile uscire;
che è compito istituzionale dell'Assessore al Lavoro,
di concerto con gli altri Assessorati di volta in volta coinvolti
in questa problematica, attivare tutte le iniziative volte a dare
una concreta risposta lavorativa a questi cittadini in situazione
di disoccupazione e a mettere in atto strategie di sensibilizzazione
sulle problematiche legate alle politiche attive nei confronti
delle persone portatrici di handicap.
A seguito del dibattito e delle proposte emerse
la Giunta Comunale e l'Assessore al Lavoro a:
1) individuare, precisando tempi e definendo
modalità, le scoperture dell'Ente Comune in base alla nuova
Legge 68/99, onde attivare la convenzione di inserimento lavorativo,
dopo un preventivo confronto con le OO.SS. e le Associazioni di
tutela dell'handicap;
2) indire di conseguenza nuovi concorsi
a copertura dei posti scoperti inserendo anche handicappati intellettivi
con capacità lavorativa comprovata da esperienze di formazione
professionale, corsi prelavorativi e/o tirocini in attività
formative, in percentuale non inferiore al 10% del numero totale
di assunzioni. Una percentuale analoga va riservata ai soggetti
con handicap fisico e limitata autonomia e ipovedenti. La metodologia
adottata sarà quella positiva già sperimentata per
le precedenti assunzioni di disabili intellettivi presso il Comune
di Torino attraverso la realizzazione di convenzioni con il Centro
Provinciale per l'Impiego al fine di realizzare il collocamento
mirato come previsto dalla Legge 68/99;
3) intervenire presso le aziende ex municipalizzate
al fine di favorire un programma di inserimento mirato che comprenda,
nell'ambito delle scoperture complessive, almeno il 10% di disabili
intellettivi, fisici con limitata autonomia e ipovedenti, utilizzando
una metodologia mirata al percorso formazione-occupazione;
4) mettere in atto procedure di indirizzo
tese a garantire e potenziare l'offerta formativa rivolta a questa
categoria di persone, così come previsto dall'intesa siglata
tra il Comune di Torino e le Associazioni di tutela dell'handicap
(C.S.A. e ANFFAS) in data 6 marzo 2000, con il contributo di altre
associazioni specializzate nella tutela di specifiche disabilità
anche attraverso iniziative di sollecitazione e di richiesta di
finanziamento e di programmazione di corsi idonei all'Assessorato
Formazione Professionale della Regione;
5) attivarsi presso le Associazioni di
categoria e presso le Aziende stesse perché vengano date
risposte lavorative concrete ed immediate a quelle persone che
escono dai corsi di avvio e di formazione lavoro e che si dimostrino
preparate ad entrare nel mondo del lavoro, al fine di non far
perdere loro le motivazioni e le competenze acquisite nei mesi
di corso e di tirocinio;
6) stanziare un congruo numero di borse-lavoro
ad integrazione del fondo regionale disabili, da calcolarsi annualmente,
tenuto conto degli iscritti in attesa di lavoro, con particolare
riguardo alle iniziative indispensabili per favorire il collocamento
di handicappati con limitata autonomia e ipovedenti;
7) portare a termine attraverso una eventuale
rinegoziazione alla luce delle nuove normative l'accordo del 1996
con l'Unione Industriale e l'A.P.I. che attualmente vede ancora
un consistente numero di posti non coperti;
8) adoprarsi con iniziative concrete ed
immediate, congiuntamente all'Assessorato all'Istruzione, nei
confronti del Provveditorato e delle scuole della città
per raggiungere intese volte al mantenimento delle cooperative
sociali di tipo "B" per le mansioni di pulizia e di
sorveglianza all'interno delle scuole per non perdere una delle
principali risorse di lavoro per gli handicappati intellettivi
e fisici, procedura questa regolamentata dalla delibera del 26
luglio 1995;
9) controllare che siano realizzate e rispettate
le percentuali di assunzioni di handicappati intellettivi e fisici
con limitata autonomia indicate nella delibera del 22 dicembre
1998 e denominata "procedure contrattuali per l'inserimento
lavorativo delle persone svantaggiate", procedure che devono
essere realizzate dalle Aziende profit che ottengono appalti dal
Comune di Torino;
10) garantire quote significative di handicappati
intellettivi e fisici con limitata autonomia in tutti i progetti
messi in atto per dar lavoro ai disoccupati (cantieri, progetti
di formazione, ecc.) e in tutte le attività che coinvolgeranno
Torino per la realizzazione delle Olimpiadi del 2006;
11) attivarsi per presentare un congruo
numero di progetti mirati a creare occupazione per le persone
disabili e per ottenere i necessari finanziamenti dall'Unione
Europea e dalla Regione.
Inoltre,
- la Legge che delega alle Province
la competenza in materia di collocamento e che prevede il decentramento
dei centri per l'impiego;
- la Legge 68/99 che prevede il collocamento
mirato per le persone con maggiore difficoltà ad essere
inserite nel mondo del lavoro a causa della gravità del
loro handicap;
inderogabile procedere ad attivare con la Provincia le necessarie convenzioni in modo da poter mettere a disposizione, eventualmente potenziandolo, la professionalità del proprio Servizio per l'inserimento lavorativo (SIL) così come prevede l'art. 6 della Legge 68/99 e dar corso quindi alle iniziative di cui ai punti precedenti
al fine della buona riuscita degli inserimenti all'interno
della propria pianta organica:
- promuovere incontri con i vari direttori
di divisione, per sensibilizzare e facilitare l'ingresso degli
handicappati nei diversi servizi e per promuovere corsi di formazione
per i referenti aziendali;
- monitorare nel tempo gli inserimenti
ed intervenire laddove emergano problemi di inserimento;
- prevedere periodici corsi di aggiornamento
e di riqualificazione anche per le persone con handicap intellettivo
o fisico con limitata autonomia;
- dare corso ad iniziative di grande visibilità
per far conoscere alle realtà produttive del territorio
che cosa realmente sono in grado di fare queste persone;
- individuare una collocazione assistenziale
certa e adeguata per quei soggetti che, dopo un'attenta valutazione
delle loro capacità, risultano non avviabili al lavoro
a causa della gravità delle loro condizioni fisiche e/o
intellettive.