Consiglio Comunale
2000 02671/02
OGGETTO: LE CITTÀ ITALIANE PER FERMARE LA PENA DI MORTE.
Il Consiglio Comunale di Torino,
- l'Italia nel 1997, nel 1998 e, insieme
all'Unione Europea, nel '99 ha sottoposto alla Commissione per
i Diritti Umani delle Nazioni Unite una risoluzione per la moratoria
universale dalle esecuzioni capitali e per l'abolizione della
pena di morte;
- la risoluzione è stata approvata
a larga maggioranza di voti nel corso delle ultime tre sessioni
della Commissione per i Diritti Umani (30 voti a favore, 11 contrari
e 12 astensioni, l'esito del voto nell'ultima sessione) e il numero
dei paesi co-sponsor dell'iniziativa è notevolmente aumentato
da un anno all'altro passando dai 46 del 1997 ai 65 del 1998 e
ai 72 del 1999;
- la risoluzione approvata considera l'abolizione
della pena capitale "un rafforzamento della dignità
umana" e "un progresso dei diritti fondamentali della
persona", e per questo chiede agli Stati membri delle Nazioni
Unite di "adottare una moratoria delle esecuzioni in vista
della completa abolizione della pena di morte";
- con questa risoluzione delle Nazioni
Unite è stato compiuto un altro passo in avanti verso l'affermazione
di un nuovo diritto umano, il diritto a non essere uccisi a seguito
di una sentenza o misura giudiziaria, un diritto sempre più
universalmente condiviso come provano il risultato non di misura
del voto ed il favore espresso da Paesi di tutti i continenti
e di diverse aree di influenza;
- l'approvazione della risoluzione è
stata raggiunta grazie soprattutto alla campagna internazionale
promossa da Nessuno Tocchi Caino a cui hanno aderito Premi
Nobel, personalità della scienza e dell'arte, rappresentanti
di tutte le religioni e di tutti gli orientamenti politici, parlamentari
di diversi Paesi, e grazie anche a numerose istituzioni sovranazionali
e nazionali, regionali e locali che hanno approvato mozioni e
si sono impegnati a favore di una proposta di moratoria ONU delle
esecuzioni;
- la situazione relativa alla pena di morte
nel mondo è sensibilmente migliorata: dei 195 paesi membri
della comunità internazionale sono divenuti abolizionisti
88 paesi (72 sono totalmente abolizionisti, 13 abolizionisti per
crimini ordinari e 3 impegnati ad abolire la pena di morte in
quanto membri del Consiglio d'Europa); 3 attuano una moratoria
legale delle esecuzioni, 29 sono gli abolizionisti di fatto (non
fanno esecuzioni da almeno 10 anni) e solo 75 i paesi mantenitori;
- oltre 100 tra Comuni, Province e Regioni
hanno già sostenuto dal 1993 la campagna di Nessuno
Tocchi Caino e hanno partecipato alla Marcia di Natale che
si è tenuta a Roma il 25 dicembre '98 in occasione della
quale Papa Giovanni Paolo II ha pronunciato nel messaggio Urbi
et Orbi un appello a favore dell'abolizione della pena di morte;
- nel novembre '99, nell'Assemblea Generale
dell'ONU a New York, l'Unione Europea, all'ultimo momento, dopo
averla presentata, ha deciso di non portare al voto la risoluzione
per la moratoria delle esecuzioni sostenuta da 72 Paesi di tutti
i continenti;
- in vista di una prossima sessione dell'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite, è necessario consolidare
a livello politico decisioni prese in sede di Unione Europea (giugno
'98, adozione delle linee guida dell'Unione Europea per la moratoria
delle esecuzioni in vista della completa abolizione della pena
di morte nel mondo) e continuare l'opera di sensibilizzazione
a favore della Risoluzione per la moratoria soprattutto nei confronti
dell'opinione pubblica europea;
- alla campagna internazionale di Nessuno Tocchi Caino, denominata "Nel 2000, le Città italiane per fermare la pena di morte", che ha l'obiettivo di sostenere, attraverso la creazione di una banca dati e di un sito Internet in italiano e inglese che si caratterizzi come la fonte principale di informazione in tempo reale sulla pena di morte nel mondo, una campagna di informazione e di attenzione dell'opinione pubblica europea e internazionale sulla pena di morte e sulla sua abolizione come progressivo sviluppo dei diritti umani e del diritto internazionale.