Servizio Centrale Risorse Finanziarie                                                                                                             n. ord. 61
                                                                                                                                                           2000 01925/24


CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 27 MARZO 2000

(proposta dalla G.C. 20 marzo 2000)

OGGETTO: PIANO FINANZIARIO DI RIDUZIONE DEL RAPPORTO DEBITO/PIL. ART. 28 LEGGE 23 DICEMBRE 1998 N. 448 _ ESTINZIONE AGEVOLATA DEI MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI.

    Proposta del Vicesindaco Carpanini.

    Premesso che, “il patto di stabilità interno” ha voluto creare un meccanismo con il quale le Regioni, le Province ed i Comuni concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica ed al mantenimento dell'Italia nel quadro dei parametri comunitari di Maastricht riducendo il rapporto tra il proprio stock di debito ed il prodotto interno lordo avvalendosi della dismissione di immobili di proprietà non funzionali allo svolgimento della propria attività istituzionale nonché dei proventi derivanti da alienazioni mobiliari.
    L'art. 28 del collegato alla finanziaria 1999 legge n° 448 del 23 dicembre 1998, dando attuazione alla direttiva su esposta, definisce, al comma 3, uno specifico istituto volto ad incentivare gli enti locali a rimborsare anticipatamente, con le proprie risorse di bilancio, i mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti senza oneri aggiuntivi oltre a quelli del rimborso del residuo debito qualora l'ente presenti al Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica _ Dipartimento del Tesoro, che si avvale della Cassa Depositi e Prestiti per lo svolgimento di tale attività, un piano finanziario di progressiva e continua riduzione del rapporto tra il proprio ammontare di debito e il PIL, proiettato su un orizzonte temporale di cinque anni.
    Il Comune di Torino intende impegnarsi in questa direzione ed affrontare i rigori dell'operazione in quanto ravvisa un notevole interesse nel rimborso di vecchi mutui che, presentando tassi sensibilmente elevati, rendono particolarmente rigida la struttura del bilancio nella sua parte corrente, e nel rendere disponibili nuove risorse da destinare a futuri investimenti locali.
    In particolare il Comune di Torino, prendendo coscienza del fatto che “il patto di stabilità interno” impone comportamenti e scelte, specie sul versante degli investimenti, di grande impegno poiché il raggiungimento dell'obiettivo potrebbe sostanzialmente ridurre gli investimenti pubblici locali se non si avrà l'accortezza di realizzare avanzi correnti e dismissioni patrimoniali, decide di dar corso all'operazione di estinzione anticipata dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Per sostenere l'onere derivante dal rimborso anticipato dei mutui, concessi dalla Cassa DD.PP., verranno attuate dismissioni patrimoniali le cui risorse sono evidenziate nel bilancio di previsione per il triennio 2000/2002 approvato dal Consiglio Comunale con provvedimento (mecc.200000623/24) del 7 marzo 2000.
    L'operazione di estinzione anticipata dei mutui concessi dalla Cassa DD.PP., senza oneri aggiuntivi oltre a quelli del rimborso del residuo debito, sarà effettuata per l'anno 2000 per un importo di 400 miliardi.
    Con Circolare del 17 febbraio 2000 n° 3 il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ha emanato le disposizioni attuative per la formulazione dei piani finanziari fissando il termine perentorio del 31 marzo 2000 per la presentazione da parte degli Enti Locali delle domande di estinzione anticipata dei mutui con allegati il piano finanziario quinquennale, la relazione illustrativa e la delibera consiliare di approvazione.
    Allo scopo di potersi avvalere delle norme agevolative prima citate è stato predisposto un piano finanziario quinquennale nel quale è stata prevista una riduzione del rapporto indebitamento/PIL del 10,066%; tale piano ricalca le linee d'impostazione del Bilancio Triennale 2000/2002 approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 7 marzo 2000 con gli adattamenti che si sono resi necessari ai fini del rispetto dei vincoli che sono stati introdotti dalla Circolare del Ministero del Tesoro.
    Nell'arco del quinquennio, considerato dal piano quinquennale di rientro del debito, le spese in conto capitale che vengono finanziate con ricorso al mercato, mostrano una graduale riduzione derivante dalla necessità di rispettare le disposizioni emanate dalla Circolare del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica.
    La Civica Amministrazione intende ridurre il rapporto debito/PIL in un trend complessivo, ammettendo che, in un singolo anno, i dati di consuntivo possano mostrare aumenti del rapporto, purchè tali aumenti vengano compensati nell'arco temporale considerato, e non compromettano comunque il raggiungimento dell'obiettivo finale, pertanto, pur essendo consentita una temporanea inversione di tendenza nella riduzione continuativa del rapporto, deve essere assicurato, alla fine del quinquennio, rispetto all'anno iniziale, un abbattimento almeno del 10% del rapporto debito residuo/PIL.
    Esiste inoltre il rischio che la mancata realizzazione di tali obiettivi comporti l'impossibilità del mantenimento del rating al suo attuale livello con pericolo di aggravio consistente della spesa per interessi passivi.
    Occorre infine sottolineare che il Bilancio di previsione per l'anno 2000 fa esplicito riferimento alle dismissioni patrimoniali da destinare all'estinzione dei mutui per 400 miliardi e che di conseguenza, non ottemperare alla citata disposizione ministeriale, pregiudicherebbe le relative appostazioni di Bilancio.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Visto il D.Lgs. 25/02/1995 n. 77 aggiornato con le modifiche apportate dal D.Lgs. n. 336/96 e integrato con le modifiche di cui alla Legge 15 maggio 1997, n. 127;
    Visto l'art. 28 della Legge 23 dicembre 1998 n. 448;
    Vista la Circolare del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica del 17 febbraio 2000 n. 3 pubblicata sulla G.U. n° 45 del 24 febbraio 2000;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    A maggioranza dei voti, con l'astensione dell'Assessore Passoni;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1)    di approvare il piano finanziario di riduzione del rapporto debito/PIL per il quinquennio 2000 _ 2004 che è parte integrante del presente provvedimento deliberativo (all. 1 - n. );
2)    di approvare la relazione illustrativa dell'operazione di estinzione anticipata dei mutui (all. 2 - n. );
3)    di avviare l'iter di estinzione dei mutui passivi in ammortamento con la Cassa Depositi e Prestiti fino alla concorrenza di 400 miliardi nel 2000, con date di concessione più remote, a prescindere dal fatto che siano stati o meno oggetto di rinegoziazione in esecuzione delle procedure stabilite dalla Circolare 17/02/2000 n° 3 del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica;
4)    in caso di accoglimento ed approvazione del piano, da parte del Ministero del Tesoro, di versare all'Istituto mutuante l'importo da quest'ultimo richiesto, secondo le modalità che verranno impartite ed effettuando le dovute compensazioni nel caso di estinzione di mutui non interamente somministrati;
5)    di demandare a futuri provvedimenti, che saranno oggetto di specifiche proposte della Giunta Comunale al Consiglio Comunale, l'attivazione del piano;
6)     di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.

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