Consiglio Comunale
2000 01794/02
OGGETTO: SICUREZZA STRADALE - ATTO DI INDIRIZZO PER UNA MOBILITÀ SICURA E SOSTENIBILE.
Il Consiglio Comunale di Torino,
- Il problema della insicurezza della
circolazione stradale (veicolare e ciclo-pedonale) nella nostra
città si dovrebbe collocare nell'ambito delle priorità
di questa Amministrazione stante le continue istanze e petizioni
inoltrate dai cittadini, mediante gli strumenti della partecipazione,
volte a richiedere attraversamenti pedonali sicuri, installazione
di impianti semaforici, potenziamento della segnaletica orizzontale
e verticale, rallentamenti del traffico veicolare ecc..
- Gli interventi proposti dai cittadini
e accolti nella maggior parte dei casi dalla Divisione Ambiente
e Mobilità risultano attuati spesso con risultati contraddittori
anche a causa della mancanza di un atto di indirizzo dell'Amministrazione
in grado di colmare l'inadeguatezza delle normative oggi esistenti
in Italia.
- I risultati raggiunti in altre nazioni
europee, come ad esempio la Francia, l'Inghilterra, l'Olanda ecc.
sono frutto di una pluridecennale politica concertata tra Enti
nazionali (quale ad esempio il C.E.T.U.R. francese) ed Enti Locali
con spirito fortemente pragmatico (ad esempio con redazione di
manuali di buona pratica progettuale come la Guide
General de la Voire Urbaine del C.E.T.U.R.) e con campagne
di sensibilizzazione e finanziamento degli Enti Locali su progetti
mirati di traffic calming, quale il francese Route
secure. Ville plus sure.
- In Italia gli unici riferimenti normativi
ufficiali per la progettazione della viabilità urbana sono
le norme C.N.R. (ad esempio n. 60/1980 "Caratteristiche geometriche
e traffico delle strade urbane") che derivano, come impostazione,
dall'americano "Higway Capacity Manual" e sono orientate
alla filosofia degli anni '60 della fluidificazione e gerarchizzazione
della rete stradale, alla separazione dei flussi, ecc..
- Anche il Nuovo Codice della Strada offre
pochi, timidi e contraddittori riferimenti normativi a carattere
innovativo sul versante del "traffic calming", ammette
l'installazione di dossi di rallentamento solo su strade residenziali
(classificabili quali strade locali?) con esclusione della viabilità
utilizzata da veicoli di soccorso (sono tutte le strade?), introduce
il concetto delle "aree residenziali" sul modello delle
"Woonerf" olandesi limitandosi a prescrivere la segnaletica
per i limiti di velocità inferiori da porre sul perimetro
delle zone stesse (zone 30 Km/h ecc.).
- In realtà le "Woonerf"
olandesi sono state accuratamente progettate nei minimi dettagli,
utilizzando tutte le tecniche di "traffic calming" concepibili
(eliminazione del concetto di carreggiata di transito e marciapiedi,
sedime stradale a utilizzo promiscuo ciclo-pedonale e veicolare,
con precedenza dei pedoni sull'intero sedime, pavimentazioni differenziate,
cambiamenti del profilo altimetrico e longitudinale, formazione
di chicanes, minirotatorie, arredo urbano e riqualificazione ambientale).
La Divisione Ambiente e Mobilità, dotata nei suoi organici di competenze professionali specifiche è impegnata da anni nello studio e nella elaborazione di progetti mirati di "traffic calming" e di sicurezza stradale assumendo a modello, al fine di superare i limiti della normativa nazionale, gli esempi di altre città italiane ed europee, nonché quelle di alcuni comuni della cintura all'avanguardia su questo tema (quali: Orbassano, Grugliasco, Collegno, ecc.); progetti però non inquadrabili in specifiche normative nazionali.
l'improcrastinabile esigenza di un atto di indirizzo del Consiglio Comunale,
Il Sindaco e la Giunta
a reperire le risorse idonee necessarie per dare attivazione a 10 progetti sperimentali (1 per circoscrizione) da realizzarsi su percorsi stradali ad alto rischio per il traffico veicolare e ciclo- pedonale, in accordo con le circoscrizioni medesime, che prevedano:
1. il rialzamento dell'intero sedime stradale in corrispondenza degli incroci dotandoli di attraversamenti pedonali con scivoli di raccordo e quote conformi all'art. 179 del R.E.A. del Codice della Strada;
2. il rialzamento degli attraversamenti stradali a forma di dosso rallentatore con scivoli di raccordo.
Il Sindaco e l'Assessore competente
affinché entro sei mesi dalla data di approvazione di questa mozione predisponga per il Consiglio Comunale un atto deliberativo di attuazione delle "linee guida per una mobilità sicura e sostenibile" coerente con gli indirizzi della presente mozione.