Consiglio Comunale

2000 00003/02

C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 15

Approvata dal Consiglio Comunale in data 7 marzo 2000

OGGETTO:    DIVIETO DI PRODUZIONE E COMMERCIO DEI PRODOTTI CHE NON ABBIANO SULL'ETICHETTA L'INDICAZIONE SULLA PROVENIENZA DA ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI”, PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VIALE E NIGRO IN DATA 3 GENNAIO 2000.

“Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO

-    che la contestazione al vertice dei 135 paesi aderenti al World Trade Organization (WTO) di Seattle ha efficacemente bloccato il tentativo di decidere in merito alla diffusione degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) da parte del potere economico e di scavalcare così in nome della “libertà di mercato” le problematiche connesse alla tutela della salute e dell'ambiente contenute nel “Principio di precauzione” di Rio de Janeiro del 1992;

-    che in previsione del vertice di Seattle la Commissione Agricoltura della Camera aveva approvato una risoluzione che impegnava il Governo ad adoperarsi per escludere ogni brevettabilità della materia vivente e per affermare il principio di precauzione, per il quale ogni nazione può rifiutare accordi che la danneggino sul piano della sicurezza alimentare, sanitaria e ambientale;

-    che attualmente negli Stati Uniti, dove non viene seguito il principio precauzionale, più di un terzo delle coltivazioni di soia, mais e cotone sono di tipo transgenico come conseguenza del peso del potere economico delle multinazionali;

-    che anche in Europea le multinazionali hanno presentato centinaia di brevetti per animali e piante transgeniche presso l'Ufficio Europeo dei Brevetti;

CONSIDERATO

-    che vi sono crescenti e fondate preoccupazioni per le conseguenze economiche, agricole, sanitarie ed ambientali della diffusione pilotata verso prodotti sempre più uguali geneticamente e dipendenti da pochi detentori di brevetti;

-    che sia necessario tutelare il consumatore e la sua libertà di scelta mediante la possibilità di identificare chiaramente i prodotti provenienti da tecnologie transgeniche;

-    che le etichette dei prodotti in commercio non forniscono generalmente alcuna indicazione che permetta di conoscere se essi contengano elementi provenienti da Organismi Geneticamente Modificati.

OSSERVATO

-    come la “sicurezza alimentare” sia un diritto fondamentale che deve ispirare la politica del Comune ed orientare i poteri del Sindaco verso le necessarie forme di tutela anche in carenza di adeguate norme legislative;

-    che sia necessario che il cittadino sia informato se il prodotto offerto sia anche solo in parte derivato da Organismi Geneticamente Modificati come forma di precauzione personale nei confronti dei timori non risolti;

-    che è comunque un diritto del consumatore potere scegliere sulla base di una corretta informazione i prodotti che preferisce sulla base di considerazioni personali di tipo etico o di carattere ambientale, come ad esempio avviene per le informazioni contenute con evidenza sulla ditta produttrice;

RITENENDO

-    che si debba vietare la circolazione di prodotti che non presentino sull'etichetta indicazioni chiare sulla presenza di elementi derivati da Organismi Geneticamente Modificati;

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

1)    a vietare dopo una valutazione degli aspetti legislativi, nelle forme più idonee e con avviso di sei mesi, su tutto il territorio comunale a partire dal 31 dicembre del 2000 la produzione e la vendita di prodotti sulle cui etichette non siano riportate con evidenza una delle seguenti diciture, o altre analoghe che verranno individuate:

“Contiene elementi derivati da OGM”
“Non contiene elementi derivati da OGM”;

2)    a informare di tale intenzione il Prefetto, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino ed i Comuni confinanti, oltre alle categorie produttive e commerciali;

3)    a promuovere un confronto con le rappresentanze di tutte le categorie interessate per individuare le modalità operative e transitorie migliori per tutelare la salute dei cittadini mediante una più chiara conoscenza sulla provenienza dei prodotti.”