Consiglio Comunale 9912556/02
OGGETTO: SITUAZIONE OCCUPAZIONALE GFT.
Il Consiglio Comunale di Torino,
a conoscenza delle preoccupanti prospettive industriali del gruppo GFT;
in considerazione delle difficoltà che sta incontrando
il progetto industriale perseguito dalla società HDP, finanziaria
che controlla il gruppo medesimo, in particolare dopo l'uscita
del Gruppo Marzotto;
considerato che gli attuali dipendenti del gruppo GFT sono
circa 2.300 così distribuiti: 230 presso lo stabilimento
di Matelica in provincia di Macerata e 2.100 presso gli stabilimenti
di Torino, Bosconero e S.Damiano d'Asti di cui 1.600 donne;
considerato altresì che sembra sostanzialmente fallito
il progetto che tendeva a realizzare il polo di lusso
nel settore dell'abbigliamento e che costituiva il cardine della
strategia industriale della HDP con al centro un piano imperniato
sulle grandi firme del settore: Valentino, Ungaro, Armani;
preso atto dell'intenzione dello stilista Armani di ritirare
la licenza al GFT per le produzioni uomo;
ricordato che analoga decisione è già stata
assunta da Ungaro;
appurato che il ritiro della licenza da parte di Armani comporterebbe
per l'area torinese la perdita di 1.000 posti di lavoro, con l'aggravante
di colpire soprattutto manodopera femminile difficilmente ricollocabile
sul mercato del lavoro locale;
preso atto dell'incontro, già avvenuto, del Sindaco
con l'Amministratore delegato dell'HDP, Dott. Maurizio Romiti
e dell'incontro, richiesto e non ancora avvenuto, con lo stilista
Armani;
constatato che, nonostante la solerte iniziativa dell'Amministrazione
Comunale, la situazione non sembra sbloccarsi;
esprimendo piena solidarietà ai lavoratori preoccupati per le conseguenti ricadute negative sui livelli occupazionali;
sentite le osservazioni delle OO.SS. audite dalla III Commissione Lavoro in data 9 dicembre 1999;
il Sindaco e la Giunta:
1) ad operare affinché la Armani
SpA si faccia carico del mantenimento degli attuali livelli occupazionali
nell'area torinese;
2) a richiedere, congiuntamente a Provincia
e Regione, l'apertura urgente di un tavolo governativo
al fine di:
- predisporre un
percorso che possa garantire la permanenza negli stabilimenti
torinesi della suddetta attività produttiva e la conseguente
salvaguardia dell'occupazione, onde evitare che si crei nell'area
torinese un caso analogo a quello dell'OP Computer.