Consiglio Comunale
99 10197/02
OGGETTO: ACCORDO MULTILATERALE SUGLI INVESTIMENTI.
Il Consiglio Comunale di Torino,
- il proposto Accordo Multilaterale
sugli investimenti (MAI), già discusso in sede OCSE e oggi
di nuovo all'ordine del giorno del nuovo Round dell'Organizzazione
Mondiale del Commercio, rappresenta un pericolo per la sovranità
delle amministrazioni pubbliche dal livello locale a quello nazionale;
- il MAI, se ratificato dall'Italia, proibirà
alla Città di Torino di rendere operativa qualsiasi nuova
delibera o ordinanza, e richiederà la revoca di qualsiasi
atto esistente entro un prossimo futuro che entri in contrasto
con i termini scritti nel MAI;
- il MAI impedirà al Parlamento,
alle Regioni, alle Province ed ai Comuni di usare strumenti economici
per sostenere da un lato la propria economia e dall'altro di punire
nazioni che violano i diritti umani, che sfruttano il lavoro minorile,
che perseguitano i dissensi politici;
- gli interessi dei cittadini di Torino
non sono difesi o promossi da un accordo internazionale che dà
nuovi diritti e protezioni per gli investitori internazionali,
ma non dà alcun diritto o protezione per lavoratori, per
l'ambiente e per le comunità;
- che il Comune di Torino si oppone all'Accordo Multilaterale sugli Investimenti perché elimina il diritto che gli è proprio di governare e di esercitare la propria sovranità a livello di comunità, come da programma che i suoi cittadini scelgono attraverso libere elezioni;
- che il Comune di Torino con il presente atto chiede al Parlamento, al Governo e a tutti gli eletti nelle varie sedi istituzionali con i voti dei cittadini della città medesima di contrastare l'Accordo Multilaterale sugli Investimenti in qualsiasi sede istituzionale esso sia riproposto, ed in particolare nel prossimo Round negoziale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio;
- che accordi ugualmente lesivi della sovranità popolare come quello sugli Appalti Governativi in discussione al prossimo Round negoziale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio rappresentano un pericolo del tutto analogo a quello del MAI e pertanto vanno respinti con fermezza
il Sindaco e la Giunta
- a diffondere con continuità,
attraverso iniziative specifiche (incontri, convegni, ecc.), la
conoscenza di questo Accordo sostenendo al tempo stesso le associazioni
da sempre impegnate su questo tema e la Campagna nazionale "Dire
mai al MAI";
- ad avviare un confronto con le città
gemellate con Torino finalizzato ad un'azione politica comune
tesa a garantire il rispetto delle regole democratiche di ogni
Paese.