Consiglio Comunale

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C I T T A' D I T O R I N O

MOZIONE N. 6

Approvata dal Consiglio Comunale il 7 febbraio 2000 (h. 16,00)

OGGETTO: ACCORDO MULTILATERALE SUGLI INVESTIMENTI.

    “Il Consiglio Comunale di Torino,

VISTO CHE:

-    il proposto Accordo Multilaterale sugli investimenti (MAI), già discusso in sede OCSE e oggi di nuovo all'ordine del giorno del nuovo Round dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, rappresenta un pericolo per la sovranità delle amministrazioni pubbliche dal livello locale a quello nazionale;
-    il MAI, se ratificato dall'Italia, proibirà alla Città di Torino di rendere operativa qualsiasi nuova delibera o ordinanza, e richiederà la revoca di qualsiasi atto esistente entro un prossimo futuro che entri in contrasto con i termini scritti nel MAI;
-    il MAI impedirà al Parlamento, alle Regioni, alle Province ed ai Comuni di usare strumenti economici per sostenere da un lato la propria economia e dall'altro di punire nazioni che violano i diritti umani, che sfruttano il lavoro minorile, che perseguitano i dissensi politici;
-    gli interessi dei cittadini di Torino non sono difesi o promossi da un accordo internazionale che dà nuovi diritti e protezioni per gli investitori internazionali, ma non dà alcun diritto o protezione per lavoratori, per l'ambiente e per le comunità;

DICHIARA

-    che il Comune di Torino si oppone all'Accordo Multilaterale sugli Investimenti perché elimina il diritto che gli è proprio di governare e di esercitare la propria sovranità a livello di comunità, come da programma che i suoi cittadini scelgono attraverso libere elezioni;

DICHIARA INOLTRE

-    che il Comune di Torino con il presente atto chiede al Parlamento, al Governo e a tutti gli eletti nelle varie sedi istituzionali con i voti dei cittadini della città medesima di contrastare l'Accordo Multilaterale sugli Investimenti in qualsiasi sede istituzionale esso sia riproposto, ed in particolare nel prossimo Round negoziale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio;

DICHIARA ALTRESÌ

-    che accordi ugualmente lesivi della sovranità popolare come quello sugli Appalti Governativi in discussione al prossimo Round negoziale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio rappresentano un pericolo del tutto analogo a quello del MAI e pertanto vanno respinti con fermezza

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta

-    a diffondere con continuità, attraverso iniziative specifiche (incontri, convegni, ecc.), la conoscenza di questo Accordo sostenendo al tempo stesso le associazioni da sempre impegnate su questo tema e la Campagna nazionale "Dire mai al MAI";
-    ad avviare un confronto con le città gemellate con Torino finalizzato ad un'azione politica comune tesa a garantire il rispetto delle regole democratiche di ogni Paese.”