Divisione Edilizia e Urbanistica
99 09756/57
Settore Progetti di Riassetto Urbano
OGGETTO: PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO (ART. 11 LEGGE 493/93) - INTERVENTI PRIVATI - INDIRIZZI PROGRAMMATICI E PROCEDURALI - APPROVAZIONE.
Proposta degli Assessori Viano e Artesio.
I Programmi di Recupero Urbano (PRU)
sono stati istituiti attraverso un impianto legislativo già
introdotto dall'art. 16 (sui Programmi integrati) della legge
17 febbraio 1992, n. 179 e successivamente normati e disciplinati
dall'art. 11 della legge 4 dicembre 1993, n. 493.
La classificazione dei PRU all'interno
della vasta gamma dei programmi di riqualificazione urbana e dei
programmi integrati si differenziano da questi per la presenza,
all'interno dell'ambito territoriale considerato, di patrimonio
pubblico costituito da quartieri di edilizia residenziale pubblica
e dalle infrastrutture da riqualificare attraverso un insieme
sistematico di interventi pubblici e di interventi privati che
sono vincolanti per attivare le risorse e i finanziamenti pubblici.
Con deliberazione del CIPE in data 16
marzo 1994, sono stati assegnati alla Regione Piemonte i fondi
ex-Gescal pari a circa 123 miliardi, vincolati al finanziamento
di interventi a servizio degli immobili di edilizia residenziale
pubblica, posti all'interno dei PRU.
La Regione Piemonte con deliberazione
C.R. n. 879-12428 del 20 settembre 1994 ha approvato il programma
di Edilizia Residenziale Pubblica 1992-1995 che adegua e modifica
il precedente programma regionale (approvato con deliberazione
C.R. n. 689-15149 del 12 ottobre 1993) sulla base dei nuovi indirizzi
nazionali approvati dal CIPE con la succitata deliberazione del
16 marzo 1994, introducendo la possibilità di finanziare
gli interventi compresi nei PRU, come definiti dalla Legge 493/1993.
Il Ministero LL.PP. in data 1.12.1994
ha emanato due distinti Decreti Ministeriali sulla realizzazione
dei PRU, recanti rispettivamente i "Criteri per la concessione
dei contributi" e i "Criteri e procedure di formazione"
e la Regione Piemonte con deliberazione del C.R. n. 948- 18271
del 21.12.1994, ha stabilito il termine (17 gennaio 1995) per
la presentazione delle proposte da parte dei Comuni.
Con deliberazione del Consiglio Comunale
del 9 gennaio 1995 (mecc. 9500124/47), esecutiva dal 3 febbraio
1995, è stata approvata l'individuazione degli ambiti sui
quali la Città,
in accordo con l'ATC e il CIT, intende promuovere la formazione
di Programmi di Recupero Urbano.
Gli ambiti individuati con la succitata
deliberazione del 9 gennaio 1995 sono i seguenti:
- ambito di Via Ivrea
- ambito di Via Artom
- ambito di Corso Grosseto (ambiti Quartieri
ex Iacp Q16 e Q37).
Gli ambiti individuati presentano gli
aspetti di zone urbane caratterizzate dalla presenza di immobili
di edilizia residenziale pubblica da risanare sotto il profilo
fisico -funzionale e sociale e rispettano pertanto i requisiti
stabiliti dal CER con la Direttiva del 9 novembre 1994, compresa
nel D.M. LL.PP. del 1° dicembre 1994 sui "Criteri e procedure
di formazione" del PRU ai sensi dell'art. 11 della legge
493/1993.
La Regione Piemonte con deliberazione
C.R. n. 51-43753 del 14 marzo 1995 ha approvato l'elenco dei PRU
ammissibili al finanziamento con i fondi ex-Gescal, compresi,
tra gli altri, i PRU degli ambiti di Via Ivrea, Via Artom e C.so
Grosseto e ha stabilito il termine del 19 luglio 1995, ai fini
della richiesta dei finanziamenti per i PRU da parte dei Comuni.
La Città, di concerto con il CIT
e l'ATC, ha svolto le opportune analisi finalizzate alla formazione
dei PRU come sopra delimitati. Alla luce dell'approvazione del
nuovo PRG, divenuto efficace con la pubblicazione sul BUR n. 21
del 24 maggio 1995 della deliberazione G.R. n. 3- 45091, si è
reso necessario avvalersi del contributo di Enti Pubblici e soggetti
privati attraverso la raccolta di proposte e manifestazioni di
interesse, attraverso un "Avviso Pubblico" approvato
con deliberazione della Giunta Comunale del 15 giugno 1995 (mecc.
9504441/47), dichiarata immediatamente eseguibile, esecutiva dal
6 luglio 1995.
Sulla base delle prime proposte collaborative
e manifestazioni di interesse formulate, l'Amministrazione Comunale,
con l'ausilio degli Uffici Tecnici, del CIT, dell'ATC e con la
collaborazione di Finpiemonte e di consulenti esterni opportunamente
incaricati, ha predisposto i primi documenti, (approvati con deliberazione
Giunta Comunale del 18 luglio 1995 (mecc. 9505353/47), dichiarata
immediatamente eseguibile, esecutiva dall'8 agosto 1995, unitamente
alla richiesta di finanziamento), contenenti l'analisi delle condizioni
di intervento, l'indicazione degli obiettivi perseguiti e lo schema
di programma di intervento, riservandosi di apportare le necessarie
modifiche ed integrazioni alla luce delle consultazioni avviate.
La Regione Piemonte, con deliberazione
C.R. n. 272-12411 del 30 luglio 1996 ha approvato i criteri per
l'assegnazione dei fondi destinati ai PRU, attribuendo alla Giunta
la competenza circa la valutazione delle proposte e la localizzazione
degli interventi nell'ambito di un più ampio provvedimento
sulla conclusione del programma di edilizia residenziale pubblica
sovvenzionata 1992-1995 e sui nuovi indirizzi per il quadriennio
1996-1999, modificando la precedente deliberazione C.R. del 20.9.1994
n. 879-12428.
La Città di Torino ha adottato
la proposta dei programmi preliminari dei PRU con i seguenti provvedimenti:
- PRU Via Ivrea con deliberazione Consiglio
Comunale del 30 settembre 1996 (mecc. 9605523/47), dichiarata
immediatamente eseguibile, esecutiva dal 25 ottobre 1996;
- PRU C.so Grosseto con deliberazione Consiglio
Comunale del 30 settembre 1996 (mecc. 9605524/47), dichiarata
immediatamente eseguibile, esecutiva dal 25 ottobre 1996;
- PRU Via Artom con deliberazione Consiglio
Comunale del 28 ottobre 1996 (mecc. 9606205/47), dichiarata immediatamente
eseguibile, esecutiva dal 21 novembre 1996..
I contenuti, gli obiettivi e gli interventi
proposti dei programmi preliminari dei tre ambiti PRU adottati
dalla Città di Torino sono stati classificati e ammessi
al finanziamento dalla Regione Piemonte con la deliberazione C.R.
n. 14-22596 del 6 ottobre 1997, quali "Programmi Pilota",
per il loro carattere innovativo e perché rispondono alle
finalità contenute nell'iniziativa comunitaria denominata
"URBAN" e prevedono:
- il cofinanziamento tra i vari livelli
di governo;
- il contributo diretto degli abitanti
nel processo di riqualificazione del quartiere in termini di lavoro,
investimenti e altre risorse;
- azioni finalizzate a tutelare le categorie
e i soggetti più emarginati del quartiere;
- azioni innovative per favorire l'occupazione
e la formazione della popolazione inattiva;
- il coinvolgimento delle associazioni
che operano senza scopo di lucro, costituite ai sensi della Legge
Regionale n. 3 aprile 1995, n. 48 e che si fanno carico dei soggetti
più esposti al rischio di emarginazione.
Per favorire l'integrazione di risorse
pubbliche e private la Regione Piemonte con deliberazione Consiglio
Regionale del 21 luglio 1997 ha destinato parte dei fondi strutturali
1997/99 ad attività da realizzare negli ambiti dei PRU,
oltre che nei centri storici.
Il D.M. 1 dicembre 1994 relativo ai "Criteri
e procedure di formazione" dei PRU, stabilisce che i fondi
Gescal possono essere assegnati solo in presenza di un contestuale
intervento privato all'interno dell'ambito PRU considerato: in
tal senso la Giunta Regionale, con deliberazione n. 50-21268 del
29 luglio 1997, ha approvato le procedure per assegnare definitivamente
i fondi Gescal solo nel momento in cui i Comuni abbiano individuato
i soggetti privati.
Nell'ambito della formazione dei PRU,
la Città di Torino ha avviato, in collaborazione prima
con il CIT - Consorzio Intercomunale Torinese, poi con la Finpiemonte,
un'analisi delle aree di trasformazione (Zone Urbane di Trasformazione
e Aree da Trasformare per Servizi) poste all'interno del perimetro
dei singoli ambiti PRU (C.so Grosseto, Via Ivrea, Via Artom) al
fine di sollecitare la presentazione di proposte di iniziativa
privata.
Nel corso del 1998 e nel primo semestre
'99, sono pervenute alla Città alcune proposte operative
(con allegato atto d'obbligo) e precisamente:
PRU
Ambito
Proposta
Atto d'obbligo
C.SO GROSSETO ATS 4m Cascina Maletta 2.12.98
31.12.98
C.SO GROSSETO ATS 5c/5d
16.12.98
04.03.99
Mad.di
Campagna est/ovest
C.SO GROSSETO ATS 5r Campiglia
07.05.99
07.05.99
VIA IVREA ZUT
2.3 Cavagnolo
31.12.98
31.12.98
ATS
5t Ivrea 1
VIA ARTOM ZUT
16.15 Fleming 1 29.12.98
29.12.98.
L'attuazione degli interventi di cui sopra
presuppone l'approvazione di specifiche Varianti parziali al PRG
vigente, ai sensi dell'art. 17, comma 7, della Legge Regionale
n° 56/77 e s.m.i.
Il ricorso all'istituto della Variante
al PRG onde consentire l'attuazione degli interventi privati all'interno
degli ambiti PRU è prevista dal D.M. 1.12.1994 sui "Criteri
e procedure di formazione" all'art. 2 coma 1 lett. d) all'interno
della procedura di Accordo di Programma (art. 27 legge 142/90
e s.m.i.). La Città di Torino ha ritenuto, d'intesa con
la Regione Piemonte di non avvalersi di tale istituto, ma di osservare
la procedura ordinaria di adozione e approvazione definitiva delle
Varianti, prevista dall'art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i. così
come modificato dall'art. 1 della L.R. 41/1997.
Ai fini del puntuale rispetto da parte
dei soggetti privati che hanno formulato proposte di intervento
nell'ambito PRU, è stato richiesto di allegare alla proposta
un atto d'obbligo che impegna i proponenti ad attuare l'intervento
assentibile attraverso l'approvazione di specifica Variante parziale
al PRG vigente. L'atto d'obbligo prevede altresì che i
soggetti proponenti debbano produrre idonea garanzia fideiussoria
alla conclusione della procedura di approvazione della specifica
Variante parziale e che la garanzia stessa sarà svincolata
alla data del rilascio della prima concessione edilizia relativa
alla proposta di intervento in programma.
Si dà atto che oltre agli interventi
sopra indicati sono pervenute alla Città le sottoindicate
proposte di intervento formulate da soggetti privati, ma che per
la loro particolare complessità non sono state definite
dai proponenti stessi ipotesi progettuali puntualmente definite
e che le stesse saranno oggetto dei necessari approfondimenti:
PRU Corso Grosseto: ATS
4g Antica Venaria - Via Lucca
ATS
4d Cuniberti - Corso Lombardia.
Occorre considerare che per l'attivazione
dei finanziamenti previsti dalla Regione Piemonte per il PRU di
corso Grosseto, la Città ha già provveduto ad individuare
un soggetto privato, e precisamente:
PRU Corso Grosseto:
- Q16 Via Sospello: Parcheggio pertinenziale;
è stato approvato il progetto preliminare; lo schema di
convenzione è in corso di perfezionamento.
La Città di Torino con deliberazione
Giunta Comunale del 15 giugno 1999 (mecc. 9905154/49), dichiarata
immediatamente eseguibile, esecutiva dal 6 luglio 1999, in relazione
ai PRU di Via Ivrea, C.so Grosseto e Via Artom ha provveduto ad
individuare e nominare il Responsabile Unico del Procedimento
nella persona dell'Arch. Giovanni Magnano, Dirigente del Progetto
Speciale Periferie della Divisione Decentramento.
Alla luce di quanto sopra illustrato,
occorre definire con la presente deliberazione gli indirizzi procedurali
in ordine all'approvazione degli interventi privati proposti all'interno
degli ambiti PRU di C.so Grosseto, Via Ivrea e Via Artom, tenendo
presente che i Protocolli d'Intesa per i PRU di Via Ivrea e di
C.so Grosseto sono stati sottoscritti tra la Regione Piemonte
e la Città di Torino in data 12 luglio 1999 e che per il
PRU di Via Artom, la Regione Piemonte con deliberazione G.R. n.
10-27972 del 2 agosto 1999 ha approvato una modifica al finanziamento
previsto con la precedente deliberazione G.R. n. 50-21268 del
29 luglio 1997, approvando contestualmente lo schema di Protocollo
d'Intesa da sottoscrivere tra la Regione Piemonte e la Città
di Torino.
Per quanto attiene agli interventi privati
i Protocolli d'Intesa stipulati per i PRU di Ivrea e di C.so Grosseto
prevedono al punto 2) che "Entro 180 giorni dalla stipula
di questo protocollo, per gli interventi da realizzare nel 1999,
il Comune individua i soggetti privati e sottoscrive con loro
le convenzioni". La stipula delle convenzioni con i soggetti
privati deve essere formalizzata entro il 12 gennaio 2000 e costituisce
adempimento necessario e vincolante ai fini dell'assegnazione
dei finanziamenti previsti dalla Regione Piemonte. Il termine
di cui sopra, di carattere ordinatorio, potrà essere differito,
previa istanza di proroga formulata dalla Città alla Regione
Piemonte.
In relazione alla stipula delle convenzioni
con i soggetti privati e al fine di poter rispettare i termini
previsti dai Protocolli d'Intesa stipulati in data 12 luglio 1999
per i PRU di Via Ivrea e C.so Grosseto, occorre procedere, con
successivi e separati provvedimenti deliberativi, all'adozione
e approvazione definitiva delle Varianti parziali al vigente PRG
ai sensi dell'art. 17, comma 7 della LUR. Contestualmente, ad
avvenuta efficacia delle singole Varianti parziali approvate,
si procederà all'approvazione, con successivi e separati
provvedimenti deliberativi, degli schemi di convenzione attuativi
degli interventi edilizi proposti dai soggetti privati in forza
di specifico atto d'obbligo.
Tutto ciò premesso,
Vista la Legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Vista la Legge 4 dicembre 1993 n. 493,
in particolare l'art. 11;
Visto il Piano Regolatore Generale della
Città di Torino approvato con D.G.R. n. 3- 45091 del 21
aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977,
n. 56 come modificata dalla Legge Regionale 29 luglio 1997, n.
41;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in narrativa e che qui integralmente
si richiamano, di approvare:
- gli indirizzi procedurali in ordine all'adozione
e approvazione definitiva, con separati provvedimenti deliberativi,
di distinte Varianti parziali al PRG vigente, secondo quanto previsto
dall'art. 17, comma 7 della LUR, onde conseguire la piena conformità
urbanistica degli interventi privati proposti per ogni ambito
PRU a fronte di specifico atto d'obbligo;
- prendere atto delle proposte attuative
di interventi formulate con specifico atto d'obbligo da soggetti
privati negli ambiti PRU della Città di Torino, illustrate
nella documentazione allegata (all. 1bis - n. ) e che la stipula
delle rispettive convenzioni attuative entro i termini stabiliti
dai Protocolli d'Intesa stipulati con la Regione Piemonte richiamati
in premessa, costituisce presupposto inderogabile ai fini della
concessione dei finanziamenti previsti dalla Regione Piemonte
in attuazione della legge 493/1993;
- dare atto che il ricorso all'istituto
della Variante al PRG, onde consentire l'attuazione degli interventi
privati all'interno degli ambiti PRU, è prevista dal D.M.
1° dicembre 1994 sui "Criteri e procedure di formazione"
all'art. 2 comma 1 lett. d);
- di non ricorrere, d'intesa con la Regione
Piemonte, alla procedura di Accordo di Programma (art. 27 legge
142/90 e s.m.i.) ancorché prevista dall'art. 2, comma 1
lett. d); D.M. 1.12.1994 sui "Criteri e procedure di formazione",
ai fini dell'approvazione delle Varianti al PRG per conseguire
la conformità urbanistica delle proposte di intervento
formulate da soggetti privati in ambito PRU, ma di attuare, con
successivi separati provvedimenti deliberativi la procedura prevista
dall'art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i. così come modificato
dall'art. 1 della L.R. 41/1997.