Consiglio Comunale 9908860/02
OGGETTO: ATTUAZIONE LEGGE 230/98 - SERVIZIO CIVILE
"Il Consiglio Comunale di Torino,
Preso atto dell'intenzione del Governo
di presentare un disegno di legge di riforma complessiva del sistema
di coscrizione obbligatoria che dovrebbe entro l'anno 2005 limitare
il ricorso alla leva di massa solo in caso di guerra o di crisi
internazionali di particolare rilevanza, determinando la progressiva
riduzione delle unità disponibili per le Forze Armate dalle
270 mila attuali alle 190 mila previste per l'anno 2005, e ricorrendo
per tale fabbisogno ad un sistema di ferma volontaria e professionale.
Appreso che il Governo intende in tempi
successivi porre mano anche ad una revisione delle modalità
di accesso all'attuale servizio civile, attualmente riservato
ai soli giovani di leva che si dichiarino obiettori di coscienza
rifiutando con ciò di prestare il servizio in armi.
Ricordato che giacciono già in
Parlamento alcune proposte di legge, tra cui una presentata nel
1997 dal Governo presieduto dall'On. Romano Prodi, volte ad affrontare
e risolvere il tema dell'ampliamento della partecipazione al servizio
civile anche dei giovani che non si dichiarano obiettori di coscienza.
Ricordato peraltro che il Parlamento,
a larghissima maggioranza, ha da poco più di un anno provveduto
a riformare completamente il servizio civile e l'obiezione di
coscienza con la Legge n. 230/98, la quale, abrogando la precedente
Legge n. 772/72, ha dato finalmente piena concretezza ai principi
più volte sottolineati dalla Corte Costituzionale nelle
sue numerose sentenze succedutesi dal 1985 fino ai primi anni
'90.
Appreso dei gravi ritardi accumulatisi
fino ad oggi nell'attuazione della Legge n. 230/98, in particolare
per quanto riguarda le norme di funzionamento del nuovo servizio
civile, non essendo ancora stati emanati dal Governo i decreti
attuativi previsti dalla legge stessa.
Considerate con viva preoccupazione l'estrema
lentezza con cui si sta provvedendo all'istituzione dell'Ufficio
Nazionale per il Servizio Civile previsto dalla Legge n. 230/98,
il contestuale disimpegno del Ministero della Difesa nella gestione,
del servizio civile, l'inspiegabile difficoltà incontrata
finora nel reperimento delle modeste risorse finanziarie necessarie
per consentire l'impiego dei giovani che hanno già chiesto
e ottenuto di optare per il servizio civile, condizioni che stanno
determinando gravi ripercussioni operative, tra cui il blocco
delle assegnazioni dei giovani al servizio già
previste per il mese di settembre, la possibilità
di dover congedare anzitempo numerosi obiettori in relazione al
vincolo finanziario di cui all'articolo 9, comma 2 della Legge
n. 230/98, il ritardo di diversi mesi nella corresponsione dei
rimborsi per gli Enti.
Apprezzata perciò la successiva
iniziativa del Governo di accantonare con urgenza poco più
di 50 miliardi per consentire l'assegnazione al servizio civile
in questo scorcio del 1999 dei giovani che hanno già presentato
istanza di obiezione di coscienza, congiuntamente all'impegno
di sbloccare l'iter di presentazione e approvazione dei decreti
attuativi della Legge n. 230/98.
Valutato positivamente l'apporto che i
numerosi giovani in servizio civile offrono nei diversi settori
di intervento previsti dalla legge (solidarietà sociale,
assistenza sanitaria, promozione culturale, protezione civile,
tutela ambientale), concorrendo a far sì che il servizio
civile costituisca un segmento ormai di importanza crescente del
sistema di difesa sociale e ambientale del nostro
Paese, secondo lo spirito dell'art. 52, primo comma della Costituzione.
Ritenuto perciò che le difficoltà
in cui versa il servizio civile si traducano in un danno per quel
sistema di difesa sopra ricordato, con ricadute negative per gli
utenti dei servizi cui i giovani sono destinati.
ad intervenire con la massima tempestività e decisione affinchè, anche in attesa dell'annunziata ulteriore proposta di revisione del servizio civile, sia data piena attuazione alla Legge n. 230/98, istituendo e facendo funzionare l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, completando in tempi certi il trasferimento delle competenze in materia finora esercitate dal Ministero della Difesa al nuovo Ufficio;
a prevedere nella legge finanziaria 2000 l'accantonamento delle risorse finanziarie necessarie per consentire l'ordinato funzionamento dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e l'assegnazione al servizio di tutti i giovani che nel corso dell'anno si dichiareranno obiettori di coscienza, evitando quindi il pericolo di disperdere questa preziosa risorsa e di determinare inaccettabili situazioni di disparità di trattamento;
a provvedere quanto prima ed in coordinamento stretto con l'iter di esame ed eventuale approvazione del disegno di legge di riforma della coscrizione obbligatoria, alla predisposizione ed approvazione di norme che consentano il proseguimento dell'originale esperienza del servizio civile, modificandone se necessario le modalità di accesso e prevedendo un sistema di incentivi o di assegni di studio, anche valutando a tal fine quanto si sta realizzando in altri Paesi, e segnatamente negli Stati Uniti d'America, con l'obiettivo generale di favorire la crescita della coscienza civile dei giovani che vi parteciperanno;
a rappresentare, di concerto con l'ANCI, presso il Governo
ed il Parlamento le preoccupazioni espresse dal Consiglio Comunale,
ed a valutare, anche sulla scorta di un confronto con gli Enti
di servizio civile e gli obiettori di coscienza presenti a Torino,
l'effettivo stato del servizio civile in Città e quindi
le più incisive iniziative di sollecitazione nei confronti
del Governo e del Parlamento.