Consiglio Comunale
99 08687/02
OGGETTO: REALIZZAZIONE SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI.
dei contenuti del testo predisposto dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, avente per oggetto "Disposizioni per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" attualmente all'esame dell'Aula di Montecitorio;
affinché siano garantiti
- per i minori totalmente privi di famiglia
o con genitori fortemente carenti sul piano educativo;
- per persone con handicap gravi, in particolare
di natura intellettiva, che non sono in grado di procurarsi con
il lavoro il necessario per vivere;
- per adulti ed anziani con limitata autonomia
e redditi inadeguati;
- per gestanti e madri nubili o coniugate
con seri problemi personali, alle quali si deve fornire il sostegno
occorrente per i loro reinserimento sociale e per il consapevole
riconoscimento o non riconoscimento dei loro nati;
- per donne e uomini chi intendano uscire
dalla schiavitù della prostituzione;
- per persone senza fissa dimora;
- per carcerati ed ex carcerati, al fine
di promuovere il loro reinserimento sociale, e per i loro congiunti;
- per minorenni sottoposti a provvedimenti
dell'autorità giudiziaria;
oltre alle risorse sociali a disposizione di tutti i cittadini
(sanità, abitazione, istruzione, ecc), anche quegli interventi
esigibili dalle persone e dai nuclei famigliari in condizioni
di difficoltà economico-sociale e non in possesso dei mezzi
indispensabili per vivere;
Il Sindaco e la Giunta ad attivarsi
- sia confermata l'attuale esclusiva
destinazione ai poveri dei patrimoni delle IPAB (ammontanti a
ben 37 mila miliardi come risulta dalle dichiarazioni della Ministra
per la Solidarietà sociale) ed i relativi redditi;
- sia confermato l'attuale divieto di utilizzare
i patrimoni immobiliari e mobiliare delle IPAB per pagare le spese
di gestione;
- siano definiti con precisione gli interventi
e i servizi sociali da considerare obbligatori, la prestazione
dei quali è assicurata direttamente dai Comuni singoli
o associati;
- sia stabilito che le prestazioni di assistenza
sociale sono a esclusivo carico dei Comuni e dei ricoverati e
non dei loro congiunti e quindi che i Decreti n. 109/1998 e n.
221/1999 non siano applicati nei confronti dei parenti degli assistiti,
conformemente a quanto previsto nella lettera all'ANCI Nazionale
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio legislativo
del Ministero per la Solidarietà Sociale, protocollo DAS/625/UL-607
dal titolo: Applicazione del Decreto Legislativo 31 maggio 1998,
n. 109, in relazione all'obbligazione agli alimenti di cui all'art.
433 del Codice Civile;
- sia confermato che l'accertamento delle
condizioni economiche di coloro che richiedono prestazioni sociali
agevolate sia unico e riguardi sia gli interventi di assistenza
sociale (aiuti economici e domiciliari, frequenza di centri diurni
per handicappati intellettivi gravi e gravissimi, accoglienza
presso comunità alloggio, ricovero in istituto, ecc.),
sia quelli di natura non assistenziale (frequenza asili nido e
scuole materne municipali, soggiorni di vacanza, partecipazione
ad altre attività di tempo libero, ecc.);
- siano assunte le necessarie iniziative
affinché i servizi siano rivolti esclusivamente a coloro
che, pur utilizzando le prestazioni dei settori sociali fondamentali
(sanità, casa, scuola, ecc.), necessitano, a causa delle
loro condizioni di parziale o nulla autonomia, di interventi.
A ciò consegue altresì la necessità di operare
affinché i suddetti servizi sociali fondamentali siano
organizzati in modo da rispondere adeguatamente alle esigenze
dei soggetti più deboli e a tal fine va ribadita la competenza
primaria del servizio sanitario nazionale per la cura dei malati
di Alzhaimer, dei vecchi pazienti psichiatrici e degli anziani
malati cronici non autosufficienti.