Divisione Patrimonio
99 05058/08
Settore Amministrazione e Gestione Patrimonio
OGGETTO: AREA PER SERVIZI SITA IN VIA MILLIO 9/11 (EX FERGAT) - INTEGRAZIONE DI DESTINAZIONE A SERVIZI PUBBLICI AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 8 LETT. G) DELLA L.U.R. COME SOSTITUITO DALL'ART. 1 L.R. 41/97 - COSTITUZIONE DIRITTO DI SUPERFICIE A FAVORE DELLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO PER L'ARTE - APPROVAZIONE - IMPORTO LIRE 450.000.000 (EURO 232.405,60).
Proposta dell'Assessore Passoni,
di concerto con gli Assessori Corsico,
Vernetti e Perone.
La Città è proprietaria
degli immobili siti in Via Millio 9/11, facenti parte del complesso
ex FERGAT, destinati dal Piano Regolatore vigente a Servizi pubblici
S - Spazi a parco per il gioco e lo sport (v) e parcheggi
(p).
Gli stessi sono costituiti da terreno
della superficie complessiva di mq. 7055 con sovrastanti edifici
a tipologia industriale. La porzione est dell'isolato, enucleata
dall'area destinata a servizi pubblici, è occupata da edifici
residenziali a due e tre piani fuori terra e da un basso fabbricato
adibito ad officina meccanica.
Di tali aree dismesse sul territorio cittadino
l'Amministrazione Comunale intende addivenirne alla riqualificazione,
secondo le rispettive previsioni di P.R.G., e con particolare
riguardo ai sovrastanti fabbricati, che stante la situazione di
degrado ed abbandono, sono particolarmente esposti a fenomeni
di introduzione abusiva, nonchè di pericolo all'incolumità
delle persone.
Per consentire la riqualificazione dell'area
industriale in argomento, per un verso, la Città, con deliberazione
della Giunta Comunale in data 18 dicembre 1997 (mecc. 9710130/46),
esecutiva dal 21 gennaio 1998, ha approvato il progetto di sistemazione
a verde pubblico dell'area, per l'altro verso ha ritenuto di assegnare
tali fabbricati, attraverso un bando pubblico, secondo le modalità
previste dal Regolamento n. 214 della Città di Torino,
che disciplina le concessioni di beni immobili ad Enti ed Associazioni.
In esito a tali procedure, gli immobili
in data 28/10/97, sono stati assegnati alla Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte, che aveva presentato istanza
per la realizzazione di un Centro per l'Arte Contemporanea, con
spazi espositivi aperti al pubblico.
Al fine di accedere ai fondi messi a disposizione
dalla Comunità Europea, ai sensi del Regolamento C.E.E.
2081/93 - obiettivo 2 - aree a declino industriale disciplinato
dal Documento Unico di Programmazione per il triennio 1997/1999,
approvato dalla Regione Piemonte, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
per l'Arte ha richiesto la titolarità del bene mediante
costituzione di diritto di superficie, provvedendo alla costituzione,
sempre in attuazione delle disposizioni regolamentari europee,
di una Società tra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
per l'Arte e l'Istituto Finanziario Regionale Piemontese
- Finpiemonte S.p.A con la denominazione di Fabbrica
di Arte Contemporanea S.r.l. - F.AR.C.O. S.r.l. con
capitale sociale a maggioranza pubblica e con sede in Torino,
avente la finalità di realizzare e gestire il Centro per
l'Arte Contemporanea previsto negli immobili di cui trattasi.
Con la costituzione di tale Società
il progetto ha potuto conseguire i fondi comunitari, ed il progetto
edilizio, al quale si fa esplicito rinvio per l'illustrazione
dei dettagli architettonici, dimensionali ed organizzativi del
manufatto edilizio, è già stato oggetto di esame
preventivo della Commissione Igienico Edilizia (parere C.I.E.
del 23/12/1998 n. 30 - prot. 1998-5-14293), la quale ha espresso
parere di massima favorevole alla sua approvazione, con alcune
condizioni relative al rivestimento con materiali lapidei.
Il progetto dell'opera, vincitore di concorso
europeo indetto nel giugno 1998, prevede la demolizione degli
edifici industriali esistenti e la costruzione di un Centro per
l'Arte contemporanea di livello internazionale articolato, in
sintesi, nel seguente modo:
- costruzione di un corpo edilizio allineato
lungo la via Millio, posizionato longitudinalmente in modo invariato
rispetto ai preesistenti edifici da demolire ma con profondità
di manica quasi raddoppiata;
- il nuovo corpo di fabbrica si sviluppa
su due piani fuori terra, ha un'altezza pari a m. 9.00, con accesso
pedonale principale dalla via Spalato ed accesso veicolare dalla
via Modane;
- l'edificio, come detto sopra, è
articolato su due piani nei quali verranno ospitate diverse funzioni
e più precisamente, al piano terra, le aree espositive,
con due sale ed un magazzino, il bar e la cucina, uno spogliatoio,
una videoteca, la sala video-conferenze realizzata come un auditorium,
un guardaroba ed i relativi servizi; il piano primo copre parzialmente
la superficie del piano sottostante poiché le aree propriamente
museali hanno altezza doppia in modo da ricevere luce diretta
zenitale attraverso dei lucernari e pertanto, a questo livello
sono state allocate attività di completamento quali il
ristorante, gli uffici ed il magazzino.
L'Amministrazione, al fine di salvaguardare
nella misura massima possibile la libera fruizione delle aree
verdi esterne, ha ritenuto di limitare la concessione del diritto
di superficie alla sola area strettamente necessaria alla realizzazione
del manufatto edilizio, di cui si allegano al presente provvedimento,
a titolo illustrativo, stralci del progetto edilizio, in scala
1:250 (planimetria piano terreno e sezioni).
Il corrispettivo del diritto di superficie
è stato determinato con riferimento ai valori di esproprio
come definiti dalla legislazione vigente ed applicando un ulteriore
abbattimento del 10% per tenere conto dei vincoli posti in convenzione
volti ad assicurarne la fruizione pubblica.
Pertanto, al fine di rendere coerenti
le destinazioni urbanistiche degli immobili di cui trattasi, con
la prevista sistemazione, per il rilascio della concessione edilizia,
si rende necessario articolare in due parti distinte l'area a
servizi pubblici ricompresa tra le vie Millio, Spalato e Modane,
prevedendo nell'area posta in fregio alla via Millio la categoria
di servizi a (attrezzature di interesse comune) e
mantenendo per la restante area le categorie di servizi v
e p (verde e parcheggi).
L'attuazione dell'opera pubblica in tale
area non modifica la quantità globale delle aree per per
servizi già presenti nel P.R.G. e costituisce variazione
dello strumento urbanistico ai sensi dell'articolo 17, comma 8,
lettera g), della Legge Urbanistica Regionale.
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento si procederà all'aggiornamento dei fogli
8B e 12B della Tavola n. 1 del Piano Regolatore Generale, in conformità
della variazione descritta in precedenza.
Subordinatamente agli adempimenti di cui
sopra, si rende necessario addivenire alla costituzione del diritto
di superficie per gli edifici meglio identificati in planimetria
a favore della Fondazione stessa, per la durata di 99 anni, secondo
le modalità meglio precisate nell'allegata Convenzione,
che costituisce parte integrante del presente provvedimento deliberativo.
Nel rispetto dei disposti e delle prescrizioni
delle Norme Urbanistico-Edilizie del Piano Regolatore Generale,
detta Convenzione prevede altresì all'art. 6 che la Città
(Divisione Servizi Culturali) e la Fondazione stessa dovranno
concordare le modalità per la fruizione pubblica del Centro.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Visto l'art. 17, comma 8 letta. g) della
Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 come sostituito dall'art.
1 della Legge Regionale n. 41 del 1997;
Visto il Piano Regolatore Generale della
Città di Torino approvato con deliberazione della Giunta
Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995.
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per le motivazioni espresse in premessa:
1) di approvare, ai sensi dell'art. 17
comma 8 letta. g) della L.U.R. 56/77, come sostituito dall'art.
1 delle L.R. 41/97, l'articolazione in due parti distinte dell'area
a servizi ricompresa tra le vie Millio, Spalato e Modane, prevedendo
nell'area posta in fregio alla via Millio la categoria di servizi
a (attrezzature di interesse comune) e mantenendo
per la restante area le categorie di servizi v e p
(verde e parcheggi) (all. A - n. );
2) di approvare la costituzione del diritto
di superficie sugli immobili municipali siti in via Millio 9/11,
meglio evidenziati nell'allegata planimetria (all. C - n. ), facenti
parte del complesso ex FERGAT a favore della Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo per l'Arte, secondo le modalità meglio indicate
nell'allegata Convenzione (all. B - n. ), la cui formalizzazione
resta subordinata all'approvazione del punto 1).
Con successiva determinazione dirigenziale
verrà definito l'accertamento di entrata relativo al versamento
alla Città da parte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
del corrispettivo del diritto di superficie ammontante a L. 450.000.000;
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47,
3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.
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