Prog. Spec. Sistema Informativo Territoriale
9904772/67
Progetto Speciale SIT
OGGETTO: ARTICOLAZIONE DEL TERRITORIO DELLA CITTA' DI TORINO IN MICROZONE OMOGENEE - APPROVAZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il Decreto del Presidente della Repubblica
del 23 marzo 1998 n.138 Regolamento recante norme per
la revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d'estimo
delle unità immobiliari urbane e dei relativi criteri nonché
delle commissioni censuarie in esecuzione dell'art.3, commi 154
e 155, della legge 23 dicembre 1996, n.662. fornisce
all'amministrazione catastale ed ai comuni lo strumento regolamentare
di riferimento per la completa attuazione del processo revisionale
del sistema tecnico estimativo del catasto fabbricati, previsto
dall'art. 3, commi 154 e 155, della legge 23 dicembre 1966 n.
662.
La portata del processo, per i contenuti
sostanziali degli interventi previsti e perché lo stesso
riguarda la totalità degli elementi dell'inventario catastale,
è tale da potere essere paragonata solo alle attività
di impianto per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano.
Di fatto, si tratta di una profonda revisione
dei criteri di inventariazione e di classamento del patrimonio
immobiliare, fondata su parametri posizionali ed edilizi opportunamente
ponderati e rappresentativi dell'apprezzamento del mercato, della
qualità urbana ed ambientale dei luoghi ove l'immobile
è ubicato e della qualità edilizia, sia del fabbricato
che della singola unità immobiliare.
I provvedimenti legislativi e normativi
sopra richiamati, inoltre, hanno ridefinito i ruoli dei soggetti
competenti ad operare in materia catastale. Infatti, unitamente
agli uffici del Dipartimento del Territorio, ai quali competono
attività specifiche e di coordinamento, le amministrazioni
comunali sono chiamate, per la prima volta, a svolgere un ruolo
attivo ed incisivo.
In particolare, l'art.2 del D.P.R. n.138
ha assegnato ai comuni il compito di delimitare, nell'ambito del
proprio territorio, le nuove microzone censuarie: a sua volta,
il Dipartimento del Territorio - Direzione Generale del Catasto,
con circolare n. 13/T dell'8 gennaio 1999 "Istruzione tecnica
per la definizione delle zone censuarie e delle microzone",
ha specificato i criteri e le modalità operative a cui
attenersi nell'espletamento di tale adempimento.
Individuata, in base ai suddetti criteri
e modalità, la microzona, ad essa dovranno
essere applicati - nelle fasi future della riforma del Catasto
- i relativi estimi, così da determinare la rendita delle
singole unità immobiliari in relazione all'estensione della
abitazione (e non più al numero dei vani, come oggi avviene).
Infatti, all'interno delle microzone, occorre stabilire, con l'ausilio
di riferimenti oggettivi, (ubicazione territoriale, caratteristiche
storico-ambientali, destinazione urbanistica, densità demografica,
tipologia socio-economica del quartiere, infrastrutture stradali,
ferrovie, collegamenti urbani, dotazione di servizi scolastici,
sanitari, ricreativi, ecc.), nonchè dei dati di mercato
(valori di offerta e rilevati per compravendite o per locazioni),
i valori minimi, medi e massimi degli immobili.
Le microzone sono quindi, in ultima analisi,
porzioni del territorio cittadino che presentano valori omogenei
di mercato, sulle quali si baserà la nuova tassazione degli
immobili, che dovrebbe diventare operativa nei primi anni del
2000. Esse sono destinate a costituire il principale strumento
di aggiornamento e di perequazione degli attuali valori catastali,
non solo nella attuale fase di rivisitazione generale del sistema,
ma anche, e soprattutto, quando questo verrà portato a
regime. Inoltre, detto strumento - centrale per il futuro sistema
di classamento parametrico - si qualifica altresì per il
requisito di trasparenza che verrà garantito al sistema,
nei confronti della larghissima platea degli utenti e dei possessori
immobiliari.
Tenuto conto della rilevanza dei compiti
sopra accennati, la Città di Torino a seguito del lavoro
istruttorio svolto in collaborazione con il Catasto, dai tecnici
comunali della VII Settore Tecnico, Piano Regolatore ha ritenuto
opportuno affidare al Politecnico di Torino una ricerca finalizzata
a mettere a punto una metodologia per la individuazione delle
microzone (deliberazione della Giunta Comunale del
30 dicembre 1996, mecc. 9609011/03). I risultati di tale ricerca
metodologica sono stati successivamente utilizzati dal Politecnico
stesso, al quale, con deliberazione della Giunta Comunale del
10 dicembre 1998 (mecc. 9810908/27) sono stati affidati i lavori
per individuare una effettiva articolazione del territorio comunale
in microzone (convenzione R.C.U. n. 4745 del 27/05/99).
Lo svolgimento dei suddetti lavori da
parte del Politecnico è stato seguito da un apposito gruppo
di coordinamento, al quale, oltre ai funzionari della Città,
ha partecipato un funzionario della Direzione Provinciale del
Dipartimento del Territorio, consentendo così di recepire
le osservazioni ed i suggerimenti da parte del Catasto: si è
potuto in tal modo assicurare un continuo monitoraggio dei lavori,
di cui è stata verificata in itinere le rispondenza ai
criteri ed alle modalità tecniche sopra menzionati.
In data 30 maggio 1999, secondo quanto
stabilito dal contratto stipulato con il Politecnico, quest'ultimo
ha consegnato i risultati del lavoro affidato.
Occorre ora che la Città approvi
tali risultanze, che si compongono dei seguenti elaborati:
1) relazione illustrante le modalità
operative e le scelte effettuate nell'individuazione delle microzone;
2) una scheda descrittiva di ciascuna microzona,
riportante gli elementi di cui all'allegato A, punto 6 del D.P.R.
138/98;
3) una planimetria, in scala 1:25000, con
l'indicazione dei fogli catastali e dei perimetri delle microzone,
nonché la relativa legenda;
4) due serie di planimetrie, in scala 1:5000,
riportanti rispettivamente:
a) le prescrizioni
degli strumenti urbanistici vigenti, il perimetro dei fogli catastali
ed il perimetro delle microzone;
b) la toponomastica,
il perimetro dei fogli catastali ed il perimetro delle microzone.
I suddetti elaborati, individuati con
i numeri 1 bis, 2 bis, 3 bis, 4a bis, 4b bis, vengono allegati
al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale.
Tenuto conto che l'articolazione del territorio
comunale in microzone omogenee dovrà essere approvata dagli
uffici del Dipartimento del Territorio - Direzione Provinciale
di Torino - entro il termine ultimo del giorno 27 giugno 1999,
si ravvisa la sussistenza dei motivi di urgenza di cui all'art.
47, comma 3° della Legge 8 giugno 1990, n. 142 , per cui si
rende opportuno dichiarare l'immediata eseguibilità del
presente provvedimento.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
Per i motivi espressi nella parte narrativa, che qui integralmente
si richiamano, di approvare:
1) Il lavoro svolto dal Politecnico di
Torino relativamente al contratto di ricerca (convenzione R.C.U.
n. 4745 del 27/05/99) riguardante l'articolazione del territorio
comunale in microzone ai sensi dell'art. 2 del Decreto del Presidente
della Repubblica del 23 marzo 1998 n.138, e di approvare in particolare
i seguenti elaborati che, individuati con i numeri 1 bis, 2 bis,
3 bis, 4a bis, 4b bis, vengono allegati al presente provvedimento
per farne parte integrante e sostanziale:
1 bis) relazione illustrante
le scelte effettuate nell'individuazione delle microzone (all.
1 bis - n. );
2 bis) schede descrittive
di ciascuna mocrozona riportante gli elementi di cui all'allegato
A, punto 6 D.P.R. 138/98 (all. 2 bis - n. );
3 bis) planimetria
scala 1:25000 con l'indicazione dei fogli catastali e dei perimetri
delle microzone e relativa legenda (all. 3 bis - n. );
4a bis) planimetrie,
in scala 1:5000 con le prescrizioni degli strumenti urbanistici
vigenti, il perimetro dei fogli catastali ed il perimetro delle
microzone (all. 4a bis - n. );
4b bis) planimetrie,
in scala 1:5000 con la toponomastica, il perimetro dei fogli catastali
ed il perimetro delle microzone (all. 4b bis - n. ).
Il presente provvedimento non comporta impegno
di spesa;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8
giugno 1990, n. 142.