Prog. Spec. “Sistema Informativo Territoriale”

9904772/67

Progetto Speciale SIT

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 16 GIUGNO 1999

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: ARTICOLAZIONE DEL TERRITORIO DELLA CITTA' DI TORINO IN MICROZONE OMOGENEE - APPROVAZIONE.

    Proposta dell'Assessore Viano.

    Il Decreto del Presidente della Repubblica del 23 marzo 1998 n.138 “Regolamento recante norme per la revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d'estimo delle unità immobiliari urbane e dei relativi criteri nonché delle commissioni censuarie in esecuzione dell'art.3, commi 154 e 155, della legge 23 dicembre 1996, n.662.” fornisce all'amministrazione catastale ed ai comuni lo strumento regolamentare di riferimento per la completa attuazione del processo revisionale del sistema tecnico estimativo del catasto fabbricati, previsto dall'art. 3, commi 154 e 155, della legge 23 dicembre 1966 n. 662.
    La portata del processo, per i contenuti sostanziali degli interventi previsti e perché lo stesso riguarda la totalità degli elementi dell'inventario catastale, è tale da potere essere paragonata solo alle attività di impianto per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano.
    Di fatto, si tratta di una profonda revisione dei criteri di inventariazione e di classamento del patrimonio immobiliare, fondata su parametri posizionali ed edilizi opportunamente ponderati e rappresentativi dell'apprezzamento del mercato, della qualità urbana ed ambientale dei luoghi ove l'immobile è ubicato e della qualità edilizia, sia del fabbricato che della singola unità immobiliare.
    I provvedimenti legislativi e normativi sopra richiamati, inoltre, hanno ridefinito i ruoli dei soggetti competenti ad operare in materia catastale. Infatti, unitamente agli uffici del Dipartimento del Territorio, ai quali competono attività specifiche e di coordinamento, le amministrazioni comunali sono chiamate, per la prima volta, a svolgere un ruolo attivo ed incisivo.
    In particolare, l'art.2 del D.P.R. n.138 ha assegnato ai comuni il compito di delimitare, nell'ambito del proprio territorio, le nuove microzone censuarie: a sua volta, il Dipartimento del Territorio - Direzione Generale del Catasto, con circolare n. 13/T dell'8 gennaio 1999 "Istruzione tecnica per la definizione delle zone censuarie e delle microzone", ha specificato i criteri e le modalità operative a cui attenersi nell'espletamento di tale adempimento.
    Individuata, in base ai suddetti criteri e modalità, la “microzona”, ad essa dovranno essere applicati - nelle fasi future della riforma del Catasto - i relativi estimi, così da determinare la rendita delle singole unità immobiliari in relazione all'estensione della abitazione (e non più al numero dei vani, come oggi avviene). Infatti, all'interno delle microzone, occorre stabilire, con l'ausilio di riferimenti oggettivi, (ubicazione territoriale, caratteristiche storico-ambientali, destinazione urbanistica, densità demografica, tipologia socio-economica del quartiere, infrastrutture stradali, ferrovie, collegamenti urbani, dotazione di servizi scolastici, sanitari, ricreativi, ecc.), nonchè dei dati di mercato (valori di offerta e rilevati per compravendite o per locazioni), i valori minimi, medi e massimi degli immobili.
    Le microzone sono quindi, in ultima analisi, porzioni del territorio cittadino che presentano valori omogenei di mercato, sulle quali si baserà la nuova tassazione degli immobili, che dovrebbe diventare operativa nei primi anni del 2000. Esse sono destinate a costituire il principale strumento di aggiornamento e di perequazione degli attuali valori catastali, non solo nella attuale fase di rivisitazione generale del sistema, ma anche, e soprattutto, quando questo verrà portato a regime. Inoltre, detto strumento - centrale per il futuro sistema di classamento parametrico - si qualifica altresì per il requisito di trasparenza che verrà garantito al sistema, nei confronti della larghissima platea degli utenti e dei possessori immobiliari.
    Tenuto conto della rilevanza dei compiti sopra accennati, la Città di Torino a seguito del lavoro istruttorio svolto in collaborazione con il Catasto, dai tecnici comunali della VII Settore Tecnico, Piano Regolatore ha ritenuto opportuno affidare al Politecnico di Torino una ricerca finalizzata a mettere a punto una metodologia per la individuazione delle “microzone” (deliberazione della Giunta Comunale del 30 dicembre 1996, mecc. 9609011/03). I risultati di tale ricerca metodologica sono stati successivamente utilizzati dal Politecnico stesso, al quale, con deliberazione della Giunta Comunale del 10 dicembre 1998 (mecc. 9810908/27) sono stati affidati i lavori per individuare una effettiva articolazione del territorio comunale in microzone (convenzione R.C.U. n. 4745 del 27/05/99).
    Lo svolgimento dei suddetti lavori da parte del Politecnico è stato seguito da un apposito gruppo di coordinamento, al quale, oltre ai funzionari della Città, ha partecipato un funzionario della Direzione Provinciale del Dipartimento del Territorio, consentendo così di recepire le osservazioni ed i suggerimenti da parte del Catasto: si è potuto in tal modo assicurare un continuo monitoraggio dei lavori, di cui è stata verificata in itinere le rispondenza ai criteri ed alle modalità tecniche sopra menzionati.
    In data 30 maggio 1999, secondo quanto stabilito dal contratto stipulato con il Politecnico, quest'ultimo ha consegnato i risultati del lavoro affidato.
    Occorre ora che la Città approvi tali risultanze, che si compongono dei seguenti elaborati:
1)    relazione illustrante le modalità operative e le scelte effettuate nell'individuazione delle microzone;
2)    una scheda descrittiva di ciascuna microzona, riportante gli elementi di cui all'allegato A, punto 6 del D.P.R. 138/98;
3)    una planimetria, in scala 1:25000, con l'indicazione dei fogli catastali e dei perimetri delle microzone, nonché la relativa legenda;
4)    due serie di planimetrie, in scala 1:5000, riportanti rispettivamente:
    a)    le prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, il perimetro dei fogli catastali ed il perimetro delle microzone;
    b)    la toponomastica, il perimetro dei fogli catastali ed il perimetro delle microzone.
    I suddetti elaborati, individuati con i numeri 1 bis, 2 bis, 3 bis, 4a bis, 4b bis, vengono allegati al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale.
    Tenuto conto che l'articolazione del territorio comunale in microzone omogenee dovrà essere approvata dagli uffici del Dipartimento del Territorio - Direzione Provinciale di Torino - entro il termine ultimo del giorno 27 giugno 1999, si ravvisa la sussistenza dei motivi di urgenza di cui all'art. 47, comma 3° della Legge 8 giugno 1990, n. 142 , per cui si rende opportuno dichiarare l'immediata eseguibilità del presente provvedimento.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142 sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro, all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni, sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
    Viste le disposizioni legislative sopra richiamate;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

Per i motivi espressi nella parte narrativa, che qui integralmente si richiamano, di approvare:
1)    Il lavoro svolto dal Politecnico di Torino relativamente al contratto di ricerca (convenzione R.C.U. n. 4745 del 27/05/99) riguardante l'articolazione del territorio comunale in microzone ai sensi dell'art. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica del 23 marzo 1998 n.138, e di approvare in particolare i seguenti elaborati che, individuati con i numeri 1 bis, 2 bis, 3 bis, 4a bis, 4b bis, vengono allegati al presente provvedimento per farne parte integrante e sostanziale:
   1 bis)    relazione illustrante le scelte effettuate nell'individuazione delle microzone (all. 1 bis - n. );
    2 bis)    schede descrittive di ciascuna mocrozona riportante gli elementi di cui all'allegato A, punto 6 D.P.R. 138/98 (all. 2 bis - n. );
    3 bis)    planimetria scala 1:25000 con l'indicazione dei fogli catastali e dei perimetri delle microzone e relativa legenda (all. 3 bis - n. );
    4a bis)    planimetrie, in scala 1:5000 con le prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, il perimetro dei fogli catastali ed il perimetro delle microzone (all. 4a bis - n. );
    4b bis)    planimetrie, in scala 1:5000 con la toponomastica, il perimetro dei fogli catastali ed il perimetro delle microzone (all. 4b bis - n. ).
   Il presente provvedimento non comporta impegno di spesa;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.