Divisione Servizi Culturali
99 04649/45
Settore Eventi Culturali
OGGETTO: COSTITUZIONE E CONTESTUALE ADESIONE DELLA CITTA' DI TORINO ALLA FONDAZIONE FILM COMMISSION TORINO-PIEMONTE. PROPOSTA DEL CONSIGLIO COMUNALE. APPROVAZIONE (LIRE 200.000.000 - EURO 103.291,38).
Proposta dell'Assessore Perone.
Nell'ambito delle iniziative per il
Centenario della nascita del Cinema e del conseguente progetto
di sviluppo del Sistema-Cinema/Audiovisivo e Multimedialità
a Torino ed in Piemonte (link diretto tra spettacolo-Cultura e
Sistema della Comunicazione), è stato affrontato il problema
centrale della produzione.
Il luogo di approfondimento del problema
va riconosciuto nel grande Convegno Internazionale INCROCI.
Torino, Piemonte, Europa: come partecipazione agli sviluppi della
società della comunicazione, 19-20 maggio 1995, fu
organizzato dall'Assessorato per le Risorse Culturali e la Comunicazione
della Città di Torino, al Centro Congressi Lingotto, durante
il Salone del Libro.
I temi affrontati furono sostanzialmente
due: Sviluppo dei mercati dell'audiovisivo (con un
profilo della produzione audiovisiva nell'area metropolitana torinese)
e Film Commission: strumenti per lo sviluppo.
Quest'ultimo tema in particolare fu preceduto da uno studio comparato
delle Film Commission e dei Film Founds
a livello europeo ed ebbe un approfondimento a livello mondiale
durante il convegno. Già durante il medesimo l'Assessorato
alla Cultura della Regione Piemonte espresse il proprio impegno
a sviluppare le iniziative proposte dalla Città di Torino
che sono sicuramente di prevalente competenza regionale.
A partire dall'anno 1996 l'Assessorato
per le Risorse Culturali della Città di Torino ha collaborato
con l'Assessorato della Cultura della Regione Piemonte:
- a tutte le fasi di consultazione del
mondo del cinema nelle sue diverse articolazioni;
- alla progettazione della Film Commission;
- ai contatti con produttori non piemontesi;
- alla prima sperimentazione nel 1997 con
il film Tutti giù per terra che diede ottimi
risultati, tanto che la sperimentazione poté ampliarsi
nel 1998 a ben otto film, tra cui Così ridevano
di Gianni Amelio, vincitore del Leone d'Oro alla 55° Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
La progettazione della Film Commission
prevede un organismo di promozione della produzione audiovisiva
e cinematografica sul modello delle Film Commission americane
e di quelle più recentemente realizzate in altri Paesi
europei, capace di incentivare (con un'iniziativa di quattro anni)
le imprese nazionali e internazionali (fidelizzandole) a investire
e produrre sul territorio torinese e piemontese, portando lavoro
nel settore dell'industria audiovisiva e sui servizi dell'indotto,
diffondendo e promuovendo contemporaneamente l'immagine di Torino
e del Piemonte attraverso il cinema.
Il progetto si inserisce in un quadro
complessivo di attività del settore che evidenzia l'esistenza
di un terreno ricco di potenzialità di sviluppo, grazie
anche all'esistenza di un articolato tessuto di realtà
che vanno da prestigiose istituzioni quali il Museo Nazionale
del Cinema, ai Festival, ad associazioni particolarmente attive
quali l'AGIS e L'AIACE a cui negli ultimi anni si è aggiunta,
sul versante produttivo, una rete di società, per lo più
di piccole e medie dimensioni, che hanno dimostrato notevole attenzione
e interesse per lo sviluppo di progettualità comuni (valga
come esempio l'attività dell'Associazione F.E.R.T. e della
Società Consortile C.A.M.), nonché per la costruzione
di un corretto rapporto di collaborazione con le istituzioni pubbliche.
Gli obiettivi della Film Commission sono
così sintetizzabili:
- promuovere le potenzialità geografiche,
ambientali, architettoniche, culturali di Torino e del Piemonte
nei confronti degli imprenditori del settore;
- promuovere indirettamente l'immagine
turistica di Torino e della Regione;
- attirare nel territorio torinese e piemontese
il maggior numero possibile di produzioni cinematografiche, televisive
e audiovisive, assicurando condizioni più favorevoli per
l'individuazione delle locations, l'effettuazione delle riprese
e la permanenza della troupe in loco;
- promuovere l'impiego delle risorse tecniche,
professionali e artistiche esistenti;
- sostenere l'industria cinematografica
locale, incentivando i progetti cinematografici e televisivi più
validi e predisponendo, in collaborazione con gli Enti preposti,
specifici programmi di formazione e specializzazione.
La ricaduta economica dell'azione della
Film Commission è in parte misurabile sul volume di spese
legate alle produzioni televisive e cinematografiche che verranno
realizzate sul territorio.
In particolare, si può prevedere
che le iniziative promozionali possano costituire un volano di
possibili ricadute per le seguenti categorie di attività:
- attività alberghiere e di ristorazione
e il commercio in genere (una troupe è mediamente composta
da 30/40 persone e le riprese durano in media 6/8 settimane);
- maestranze specializzate locali, quali
elettricisti, macchinisti, falegnami, ecc.;
- società di servizi specializzate
nella costruzione e nell'allestimento di scenografie, nel noleggio
di apparecchiature elettriche e cinematografiche, nella fornitura
e noleggio di costumi;
- società di trasporto;
- teatri di posa.
Su tali basi la Direzione Promozione Attività
Culturali Istruzione e Spettacolo della Regione Piemonte, con
propria determinazione n. 117 dell'8.7.98, ha già affidato
alla FinPiemonte S.p.A. l'incarico di realizzare le azioni propedeutiche
a precostituire condizioni operative per l'avvio della Film Commission:
ricerca e selezione di dati e immagini per l'archivio dell'agenzia,
realizzazione di un programma software per la gestione e la fruizione
della stessa, realizzazione di una campagna fotografica sul territorio
piemontese, definizione di un piano di procedure da seguire per
l'ottenimento dei permessi per la realizzazione di riprese cinematografiche,
studio per l'individuazione del marchio e della campagna di stampa
e pubblicitaria, avviamento dei contatti con gli Enti locali e
le Associazioni del pubblico esercizio piemontese per stabilire
forme stabili di collaborazione e convenzionamento per agevolare
l'ospitalità delle troupe, promozione della film Commission
presso le Case di Produzione italiane e straniere e presso i principali
Festival del settore.
Tutto questo lavoro preparatorio ha trovato
un'autorevole indirizzo nella mozione n. 40 (oggetto: Progetto
di valorizzazione di Torino come capitale del Cinema), approvata
dal Consiglio Comunale in data 21 settembre 1998, in cui il medesimo
Consiglio impegnava il Sindaco ed il competente Assessore a favorire
la produzione di pellicole cinematografiche, anche in collaborazione
con le major europee e/o extraeuropee, che mettano in risalto
l'immagine di Torino capitale del cinema.
Si ritiene pertanto opportuno, d'intesa
con la Regione Piemonte , al fine di dare organicità, completezza
e maggiore incisività dell'intervento pubblico nel settore,
avviare ora le procedure per la costituzione della Fondazione,
che adotti un proprio Statuto, secondo la bozza allegata alla
presente deliberazione per farne parte integrante (all. 1 - n.
)
Per consentire l'operatività dell'agenzia
la Città di Torino ha messo a disposizione una sede, costituita
dai locali di proprietà comunale collocati in piazza Carignano
n. 8, il cui utilizzo, condiviso anche dallo Sportello Europeo
per il settore audiovisivo dell'Antenna Media, è regolato
da apposita convenzione.
La Fondazione sarà dotata inoltre
di un fondo di Lire 500.000.000, di cui Lire 300.000.000 versati
dalla Regione Piemonte e Lire 200.000.000(Euro 103.291,38) versati
dalla Città di Torino, da destinare al fondo di costituzione
patrimoniale, e nominando l'Assessore per la Cultura in carica
pro-tempore della Città di Torino a far parte del Consiglio
di Amministrazione. Le finalità statutarie richiamate nell'art.
3 dello Statuto prevedono che la Fondazione potrà svolgere,
a titolo esemplificativo, le seguenti attività:
- sostegno a produzioni cinematografiche,
televisive e audiovisive che siano girate in tutto o in parte
in Piemonte;
- sostegno a produzioni cinematografiche,
televisive e audiovisive realizzate in Piemonte da produttori
e registi piemontesi.
Il sostegno potrà consistere sia
nell'attribuzione di somme di denaro sia nella prestazione di
servizi e/o fornitura di beni necessari per la produzione cinematografica
o in altre utilità destinate ad agevolare le produzioni
cinematografiche. Essa potrà altresì istituire premi
di qualsivoglia natura da attribuire a sceneggiatori, registi
e/o società di produzione e di distribuzione. In tal caso
la Fondazione individuerà le procedure di attribuzione
dei premi, stabilendo sia criteri e modalità di partecipazione,
sia criteri e modalità di valutazione.
La Fondazione agirà altresì
nel campo dello sviluppo e della diffusione della cultura cinematografica
in Piemonte mediante la promozione di convegni, seminari, studi,
ricerche, corsi, conferenze.
La Fondazione potrà anche coprodurre
opere cinematografiche, televisive e audiovisive in collaborazione
con società operanti nel settore.
La Fondazione, che ha il compito di indurre
un circuito virtuoso per il settore delle arti visive, favorendone
con apposite facilitazioni lo sviluppo e la produzione nella città
e nella regione, usufruisce di finanziamenti pubblici e lavora
sulle leve delle risorse economiche pubbliche; essa deve quindi
poter avvalorare l'uso di tali risorse con l'evidente ricaduta
di beneficio dell'incremento del numero di produzioni cinematografiche
e televisive che, in tutto o in parte, vengano girate in Piemonte,
ma soprattutto con il necessario incremento dell'occupazione diretta
e indiretta. Se tale crescita non sarà dimostrabile ed
evidente verrà meno l'utilità dello strumento in
essere.
Per una descrizione più articolata
della Film Commission si deve comunque fare riferimento al Progetto
Esecutivo per la Costituzione della Film Commission Torino Piemonte
redatto dalla FinPiemonte (ottobre 1997).
La gestione nonché la definizione
degli indirizzi programmatici e di politica culturale saranno
garantite da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque
membri così ripartiti: tre rappresentanti della Regione
Piemonte, tra i quali l'Assessore alla Cultura in carica, e due
rappresentanti della Città di Torino, tra i quali l'Assessore
per la Cultura in carica.
Il Consiglio di Amministrazione nella
definizione della partecipazione alla Fondazione del Comune di
Torino dovrà tener conto:
- del valore commerciale corrispondente
all'affitto della sede messa a disposizione del Comune;
- del valore monetario di tutti gli altri
sevizi, agevolazioni, permessi, beni mobili e immobili concessi
dalla Città di Torino a favore delle produzioni promosse
dalla Film Commission.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare la costituzione della
Fondazione Film Commission Torino-Piemonte, che adotterà
il proprio Statuto sulla base dello schema allegato alla presente
deliberazione per farne parte integrante;
2) di fare obbligo alla Fondazione Film
Commission Torino-Piemonte di presentare annualmente al Consiglio
Comunale il bilancio preventivo accompagnato da una relazione
previsionale sull'attività e il bilancio consuntivo corredato
dalla Relazione sulla gestione ex art. 2428 C.C. e dalla descrizione
dell'attività svolta;
2bis) il Consiglio Comunale anche tramite
la Commissione Consiliare competente vigila sulla attività
dei rappresentanti della Città durante l'espletamento del
mandato. La Divisione Servizi Culturali, in attuazione dell'art.
74, comma 1, dello Statuto della Città di Torino, e la
Fondazione Film Commission Torino Piemonte espleteranno funzioni
di vigilanza e di controllo dei risultati della gestione, producendo
una relazione sugli esiti conseguiti dalla società, che
verrà trasmessa al Consiglio Comunale;
3) di approvare l'adesione della Città
di Torino alla fondazione medesima come Socio Fondatore, mediante
l'erogazione di L. 200.000.000 (Euro 103.291,38) da destinare
al fondo di costituzione patrimoniale, e nominando l'Assessore
per la Cultura in carica pro- tempore della Città di Torino
a far parte del Consiglio di Amministrazione;
4) di autorizzare la Giunta Comunale a
compiere tutti gli atti necessari alla costituzione della Fondazione.
5) Si fa riserva di adottare successiva
determinazione dirigenziale per l'impegno della spesa e la devoluzione
del fondo in oggetto.
6) di riservarsi di poter recedere dalla
propria partecipazione alla Fondazione ove vengano a mancare i
tangibili risultati di incremento del fatturato e dell'occupazione
del settore. Ciò avverrà con verifiche annuali dell'andamento
del rapporto investimento pubblico/incremento indotto.
Art. 1 Denominazione
Su iniziativa della Regione Piemonte e del Comune di Torino è
costituita la "Fondazione Film Commission Torino- Piemonte".
Art. 2 Sede
La Fondazione ha sede in Torino, Piazza Carignano 8.
L'eventuale trasferimento in altra sede nell'ambito del Comune
di Torino è deliberato dal Consiglio di Amministrazione,
senza obbligo di modifica statutaria.
Art. 3 Finalità
La Fondazione non ha scopo di lucro e si propone di promuovere
e sostenere la produzione di opere cinematografiche e altresì
promuovere la cultura e l'arte cinematografica in Piemonte.
Nel quadro delle sue finalità la Fondazione svolge attività
di sostegno a produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive
che siano girate in tutto o in parte in Piemonte. Il sostegno
consiste nella prestazione di servizi, nella fornitura di beni
o in altre utilità destinate ad agevolare le produzioni
cinematografiche e nell'eventuale attribuzione di somme di denaro.
La Fondazione può altresì istituire premi di qualsivoglia
natura da attribuire a sceneggiatori, registi e/o a società
di produzione e/o di distribuzione. In tal caso la Fondazione
individuerà le procedure di attribuzione dei premi, stabilendo
criteri e modalità di partecipazione e criteri e modalità
di valutazione.
La Fondazione agisce altresì nel campo dello sviluppo e
della diffusione della cultura cinematografica in Piemonte mediante
la promozione di convegni, seminari, studi, ricerche, corsi, conferenze.
Art. 4 Patrimonio
Il patrimonio necessario per garantire il funzionamento della
Fondazione viene assicurato dai Fondatori, anche attraverso eventuali
incrementi.
Il patrimonio della Fondazione può essere costituito:
dai beni immobili, mobili e somme che perverranno alla Fondazione
a qualsiasi titolo, nonché da elargizioni o contributi
da parte dei Fondatori, di Enti pubblici e di soggetti privati;
dai contributi annuali versati dai Fondatori;
dai proventi derivanti da qualsiasi iniziativa svolta dalla Fondazione.
Art. 5 Attività
La Fondazione provvede al conseguimento dei suoi scopi con ogni
contributo ed elargizione destinati all'attuazione degli scopi
statutari e con le rendite del suo patrimonio. Durante la vita
della Fondazione è in ogni caso vietato distribuire ai
Fondatori, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione
nonché fondi, riserve o capitale. Gli utili e gli avanzi
di gestione dovranno essere impiegati per la realizzazione degli
scopi istituzionali della Fondazione indicati all'art. 3 del presente
STATUTO.
Art. 6 Organi
Gli organi della Fondazione sono:
- il Presidente della Fondazione,
- il Vice Presidente,
- il Consiglio di Amministrazione,
- il Collegio dei Revisori del Conti,
- il Direttore.
Art. 7 Presidente
Il Consiglio di Amministrazione sceglie trai suoi componenti un
Presidente ed un Vice Presidente, i quali durano in carica tre
anni e possono essere rieletti; nomina inoltre un Segretario che
potrà anche essere una persona non facente parte del Consiglio
di Amministrazione.
Il Presidente ha la firma e la legale rappresentanza della Fondazione
di fronte ai terzi ed in giudizio.
Il Presidente esercita altresì tutti i poteri attinenti
l'ordinaria amministrazione della stessa, ivi compreso quello
di nominare procuratori determinandone le attribuzioni.
Il Presidente convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione,
cura l'esecuzione delle sue deliberazioni, adotta in caso di urgenza
ogni provvedimento che si renda necessario od anche soltanto opportuni
per la vita e l'attività della Fondazione, sottoponendo
il suo operato alla ratifica del Consiglio di Amministrazione
nella prima riunione successiva alla data in cui i provvedimenti
sono stati adottati.
Il Presidente può delegare tali compiti in tutto od in
parte al Vice Presidente ed in sua assenza od impedimento le sue
attribuzioni sono esercitate dal Vice Presidente. L'attestazione
dell'assenza e/o impedimento del Presidente sarà di volta
in volta effettuata dal medesimo Vice Presidente.
Art. 8 Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è composto dall'Assessore
regionale alla Cultura in carica pro-tempore, dall'Assessore comunale
alla Cultura in carica pro-tempore e da tre esperti in materia,
di cui due nominati dalla Regione Piemonte con atto deliberativo
della Giunta Regionale, e uno nominato dal Comune di Torino, i
quali durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
I Fondatori, ciascuno per quanto di sua competenza, provvedono
a sostituire entro 30 giorni il componente del Consiglio di Amministrazione
che venisse a mancare per dimissioni, permanente impedimento o
decesso, assicurando così la funzionalità e la continuità
dell'Organo Amministrativo.
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno tre volte l'anno
ed ogni qualvolta il Presidente ne ravvisi l'opportunità
od almeno tre Consiglieri ne facciano richiesta scritta al Presidente.
Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente
mediante avviso scritto inviato ai membri del Consiglio almeno
quindici giorni prima di quello fissato per l'adunanza con l'indicazione
delle materie da trattare.
In caso dì urgenza la convocazione potrà essere
attuata anche a mezzo di telegramma o telefax almeno ventiquattro
ore prima dell'adunanza.
Il Consiglio di Amministrazione è comunque validamente
riunito anche in assenza di convocazione, purché siano
presenti tutti i membri che lo compongono e tutti i membri del
Collegio dei Revisori e nessuno di essi si opponga alla trattazione
degli argomenti posti all'ordine del giorno.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono prese a
maggioranza di voti e con la presenza almeno della maggioranza
dei suoi componenti. In caso di parità di voti, provale
il voto del Presidente. I membri del Consiglio di Amministrazione
non percepiscono alcun compenso per l'attività svolta.
Il Consiglio di Amministrazione ove lo ritenga opportuno può
invitare alle sue riunioni uno o più consulenti esterni.
Delle sedute del Consiglio di Amministrazione verrà redatto
dal Segretario il relativo verbale che, da lui sottoscritto unitamente
al Presidente, verrà inserito in apposito libro conservato
presso la sede della Fondazione ove ogni membro dell'organo Amministrativo
e del Collegio dei Revisori dei Conti potrà prenderne liberamente
visione.
Art. 9 Poteri del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri necessari per
l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione.
In particolare, in via meramente esemplificativa:
a) entro il trenta novembre di ogni anno approva il bilancio preventivo
dell'anno seguente ed entro il trenta aprile il bilancio consuntivo
dell'anno precedente; il bilancio preventivo comprende anche il
programma di lavoro relativo all'esercizio finanziario cui il
bilancio stesso si riferisce e che decorre dal primo gennaio al
trentun dicembre di ogni anno;
b) delibera l'accettazione dei contributi, delle donazioni e dei
lasciti, nonché gli acquisti e le alienazioni dei beni
mobili ed immobili;
c) dispone il più sicuro e conveniente impiego del patrimonio;
d) provvede alla scelta dei consulenti esterni;
e) provvede alla nomina del Direttore, del personale e ne determina
il trattamento giuridico ed economico;
f) delibera in merito alla stipulazione di mutui ed aperture di
credito nonché relativamente ad ogni operazione bancaria
e finanziaria necessaria o utile per il raggiungimento delle finalità
istituzionali;
g) delibera le proposte di modifica del presente STATUTO da sottoporre
ai soci fondatori.
Art. 10 Direttore
Il Consiglio di Amministrazione nomina un Direttore. Egli partecipa
alle riunioni dei Consiglio di Amministrazione e collabora all'attuazione
delle sue deliberazioni. Dirige e coordina gli uffici della Fondazione
ed è a capo del personale dipendente della stessa. Collabora
ad individuare ed indicare le scelte fondamentali e le iniziative
della Fondazione intese al raggiungimento delle finalità
della Fondazione, formulando proposte al Consiglio di Amministrazione
ed esprimendo pareri sulle materie e questioni cui venga richiesto.
Compie tutti gli atti di ordinaria amministrazione attinenti la
gestione, sotto la direzione del Presidente e nell'ambito dei
poteri conferitigli da apposita delibera del Consiglio di Amministrazione
e possono essergli altresì attribuite procure attinenti
la rappresentanza della Fondazione.
Art. 11 Collegio dei Revisori dei Conti
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto di tre membri
che dovranno necessariamente appartenere all'Albo dei Revisori
contabili di cui al D.Lgs. 88/1992 e dei quali due saranno nominati
dalla Regione Piemonte e uno dalla Città di Torino. i componenti
del Collegio sceglieranno al proprio interno il Presidente.
Il Collegio provvede e risponde della gestione finanziaria; accerta
la regolare tenuta delle scritture contabili; redige una propria
relazione sui bilanci preventivi e consuntivi; effettua verifiche
di cassa.
I Revisori redigono regolare verbale delle operazioni da essi
svolte.
I Revisori possono assistere alle riunioni dei Consiglio di Amministrazione
a cui debbono essere invitati.
Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica tre anni ed
i suoi componenti possono essere rieletti.
I componenti del Collegio percepiscono un emolumento nella misura
minima prevista dalle tariffe professionali.
Art. 12 Prima applicazione
Per la prima volta la nomina delle cariche sociali può
essere effettuata in sede di atto costitutivo.
Art. 13 Modifiche dello Statuto e Scioglimento della Fondazione
Le eventuali modificazioni di carattere formale del presente Statuto
sono oggetto di Deliberazione della Giunta Regionale e della Giunta
Comunale.
Le eventuali modificazioni di carattere sostanziale dello Statuto
e lo scioglimento della Fondazione sono oggetto di Deliberazione
da parte del Consiglio Regionale del Piemonte e del Consiglio
Comunale della Città di Torino.
Nel caso di scioglimento della Fondazione. per qualsiasi causa,
il patrimonio della Fondazione sarà devoluto ad altra Fondazione
od Associazione Culturale avente scopi analoghi ed attiva in Piemonte.
La scelta dell'ente sarà decisa dagli organi indicati al
secondo comma del presente articolo.
Art. 14 Riconoscimento
La Fondazione si impegna a richiedere il riconoscimento di personalità
giuridica privata.
Art. 15 Foro competente
Ogni controversia relativa all'interpretazione dei presente Statuto
e collegata con l'attività della Fondazione è di
esclusiva competenza del Foro di Torino.
Art. 16 Rinvio
Per tutto quanto non previsto nel presente STATUTO si applicano,
in quanto applicabili, le vigenti disposizioni di legge.