Servizio Centrale Controllo Strategico e Direzionale
99 02151/64
OGGETTO: PARTECIPAZIONE NELLA SAGAT S.P.A. (SOCIETÀ AZIONARIA GESTIONE AEROPORTO DI TORINO). CESSIONE DI PARTE DELLE AZIONI DELLA CITTÀ DI TORINO CONGIUNTAMENTE ALLA PROVINCIA DI TORINO, ALLA REGIONE PIEMONTE ED ALLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA DI TORINO.
Proposta del Sindaco Castellani
di concerto con l'Assessore Peveraro.
Negli ultimi anni si sta assistendo
ad un processo di globalizzazione e concentrazione del mercato
che ha investito l'intero settore produttivo a livello mondiale
e che, progressivamente, ha interessato anche il comparto del
traffico aereo, dove e' in atto un fenomeno di graduale liberalizzazione
dei servizi e dei collegamenti.
Gli effetti di tale liberalizzazione,
in un regime precedentemente monopolistico, renderanno indispensabile,
già nel breve periodo, un aumento della competitività
delle compagnie aeree con il conseguente aumento della pressione
sui costi dei servizi aeroportuali, che produrrà un'inevitabile
riduzione dei margini di contribuzione e la conseguente necessità
di definire adeguate soluzioni strategiche sul ruolo futuro del
gestore.
Lo scenario aeroportuale attuale e' infatti
caratterizzato dalla crescita di grandi hub europei (poli costruiti
su aeroporti con buon potenziale di domanda, che raccolgono il
traffico a medio- breve raggio e lo immettono sulle lunghe distanze)
e da una spiccata tendenza alla creazione di alleanze tra vettori
e società di gestione aeroportuali.
Esistono al riguardo nel mondo esempi
di alleanze ed accordi strategici di grande successo: Alitalia-KLM-Northwest-Continental,
Star Alliance (Lufthansa, United, Sas, Air Canada, Thai, Varig),
Oneworld (British Airways, American Airlines, Quantas, Cathay
Pacific, Finnair, Canadian Airlines), Atlantic (Swissair, Delta,
Australian Airlines, Sabena).
Tali alleanze rispondono ad una logica
di partnership con soggetti operatori dello stesso settore per
offrire servizi in una rete mondiale e realizzare economie di
scala e sinergie vantaggiose.
In questo scenario generale l'aeroporto
di Torino - Caselle si trova in una fase particolarmente complessa
in cui e' fortemente sentita l'esigenza di definire quanto prima
una strategia operativa atta ad individuarne il ruolo e definirne
gli obiettivi qualitativi e quantitativi di crescita e di espansione.
L'inquadramento dello scenario aeroportuale,
nonche' l'analisi dell'attività e del traffico di Torino-Caselle
sono propedeutici alla definizione dell'attuale posizionamento
dell'aeroporto nel contesto nazionale ed internazionale.
Nella realtà piemontese, l'aeroporto
di Torino-Caselle rappresenta una infrastruttura di collegamento
ed un fattore di competitività di fondamentale importanza
per lo sviluppo del territorio circostante.
Si tratta di uno scalo di medie dimensioni
, ubicato in prossimità degli aeroporti milanesi (con
la conseguente sovrapposizione dei bacini di utenza), in un'area
geografica caratterizzata, al momento, da modesta attrattività
turistica, ma da una significativa connotazione industriale.
Negli ultimi 5 anni il traffico passeggeri
di Torino-Caselle, realizzato prevalentemente con voli di linea,
e' cresciuto del 47%, facendo registrare una percentuale superiore
alla media nazionale ed a quella di alcuni aeroporti come Milano
(36,6%) e Roma (31,66%).
Il 1997 si e' chiuso con un incremento
di passeggeri pari al 19% rispetto al 1996 mentre il 1998 con
il 3,5% in più rispetto all'anno precedente.
La crescita per i prossimi 10 - 15 anni
è prevista sulla base di una media annuale del 6 - 7%,
valore in linea con i tassi medi italiani stimati dall' International
Air Transport Association (IATA).
Il traffico merci, invece ,
nel 1997 ha subito il primo forte impatto negativo
a seguito del trasferimento, da parte dell'Alitalia, del servizio
"Cargo" a Malpensa, dove il vettore di bandiera
ha anche concentrato i movimenti precedentemente
in partenza dallo scalo di Roma.
Tuttavia, negli ultimi mesi del 1998, si sono registrati consistenti
segnali positivi di controtendenza dovuti ad una generale ripresa
dei voli speciali di settore.
Per sostenere il futuro sviluppo dell'aeroporto,
migliorare la qualità dei servizi ed ampliare la rete dei
collegamenti, SAGAT ha redatto ed approvato un piano quinquennale
di investimenti destinati al completamento del "Cargo village"
- che sorgerà all'interno di una piattaforma logistica
antistante l'aeroporto - ma anche al potenziamento ed ammodernamento
di tutte le infrastrutture aeroportuali, con l'obiettivo di ridurre,
o almeno contenere, l'impatto ambientale sul territorio circostante.
E' facilmente prevedibile inoltre che
la vicinanza di Torino-Caselle agli scali milanesi (soprattutto
dopo l'apertura di Malpensa 2000) potrà determinare nel
breve periodo variazioni di rilievo, oggi difficili da quantificare,
sia nell'offerta dei voli che nei volumi di traffico, tali da
richiedere la definizione di una nuova politica di sviluppo per
mantenere il trend di crescita previsto.
Nel futuro, l'aeroporto di Caselle, pur
conservando il tradizionale ruolo di gestore del traffico business
di Torino e della Regione, dovrà comunque essere in grado
di assolvere contemporaneamente alla funzione di hub regionale,
che colleghi gli scali dell'Italia centro- meridionale con i grandi
hub europei (e da qui verso il Sud America e l'Estremo Oriente),
di aeroporto di riferimento per i flussi turistici della Regione,
nonchè di scalo intercontinentale per specifiche
destinazioni (Nord America).
Per realizzare tali obiettivi è
necessario mettere in atto una politica di alleanze strategiche
da attuare con uno o più soggetti in grado di supportare
il futuro sviluppo dell'aeroporto, che dimostrino esperienza ed
interesse specifico nel settore aeroportuale e con i quali sviluppare
politiche di miglioramento del livello dei servizi prestati e
di incremento del traffico (sia charter che di transito).
La scelta del partner strategico, infatti,
dovrà consentire all'aeroporto di aumentare, in termini
di numero e di frequenza, le opportunità di collegamento
con altri scali, sia italiani che internazionali, mantenendo
sempre i segmenti di mercato oggi consolidati (per oltre il 70%
business) ed acquisendo una parte del traffico che attualmente
è indirizzata verso gli aeroporti di Genova, Malpensa e
Nizza.
Questo costituirà un fattore di
grande rilievo per lo sviluppo commerciale, occupazionale ed industriale
dell'economia piemontese.
Occorre infine sottolineare che nell'ottica
di organizzare un'offerta in grado di soddisfare la domanda di
utenza all'interno di un bacino geografico che prescinda dai confini
amministrativi (regioni, province) si colloca la proposta di legge
regionale n. 413 presentata dalla Provincia di Cuneo in data 15
aprile 1998, relativa alla promozione di un "Sistema Aeroportuale
Regionale del Piemonte".
Per realizzare tale progetto sarà
necessario definire, entro i primi mesi del 2000, le modalità
di integrazione delle società di gestione degli aeroporti
di Torino-Caselle (SAGAT) e di Cuneo- Levaldigi (GEC) attraverso
operazioni di riorganizzazione societaria che conducano ad un'unica
società di gestione per i due aeroporti.
Tale procedimento, che verrà precisato
nel bando di selezione per la cessione di azioni di cui oltre,
sarà svolto di concerto tra i diversi enti coinvolti (Regione
Piemonte, Province di Torino e di Cuneo, Comuni di Torino e di
Cuneo, Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura
di Torino e Cuneo).
La SAGAT, su richiesta degli azionisti,
ha incaricato una nota società di consulenza direzionale
specializzata nel settore dei trasporti aerei, la Roland Berger
& Partner, della realizzazione di uno studio finalizzato alla
valutazione di ipotesi di "partnership".
Lo studio, congiuntamente all'inquadramento
dell'attuale scenario aeroportuale nazionale ed internazionale
ed all'analisi dell'attività della SAGAT, ha fornito una
serie di opzioni di sviluppo da attuare attraverso il concorso
in partnership di soggetti appartenenti alle seguenti tipologie:
società di gestione aeroportuale, grandi compagnie aeree
e vettori regionali, operatori turistici ed altri operatori (investitori
istituzionali, operatori cargo, enti di sviluppo territoriale).
Questa strategia di alleanze consentirà
di integrare competenze diverse, di acquisire un know-how specifico
e di diversificare l'attività verso settori ritenuti ad
alto profitto, come i servizi commerciali e di handling (assistenza
a terra dei passeggeri, delle merci, della posta e degli aerei),
aumentando di conseguenza la redditività e la capacità
di autofinanziamento per gli interventi infrastrutturali sullo
scalo.
La Roland Berger & Partner ha avviato
contatti preliminari per valutare il potenziale interesse degli
operatori nei confronti dell'Aeroporto di Torino-Caselle.
L'indagine ha riportato risultati positivi, dimostrando un forte
interesse da parte della maggioranza degli operatori contattati.
Occorre a questo punto procedere rapidamente
alla definizione delle modalità operative per la ricerca
dei partner ed alla definizione della nuova configurazione societaria.
Per quanto sopra espresso e quindi alla
luce delle esigenze di sviluppo della SAGAT, i tre enti pubblici
territoriali (Città di Torino, Provincia di Torino, Regione
Piemonte) e la Camera di Commercio di Torino, suoi azionisti,
intendono procedere al coinvolgimento, nella gestione della SAGAT
stessa, di un insieme di investitori strategici, anche attraverso
la cessione diretta di azioni della Società.
A tale proposito:
- La Città di Torino intende cedere
una parte delle proprie azioni (attualmente 50,76%) pari al 12,76%
dell'intero capitale sociale.
- La Provincia di Torino intende cedere
una parte delle proprie azioni (attualmente 10,15%) pari al 5,15%
dell'intero capitale sociale.
- La Regione Piemonte intende cedere una
parte delle proprie azioni (attualmente 11,42%) pari al 3,42%
dell'intero capitale sociale.
- La Camera di Commercio intende cedere
una parte delle proprie azioni (attualmente 24,71%) pari al 20%
dell'intero capitale sociale.
Per effetto delle cessioni di cui sopra,
la Città di Torino conserverebbe nella SAGAT una partecipazione
di minoranza, anche se più elevata delle partecipazioni
complessivamente detenute dagli altri soci pubblici. Inoltre,
la somma delle partecipazioni conservate dal Comune di Torino,
dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino sarebbe comunque
mantenuta pari al 51%.
La soluzione prospettata e condivisa dai
tre enti pubblici territoriali (Città di Torino,
Provincia di Torino e Regione Piemonte) e dalla Camera di Commercio
di Torino è l'unica che garantisce il raggiungimento dei
due obiettivi prima delineati:
- Il mantenimento in capo agli enti pubblici
territoriali della maggioranza delle azioni della SAGAT e quindi
il controllo della stessa, da attivarsi, anche con il concorso
della Camera di Commercio, attraverso accordi che verranno stipulati
secondo le norme di legge. Tali accordi prevederanno rappresentanti
per ognuno dei tre enti pubblici territoriali nel Consiglio di
Amministrazione e per la Camera di Commercio di Torino nel Collegio
Sindacale.
- Il coinvolgimento, attraverso appropriate
procedure, di un "insieme di investitori" che consentano
di cogliere le opportunità sopra delineate.
Si precisa che per "insieme di investitori"
s'intende soggetti che, come già citato in precedenza,
rientrano nella categoria delle società di gestione aeroportuale,
grandi compagnie aeree e vettori regionali, operatori turistici
ed altri operatori (enti di sviluppo territoriale, investitori
finanziari, operatori cargo).
Tali soggetti potranno partecipare all'acquisizione
del pacchetto azionario di SAGAT optando per una delle seguenti
modalità:
- Da un parte, le azioni poste in vendita
potranno essere cedute ad una sola società costituita appositamente
da un insieme di imprese operanti nell'ambito delle attività
di SAGAT, eventualmente in unione con soggetti di altra natura,
come precedentemente delineato.
- Una seconda possibilità è
rappresentata dalla cessione diretta di azioni a più società,
riunitesi tra loro a tale scopo, presentando un'offerta congiunta,
ed aventi le caratteristiche di operare nei diversi settori di
attività di SAGAT o di rivestire la qualifica di investitore
istituzionale.
La Città di Torino, la Provincia
di Torino, la Regione Piemonte e la Camera di Commercio intendono
realizzare in forma coordinata le rispettive cessioni procedendo
ad una vendita congiunta, al fine di assicurare adeguato apprezzamento
alle quote azionarie oggetto di vendita e consentire in tal modo
l'individuazione di partner idonei, in relazione alle scelte strategiche
sopra evidenziate.
Per tale vendita congiunta viene dato
mandato alla Città di Torino di svolgere le operazioni
connesse ad un'unica procedura per l'individuazione del/dei contraente/i
con le modalità di seguito indicate, fermo restando che,
successivamente a tale individuazione, ciascun ente cedente procederà
a singoli atti di cessione per la propria quota di azioni.
Tale procedura sarà avviata dalla
Città di Torino solo quando gli altri enti avranno fatto
pervenire i provvedimenti esecutivi adottati in materia dai rispettivi
organi competenti.
L'individuazione dell'acquirente/i delle
azioni avverrà mediante procedura ad evidenza pubblica,
da attuarsi secondo le disposizioni degli artt. 2 e 3 del D.P.R.
533/96, assimilata alla procedura ristretta dell'appalto concorso
di cui al D.Lgs. 17/3/1995, n. 157.
Il processo di cessione del pacchetto
azionario attraverso tale procedura è tra tutte le soluzioni
quella che garantisce la maggior trasparenza e competitività
del processo, essendo prevista anche dall'art. 2, comma 2 del
D.M. 12/11/1997, n. 521, che attua le disposizioni della Legge
24/12/1993, n. 537 in materia di società di gestione di
servizi e di infrastrutture aeroportuali.
Inoltre, tale procedura risulta coerente
con il parere espresso in materia alla SAGAT dall'Avvocato Piacentini
e dall'Avvocato Riguzzi in data 12 febbraio 1999.
La procedura sopra individuata si svolgerà
mediante la pubblicazione di un bando di selezione sulla base
del quale verranno scelti, avvalendosi di apposita Commissione
tecnico- amministrativa, i concorrenti da invitare avuto riguardo
alle capacità economiche, finanziarie,
tecniche e gestionali, individuate con riferimento a quanto indicato
circa le caratteristiche dei soggetti che si intendono coinvolgere
nella gestione dell'aeroporto.
La medesima Commissione fornirà
la graduatoria degli offerenti sulla base degli elementi che dovranno
essere indicati nell'offerta e indicherà quella
valutata migliore.
Al fine di proteggere al meglio gli interessi
patrimoniali della Città, il Sindaco definirà inoltre
un prezzo minimo di riserva, che non sarà reso noto ai
partecipanti all'asta e al di sotto del quale le offerte non saranno
accettate.
In relazione a tali elementi, a garanzia
degli aspetti qualitativi del processo, verrà richiesto
ai soggetti invitati a presentare offerta il sostegno al piano
di sviluppo, così come ulteriormente dettagliato dal Consiglio
di Amministrazione della SAGAT, e l'impegno alla realizzazione
degli investimenti necessari per migliorare la struttura e alla
messa in opere di tutte quelle azioni imprescindibili al fine
di attrarre quote di mercato aggiuntive a quelle attuali.
Alla luce delle recenti disposizioni normative
in materia, del parere sopra citato dell'Avvocato Piacentini e
dell'Avvocato Riguzzi e della lettera dell'Ente Nazionale per
l'Aviazione Civile (ENAC-Ministero dei Trasporti) alla SAGAT del
12 marzo 1999, contestualmente all'operazione sopra descritta,
l'Amministrazione Comunale di Torino coadiuverà la Società
in ogni azione necessaria al fine di definire la convenzione con
l'ENAC stessa e definirà inoltre ogni altro rapporto con
la SAGAT, ivi inclusa la nuova convenzione nella quale dovranno
essere inserite pattuizioni idonee ad assicurare il corretto
svolgimento del servizio e la permanente verifica della conformità
dell'assetto societario all'interesse pubblico alla gestione del
servizio (art. 5 del DPR 533/96).
Per quanto riguarda la procedura di cui
sopra per l'individuazione del/i contraente/i questa sarà
affidata dalla Città di Torino al proprio Servizio Centrale
Controllo Strategico e Direzionale, nella cui struttura sarà
individuato il responsabile del procedimento. Il testo del bando
di selezione sarà predisposto dalla Città di Torino
di concerto con il Consiglio di Amministrazione della SAGAT ed
inviato, prima della sua pubblicazione, alla Provincia di Torino,
alla Regione Piemonte ed alla Camera di Commercio che potranno
formulare eventuali osservazioni ed integrazioni.
La Commissione tecnico-amministrativa
per lo svolgimento dei compiti sopra indicati sarà composta
da esperti nelle materie pertinenti la cessione in corso.
In considerazione della rilevanza dell'operazione
e del coinvolgimento di altri enti nella procedura stessa, i membri
della Commissione saranno indicati da:
- Città di Torino: quattro membri,
tra cui sarà nominato il Presidente;
- Provincia di Torino: un membro;
- Regione Piemonte: un membro;
- Camera di Commercio di Torino: un membro.
Ai fini di garantire all'Amministrazione
Comunale di Torino, cui è demandata dagli altri enti la
gestione operativa della procedura, e alla Commissione tecnico-amministrativa
di cui sopra
l'appropriata assistenza nell'intera operazione, secondo i migliori
standard tecnici internazionali, si rende necessario l'affidamento
di apposito incarico ad un consulente specializzato. Tale soggetto
sarà individuato dalla Città di Torino e nel rispetto
delle disposizioni vigenti in materia di contratti delle amministrazioni
dello Stato (art. 56, comma 1, lettera c, della Legge 142/90).
Gli oneri derivanti dall'intera procedura
(compensi al consulente, compensi alla Commissione tecnico-amministrativa,
spese per la pubblicazione del bando, ecc.) saranno a carico degli
enti che procedono alla vendita, in proporzione alle rispettive
quote oggetto di cessione.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di autorizzare, per le motivazioni
di cui in narrativa, la cessione di numero 251.372 azioni SAGAT
(pari al 12,76% dell'intero capitale sociale) di proprietà
della Città di Torino, con le modalità pure in premessa
indicate, prevedendo in particolare che:
a) la cessione
avvenga congiuntamente a quelle effettuate dalla Città
di Torino, per numero 251.372 azioni (pari al 12,76% dell'intero
capitale sociale), dalla Regione Piemonte per numero 67.374 azioni
(pari al 3,42%) dell'intero capitale sociale e dalla Camera di
Commercio di Torino per numero 394.000 azioni (pari al 20% dell'intero
capitale sociale), mantenendo, pertanto, in capo a Città
di Torino, Provincia di Torino e Regione Piemonte una quota equivalente
al 51 % del capitale sociale;
b) la cessione
sia subordinata alla stipulazione di un patto tra Città
di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte e Camera di Commercio
di Torino che preveda il mantenimento delle azioni in capo agli
enti pubblici territoriali, secondo quanto precisato sopra al
punto a), nonchè la rappresentanza per ognuno di tali enti
nel Consiglio di Amministrazione e della Camera di Commercio di
Torino nel Collegio Sindacale, secondo specifiche modalità
che saranno definite con successivo provvedimento.
Al fine di garantire
stabilmente la maggioranza assoluta (51%) in capo agli Enti Locali
territoriali (Comune, Provincia e Regione), nel patto dovrà
essere previsto il diritto di prelazione a favore degli stessi
Enti e l'impegno a sottoscrivere gli eventuali aumenti di capitale
sociale che si dovessero rendere necessari;
c) il procedimento
per l'individuazione degli acquirenti delle azioni, da cedersi
da parte dei quattro enti, si realizzi unitariamente, affidando
a tal fine il suo svolgimento alla Città di Torino, che
rimane comunque proprietaria, tra i soci pubblici, della maggioranza
delle azioni, con le modalità di evidenza pubblica sopra
indicate, dando atto che tale procedura sarà avviata dalla
Città di Torino solo quando gli altri enti avranno fatto
pervenire i provvedimenti esecutivi adottati in materia dai rispettivi
organi competenti, nominando responsabile del procedimento il
Dirigente del Settore Pianificazione e Controllo Partecipazioni
Aziendali;
d) la procedura
si svolgerà mediante la pubblicazione di un bando di selezione
sulla base del quale verranno scelti, avvalendosi di apposita
Commissione tecnico- amministrativa, i concorrenti da invitare,
avuto riguardo alle capacità economiche, finanziarie, tecniche
e gestionali, individuate con riferimento a quanto indicato in
narrativa circa le caratteristiche dei soggetti che si intendono
coinvolgere nella gestione dell'aeroporto;
e) il Sindaco,
al fine di proteggere al meglio gli interessi patrimoniali della
Città, definisca inoltre un prezzo minimo di riserva, che
non sarà reso noto ai partecipanti all'asta e al di sotto
del quale le offerte non saranno accettate;
2) di dare mandato alla Giunta Comunale
della Città di Torino di:
- provvedere alla
nomina dei membri della Città nella Commissione tecnico-
amministrativa,
- provvedere alla
costituzione della Commissione sulla base delle indicazioni provenienti
anche dagli altri enti,
- di adottare tutti
i provvedimenti deliberativi finalizzati all'esecuzione del presente
dispositivo, compresa l'approvazione del bando di selezione e
l'individuazione del consulente specializzato;
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47, 3° comma,
della Legge 8 giugno 1990, n. 142.