Divisione Ambiente e Mobilità
99 01852/06
Settore Pianificazione e Trasporti
RG - pc
OGGETTO: PROGETTO 5T. AFFIDAMENTO DEL SISTEMA ALL'ATM E INDIRIZZI
PER LA GESTIONE E LO SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE TELEMATICHE A TORINO.
PROROGA DI UN QUADRIMESTRE DELLA GESTIONE TECNICA. IMPORTO LIRE
198.300.000 (EURO 102.413,40). RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO
PER PERIODO PREGRESSO.
Proposta dell'Assessore Corsico,
di concerto con l'Assessore Peveraro.
Con la deliberazione n. 211 del Consiglio
Comunale in data 29 giugno 1992 (mecc.9203821/48), esecutiva dal
24 luglio 1992, è stata approvata la realizzazione del
Progetto 5T (Tecnologie Telematiche per i Trasporti e il Traffico
a Torino), autorizzando l'ATM (Azienda Torinese Mobilità)
e l'AEM S.p.A. (Azienda Energetica Metropolitana) a partecipare
al Consorzio 5T e riservando alla Città di Torino il ruolo
di indirizzo nonché l'opzione di partecipazione diretta
al Consorzio.
Nella succitata deliberazione veniva previsto
che, al termine della sperimentazione e del periodo di gestione
tecnica durante il quale la Città di Torino e l'ATM avrebbero
affiancato il Consorzio 5T concorrendo alle spese di manutenzione
e gestione del sistema quantizzate nello Studio di Fattibilità,
la proprietà e la gestione dei vari sottosistemi costituenti
il sistema 5T sarebbero stati ripartiti tra Città di Torino
ed ATM nel seguente modo:
- Città di Torino: Traffico Privato,
Parcheggi, Instradamento Collettivo, Indirizzamento Individuale,
Controllo Ambientale, 50% Supervisore, 50% Massima Priorità;
- ATM : Trasporto Pubblico, Monetica, Pianificazione
Viaggio, 50% Supervisore, 50% Massima Priorità.
Il Consorzio ha realizzato il sistema
ed ha dato luogo alla sua sperimentazione entro il 1997.
La sperimentazione si è chiusa
con risultati di grande rilievo, sintetizzabili nella riduzione
del tempo medio di viaggio (per viaggi effettuati nell'area infrastrutturata
da 5T) del 21%, corrispondenti a un risparmio di circa 7 minuti
per viaggio.
La Città di Torino ha pertanto
approvato la fase di gestione tecnica per l'anno 1998 con la deliberazione
n. 232 della Giunta Comunale in data 17 febbraio 1998 (mecc.9800970/39),
esecutiva dal 10 marzo 1998 nella quale si autorizzava l'ATM a
gestire per conto della Città di Torino il rapporto con
il Consorzio 5T, e a mantenere in funzione il sistema ai livelli
raggiunti con la sperimentazione, senza i sottosistemi Indirizzamento
Individuale (Route Guidance) e Massima Priorità che terminavano
con la fase di sperimentazione stessa. Durante
l'intero progetto l'ATM, detenendo il 66.6% delle quote consortili,
ha mantenuto la guida del progetto ed ha detenuto i ruoli di Presidenza
del Consorzio e di Coordinamento. L'ATM, avvalendosi della specifica
competenza della propria Direzione Pianificazione, ha partecipato
in veste di consorziato alla realizzazione e alla sperimentazione
del sistema. Nella fase di gestione tecnica l'ATM si è
inoltre fatta carico della gestione dell'intero sistema 5T, sostenendone
pariteticamente con la Città di Torino i costi non di competenza
dei Consorziati privati, ed ha assicurato il presenziamento della
Sala Regia posta presso gli uffici comunali.
La Città di Torino ha fatto
prevalere la funzione di indirizzo e strategia rispetto al coinvolgimento
operativo diretto conseguente ad un ingresso nel Consorzio.
La Divisione Ambiente e Mobilità
della Città di Torino ha partecipato alla realizzazione
del sistema, mantenendo una continua informazione sugli sviluppi
e riservandosi ruoli di indirizzo e strategia, non essendo presente
all'interno del Consorzio e soprattutto non possedendo la struttura
operativa necessaria ad assumere un ruolo esecutivo.
L'AEM S.p.A. ha assicurato durante l'intero
periodo di attività la gestione del sistema semaforico,
e ha realizzato gli interventi di integrazione occorrenti verso
5T di competenza della Città di Torino.
Sulla base di questi ruoli la Città
si è assicurata lo sviluppo fin qui conseguito : occorre
che per il futuro i ruoli siano identificati con maggiore incisività
e chiarezza distinguendo fra la politica dello sviluppo ed i relativi
indirizzi e strategie, che appartengono alla Città, e il
ruolo tecnico gestionale che appartiene ad ATM e AEM e che queste
società devono poter essere poste in condizione di esplicare
in modo integrato ed esaustivo.
Con riferimento a un disegno di sviluppo
futuro integrato del sistema 5T e del sistema di controllo semaforico,
la Città ha già presentato un progetto di estensione
di 5T al Dipartimento per le Aree Urbane nel quadro
del Programma Strategico per la Mobilità nelle Aree Metropolitane,
richiedendo un supporto finanziario dello Stato per 22 miliardi
di lire.
Il progetto disegna l'estensione di 5T
in area urbana e la priorità al trasporto pubblico come
elemento funzionale della politica di rilancio del sistema tranviario
(rinnovo totale del parco tranviario e radicale miglioramento
dell'impianto fisso), richiesto dalla Città all'ATM con
la Mozione di Indirizzo n. 13 del 5/3/98. La priorità assicurata
da 5T alle linee tranviarie permetterà di conseguire, insieme
all'impiego di tram moderni su impianti rinnovati e interventi
sui tracciati, un miglioramento della velocità commerciale
tranviaria del 20% (da 14,5 a 17,5 Km/ora). Il progetto è
stato giudicato dagli organi nazionali competenti il primo, fra
quelli di telematica presentati, a poter essere finanziato.
A maggior ragione dunque occorre ridefinire
l'assetto pubblico con cui affrontare questo sviluppo e gli ulteriori
sviluppi di telematica per la mobilità che la Città
sta prefigurando nel Piano Generale del Traffico Urbano in via
di messa a punto finale.
La Città di Torino, in continuità
con la propria condotta in proposito e con i più recenti
indirizzi al riguardo, intende mantenere un ruolo di governo delegando
i compiti gestionali e riassegnando coerentemente gli assetti
proprietari.
Considerato quindi il ruolo direttivo
ed attivo che l'ATM ha sempre svolto all'interno del Consorzio
5T, sia nella fase realizzativa e di sperimentazione, sia nella
fase della gestione tecnica che si concluderà con la fine
del 1998, si ritiene opportuno che tale Azienda acquisisca il
diritto di proprietà anche dei sottosistemi di competenza
della Città.
Ai fini dell'affidamento di proprietà
in oggetto la Città di Torino ritiene opportuno modificare
lo statuto dell'ATM estendendone l'attività in modo
più generale alla gestione coordinata e all'assistenza
alla mobilità individuale e collettiva, in qualunque modo
effettuata anche attraverso la gestione della segnaletica stradale,
statica o elettronica o con qualunque altra tecnologia, nonché
dell'informazione agli automobilisti, ai clienti del trasporto
pubblico e a tutti gli altri utenti della strada.
La Città di Torino intende pertanto
conferire ad ATM, che la gestirà nelle forme organizzative
opportune, anche attraverso la creazione di apposite società,
le proprie quote di proprietà del sistema 5T, affinché
esso venga mantenuto attraverso gli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria, e gestito ai livelli di funzionalità
e prestazioni conseguiti durante la fase di Gestione Tecnica del
1998. Per i compiti di gestione sopra descritti verrà proposto
all'approvazione del Comune uno specifico contratto di servizio,
ed il Comune riconoscerà un corrispettivo per il servizio
stesso.
La Città di Torino conferisce inoltre
all'ATM i compiti di sviluppo ed estensione del sistema 5T, in
coerenza con le strategie di mobilità adottate dalla Città
stessa; conseguentemente conferirà all'ATM le risorse necessarie
per il suddetto futuro sviluppo ed espansione del sistema 5T.
La Città di Torino e l'ATM saranno
comproprietari delle informazioni generate dai sottosistemi gestiti
e sviluppati da 5T decidendo congiuntamente le varie forme di
utilizzo delle informazioni stesse.
La Città di Torino si riserva il
ruolo di indirizzo alla gestione e allo sviluppo del sistema 5T
nell'ambito delle strategie della mobilità urbana e metropolitana
torinese, e dell'Osservatorio sulla mobilità (analisi e
strategie della mobilità utilizzando anche le informazioni
messe a disposizione dal sistema 5T).
La Città , da ultimo, riconoscendo
l'integrazione fra il sistema 5T e il sistema semaforico quale
chiave necessaria per lo sviluppo tecnologico della mobilità
urbana, impegna l'Azienda ATM (alla quale sulla base delle capacità
al riguardo la presente deliberazione affida lo sviluppo del sistema
5T) e l'Azienda AEM S.p.A. (alla quale è attualmente
affidato il sistema semaforico) a studiare e a proporre una
società comune, eventualmente aperta alla partecipazione
complessivamente minoritaria di soci privati aventi natura sistemistica
ed esperienza di ricerca europea relative alle tecnologie telematiche
per la mobilità, alla quale esse affidino la gestione e
lo sviluppo integrato dei due sistemi, e che presenterà
alla Città una proposta di contratto di servizio
per la gestione e lo sviluppo integrato delle tecnologie telematiche
al servizio della mobilità dei cittadini dell'area torinese.
Tale società potrà operare anche acquisendo commesse
di ricerca e vendendo servizi a terzi.
Affinché questi indirizzi possano
prendere corpo è necessario approvare in sanatoria la proroga
della fase di gestione tecnica del sistema 5T per il primo quadrimestre
del 1999. La Città di Torino autorizza in tal senso l'ATM
a gestire il rapporto con il Consorzio 5T per il primo quadrimestre
del 1999 alle medesime condizioni di cui alla deliberazione n.
232 approvata dalla Giunta Comunale del 17 febbraio 1998 (mecc.9800970/39);
la relativa spesa prevista è di L. 198.300.000 oltre IVA
(EURO: 102.413,40), da riconoscere all'ATM a consuntivo in un'unica
soluzione a seguito di presentazione di fattura corredata dalla
documentazione dei costi effettivamente sostenuti e dalla certificazione
da parte dell'ATM in merito all'avvenuto soddisfacimento delle
clausole contrattuali da parte dei consorziati ed al mantenimento
dei livelli di funzionalità conseguiti durante la fase
di Gestione Tecnica del 1998. Si riconosce altresì la legittimità
del debito fuori bilancio, ai sensi dell'art. 37 del D.Lgs. 77/95,
per il periodo pregresso intercorrente dal 1/1/1999 all'esecutività
della successiva determinazione dirigenziale di impegno della
relativa spesa.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di conferire ad ATM Azienda Torinese Mobilità, con successivo provvedimento deliberativo, per le motivazioni espresse in narrativa che qui integralmente si richiamano, la proprietà dei sottosistemi Traffico Privato, Parcheggi, Instradamento Collettivo, Indirizzamento Individuale, Controllo Ambientale, 50% Supervisore, 50% Massima Priorità, attualmente di competenza della Città di Torino, affinchè il sistema 5T venga mantenuto attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria, e gestito ai livelli di funzionalità e prestazioni conseguiti durante la fase di Gestione Tecnica del 1998;
2) di rinviare a successivi provvedimenti
deliberativi l'approvazione dello specifico contratto di
servizio che verrà proposto per i compiti di gestione
descritti al punto precedente e del corrispettivo per il servizio
stesso.
3) di modificare lo statuto dell'ATM estendendo
l'attività in modo più generale alla gestione
coordinata e all'assistenza alla mobilità individuale e
collettiva, in qualunque modo effettuata anche attraverso la gestione
della segnaletica stradale, statica o elettronica o con qualunque
altra tecnologia, nonché dell'informazione agli automobilisti,
ai clienti del trasporto pubblico e a tutti gli altri utenti della
strada;
4) di conferire all'ATM i compiti di sviluppo
ed estensione del sistema 5T in coerenza con le strategie di mobilità
adottate dalla Città di Torino;
5) di prendere atto che la Città
di Torino e l'ATM saranno comproprietari delle informazioni generate
dai sottosistemi gestiti e sviluppati da 5T, decidendo congiuntamente
le varie forme di utilizzo delle informazioni stesse;
6) di riservare alla Città di Torino
il ruolo di indirizzo alla gestione e allo sviluppo del sistema
5T nell'ambito delle strategie della mobilità urbana e
metropolitana torinese, e dell'Osservatorio sulla mobilità
(analisi e strategie della mobilità, utilizzando le informazioni
messe a disposizione dal sistema 5T);
7) di impegnare l'ATM e l'AEM S.p.A. a
studiare e proporre una società comune eventualmente aperta
alla partecipazione complessivamente minoritaria di soci privati
aventi natura sistemistica ed esperienza di ricerca europea relative
alle tecnologie telematiche per la mobilità, alla quale
esse affidino la gestione e lo sviluppo integrato dei due sistemi,
e che presenterà alla Città una proposta di contratto
di servizio per la gestione e lo sviluppo integrato delle
tecnologie telematiche al servizio della mobilità dei cittadini
dell'area torinese. Tale società potrà operare anche
acquisendo commesse di ricerca e vendendo servizi a terzi;
8) di approvare in sanatoria la proroga
della gestione tecnica del sistema 5T per il primo quadrimestre
del 1999 alle medesime condizioni di cui alla deliberazione n.
232 approvata dalla Giunta Comunale del 17 febbraio 1998, per
un costo di L. 198.300.000 oltre IVA (EURO 102.413,40), autorizzando
in tal senso l'ATM a gestire il rapporto con il Consorzio 5T.
Con successiva Determinazione dirigenziale verrà formalizzato
l'incarico e si provvederà al relativo impegno di spesa;
9) di riconoscere la legittimità
del debito fuori bilancio, ai sensi dell'art. 37 del D.Lgs. 77/95,
per il periodo pregresso intercorrente dal 1°/1/1999 all'esecutività
della successiva determinazione dirigenziale di impegno della
relativa spesa;
10) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47,
3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.
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