H41QSS01

FILOBUS 61 ETS

rivolto a

  • scuola secondarie di primo grado
  • adatto a utenti con disabilità motorie

obiettivi

Si propone un percorso a tappe rivolto alle/gli alunne/i a gruppi classe degli ultimi due anni
della scuola primaria e del triennio della scuola secondaria di 1 grado, con l’obiettivo di
educare alla gestione del conflitto, ampliare le competenze relazionali tra pari e con gli
adulti di riferimento, prevenire violenze di genere e bullismi. Lo scopo della cultura
mediativa è educare all’incontro con l’altro.
Educare al conflitto significa educare alla capacità di uscire dai propri schemi per vedere
quelli dell’altro. La scuola è da sempre un ambito privilegiato, in cui la cultura e la pratica
relazionale vengono introdotte. (DeMarchi – Galli, 2014). L’obiettivo perseguito dal
progetto non è quello di risolvere problemi contingenti con i quali gli istituti scolastici si
confrontano, ma piuttosto favorire un cammino pedagogico che diffonda un nuovo modo
di regolazione dei conflitti: la mediazione. La Mediazione accoglie il disordine. Uno spazio,
un luogo in cui è possibile esprimere le differenze personali e riconoscere quelle degli altri.
( Jacqueline Morineau)

contenuto del percorso

Attività laboratoriale

Il percorso proposto si struttura attraverso 4 incontri, rivolti a gruppi classe dell’ultimo
biennio della scuola primaria e della scuola secondaria di 1 grado, della durata di 2 ore
ciascuno. Il progetto si sviluppa in fasi legate una all’altra in modo propedeutico. Nel
percorso vengono promossi l’assunzione di responsabilità, l’ascolto reciproco e il
riconoscimento del punto di vista degli altri, ma i partecipanti vengono anche
accompagnati alla consapevolezza dei propri bisogni, a favorire l’empatia e la
collaborazione (Rubino, Viola, 2021).
Fase 1: Conoscersi. Conoscenza e analisi della classe, presentazione del percorso e
aspettative. Brainstorming
Fase 2: Come sto nel conflitto. I punti di vista. Giochi per scoprire come reagiamo di
fronte al conflitto. Video, role playing, giochi per sperimentare i differenti punti di vista
Fase 3: Il conflitto nelle scarpe dell’altr@. Nel luogo protetto della classe sperimentiamo
un conflitto, li aiutiamo a calarsi nella situazione e nei panni dell’altr@.
Fase 4: Arrivederci. Cosa ho imparato. Conclusione del percorso, raccolta dei pensieri e di cosa si sia appreso di sé e degli altre/i.

Metodologia: attività ludiche di socializzazione e rompighiaccio, video, role playing,
metodologie interattive.
Aspetti originali e innovativi: approcciare il conflitto come risorsa applicando saperi e
tecniche della mediazione.
Novara (La grammatica dei conflitti, 2011) spiega come, la possibilità di saper gestire il
conflitto, possa essere fonte di crescita e favorire la convivenza di istanze differenti. La
relazione, ci dice, costituisce il confine tra conflitto e violenza, e si pone come dimensione
indispensabile per esprimere posizioni differenti e dissenzienti. Il percorso si pone quindi
l’obiettivo di lavorare sulle relazioni, prima di tutto tra pari, sulla comunicazione e sui
conflitti che inevitabilmente all’interno di esse possono nascere, ma che vissuti nel modo
giusto possono diventare occasione di confronto e crescita.

costi

5€ a partecipante a incontro

calendario

4 incontri di 2 ore ciascuno 

sede attività

presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Galasso Carla

tel: 331 3357817

mail: carlina.galasso@gmail.com

Daniela Vassallo
tel: 347.0185623
mail: daniela.vassallo13@gmail.com 

mail: filobus61to@gmail.com

https://www.instagram.com/filobus61