Fondazione Tancredi di Barolo, MUSLI – Museo della Scuola e del Libro per l’infanzia

Le attività possono essere prenotate contattando direttamente la Fondazione.
Contatti:
tel: 3884746437 – didattica@fondazionetancredidibarolo.com
sito web: www.fondazionetancredidibarolo.com
sezione didattica: www.fondazionetancredidibarolo.com/offerta-didattica/

Il MUSLI – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia è un suggestivo viaggio incantato nel mondo della scuola e dei libri per ragazzi tra Ottocento e Novecento. Il museo è la principale emanazione della Fondazione Tancredi di Barolo, che anima anche il Centro Studi, la Biblioteca Internazionale di Letteratura giovanile e l’Archivio, e che si ricollega alle iniziative di carattere pedagogico promosse nella prima metà dell’Ottocento dai Marchesi di Barolo. Situato nel cuore di Torino e a due passi da piazza Castello, il MUSLI è ben inserito nel contesto culturale della città, come parte attiva e promotrice di numerosi eventi che riguardano il mondo del libro, dell’infanzia e non solo.
Il museo si articola in due itinerari di visita: il Percorso Scuola e il Percorso Libro. La visita del MUSLI si completa con la proposta di molteplici attività laboratoriali volte ad approfondire le tematiche affrontate nei due percorsi museali.

Attività per la Scuola secondaria di II grado:

Visita guidata del Percorso Scuola
Dal cortile dell’intervallo all’aula degli inizi del Novecento, tra giochi d’epoca, metodi educativi, libri-premio e punizioni: un coinvolgente  tuffo nella scuola di ieri per comprendere meglio la scuola di oggi. L’esposizione del Percorso Scuola, sviluppata su quattro piani in un’ala di  Palazzo Barolo, valorizza il patrimonio di testimonianze e materiali legati alla tradizione pedagogico-editoriale italiana ed europea, con un’attenzione particolare alle esperienze della città di Torino, alla scuola del libro Cuore e alle figure dei Marchesi di Barolo che  nell’Ottocento ebbero un ruolo significativo nella nascita di asili e scuole elementari.

Visita guidata del Percorso Libro
Il Percorso Libro propone un itinerario alla scoperta della letteratura per l’infanzia, tra una preziosa collezione di libri pop-up, edizioni  storiche e postazioni multimediali interattive. Un “viaggio incantato” nel passato ma con lo sguardo rivolto al futuro, attraverso un costante  collegamento tra il patrimonio storico e le potenzialità delle nuove soluzioni multimediali. Dalla Tipografia ottocentesca degli Eredi Botta al rapporto tra letteratura e i media, la visita guidata permette di scoprire più da vicino l’oggetto-libro nelle sue molteplici componenti.

Il Primo Giorno di Scuola in 150 anni di storia d’Italia
Il laboratorio, ispirato al libro Il primo giorno di scuola. Un’epica per gli insegnanti a cura di Luciana Pasino e Pompeo Vagliani, si presenta come una drammatizzazione attiva e coinvolgente del primo giorno di scuola visto dalla parte dei docenti. L’attività, che si svolge in una suggestiva aula di inizio Novecento, prevede la partecipazione di un attore, che ripercorre circa centocinquanta anni di storia d’Italia  interpretando tre ruoli diversi (corrispondenti a tre differenti epoche storiche): il maestro Perboni del libro Cuore nella seconda metà  dell’Ottocento, un insegnante di epoca fascista negli anni Venti del Novecento e Alberto Manzi con l’esperienza televisiva degli anni Cinquanta. L’interazione del maestro/attore con gli alunni consente di delineare – con un approccio interattivo – tre significative fasi della  storia italiana attraverso i cambiamenti che hanno caratterizzato le pratiche di insegnamento.

Scriviamo in Bella
Perché i nostri nonni avevano una calligrafia migliore della nostra? La risposta è semplice: perché un tempo la bella scrittura era materia  scolastica. Il laboratorio propone una tipica “lezione di buona scrittura” in una suggestiva aula del primo Novecento. Seduti su banchi  d’epoca, tra pennini, calamai, inchiostro e carta assorbente, i partecipanti si trasformeranno in perfetti alunni del passato. Il tutto senza dimenticare le regole di postura, la manualità e il “rituale” previsto.

L’Isola della Grammatica
Lo spunto di partenza di questo laboratorio è un volume ottocentesco di divulgazione creativa, intitolato L’Isola della Grammatica, dove si  racconta la scoperta di un’isola popolata da nove tribù: le parti del discorso personificate. A partire dalla didattica di fine Ottocento, si  propone un ripasso giocoso della Grammatica che consente ai partecipanti di affrontare in modo divertente la morfologia, la sintassi e l’ortografia: durante l’attività le parti del discorso si animano e diventano personaggi di storie fantasiose, le regole di ortografia si  trasformano in filastrocche e gli esercizi di sintassi in giochi collettivi.

Il Paese del Calcolo
“Fare di conto” è sempre stato uno dei principali insegnamenti della scuola e tuttavia l’aritmetica non ha mai goduto di buona fama tra gli  scolari e nemmeno tra i loro genitori. Questione di metodi, di strumenti, di programmi? Certo è che, ieri come oggi, tanti bambini hanno  una percezione negativa della materia e sovente manifestano nei suoi confronti ansia e paura. Eppure una volta i numeri si memorizzavano con le filastrocche e le tabelline si imparavano con le dita; nell’Ottocento, poi, c’era già chi inventava giochi didattici e scriveva libri con  storie e figure per insegnare la materia in modo giocoso… perché l’aritmetica – se presentata giocosamente – non solo non fa paura, ma può  essere anche divertente! Il laboratorio mira a far riscoprire conte e filastrocche, abachi e pallottolieri, libri e giochi del passato per apprendere l’aritmetica divertendosi.

Lezioni d’Ago e di Forbice
Come mai le nostre bisnonne erano ben più abili di noi nel maneggiare l’ago, i ferri e l’uncinetto? Probabilmente perché queste abilità si  acquisivano sui banchi di scuola, dove fin dalla prima elementare era obbligatorio il corso di Lavori donneschi: una materia riservata alle classi femminili, la cui storia si intreccia con quella dell’educazione, familiare e scolastica, separata per genere. A partire da queste  osservazioni, il laboratorio propone ai partecipanti (di entrambi i sessi!) di entrare in una classe degli anni Venti del secolo scorso, per  scoprire l’arredo, i programmi, i libri di testo, i materiali didattici e gli arnesi con cui si svolgeva la lezione di Lavori donneschi e per  cimentarsi in esercizi “antichi” di cucito e di ricamo.

Le Mille e una Cenerentola
Il laboratorio è dedicato alla più antica, multiculturale e simbolica di tutte le fiabe. Di Cenerentola esistono centinaia di versioni provenienti da ogni continente, le sue origini si perdono nella notte dei tempi e i suoi personaggi variano e assumono nomi e significati simbolici più o meno palesi. Iniziando con l’ascolto – dalla voce di un narratore – delle due versioni più celebri della fiaba (Grimm, Perrault),  accompagnate dalle immagini degli illustratori che hanno contribuito a fissare in tutti noi l’immagine di Cenerentola, l’attività prosegue poi  con un gioco a squadre, per confrontare in modo interattivo e coinvolgente le due varianti.
Per le scuole secondarie l’attività si conclude con un gioco sul linguaggio appartenente all’area semantica della fiaba.

CreaLibro
Attraverso una lezione di approfondimento i partecipanti potranno scoprire l’affascinante universo del libro, allo scopo di riflettere sul suo  carattere multiforme e sulle parti che lo compongono. A partire dalla terminologia tecnica con cui storicamente sono denominate le sue componenti – sovracoperta, copertina, sguardie, frontespizio, testo e illustrazioni – si acquisiranno le conoscenze necessarie per la  creazione di un libro che verrà assemblato e rilegato a mano dai partecipanti.

Itinerario Storie e Memorie. Pratiche scolastiche e di lettura ieri e oggi
Contrada degli Stampatori e contrada dello Studio, vicolo dei Librai e via delle Scuole: sono strade dell’antica Torino che oggi hanno  cambiato nome e un tempo brulicavano di scolari e maestri, collegi e convitti, tipografi, editori, legatori di libri e librai. Tra queste vie (dove si laureò Erasmo da Rotterdam, Silvio Pellico scrisse Le mie prigioni, si stamparono i primi francobolli del Regno di Sardegna e la prima Gazzetta Piemontese poi diventata La Stampa, fu ambientato Cuore e Salgari visse le avventure della sua Bohème italiana), si snoda l’itinerario a piedi che la Fondazione Tancredi di Barolo propone nell’ambito del progetto “Storie e memorie. Pratiche scolastiche e di lettura ieri e oggi”, realizzato con il contributo della Regione Piemonte. La passeggiata prende avvio e si conclude a Palazzo Barolo, sede del MUSLI, con la rievocazione dell’antica Tipografia Eredi Botta, attiva a Palazzo nell’Ottocento, e con le storie e le memorie di due  protagonisti d’eccezione: Edmondo De Amicis e Paola Lombroso Carrara, alias zia Mariù.