H01WSP01

Ibis Sport APS

rivolto a

  • scuole primarie
  • attività adatta a persone con disabilità motoria, cognitiva e sensoriale

obiettivi

Attività laboratoriale

Il bambino viene portato a vedersi da singolo individuo a gruppo, attraverso un insieme di attività che lo porterà a ragionare, riflettere, confrontarsi su cosa vuol dire essere da soli, sui pregiudizi, sulle capacità del singolo individuo e sul significato del gruppo, dell’unione, della diversità, della complicità e della collaborazione per un progetto comune, una società multietnica che porta al tema del “ mondo che vorrei”.

1° incontro: Dopo un primo momento di conoscenza dei bambini ( 10’) si procederà con la creazione di un autoritratto realizzato con l’uso di vari semi.(circa 20’)
Poi in cerchio si passa alla descrizione del proprio autoritratto al gruppo, motivando il perché della scelta di un determinato seme piuttosto che un altro. ( 5’)
Una seconda fase sarà la creazione del cartellone dell’ inclusività:
Dopo un gioco su un tema specifico dato dall’insegnante, i bambini dovranno dire ciò che li ha colpiti del racconto dell’altra persona, individuando ciò che li ha resi felici e ciò che al contrario li ha feriti. Le parole che emergeranno saranno scritte sul cartellone.(20’)
Dopo una riflessione su quanto emerso ci sarà la consegna per l’incontro successivo:
ritagliare e raccogliere immagini sull’inclusione, sull’esclusione, sulla diversità e sull’eguaglianza. (5’)

2° incontro: Si parte dal cartellone che i bambini hanno fatto la volta precedente. Ogni parola sarà stata riportata su un bigliettino dall’insegnate. Ad ogni coppia di bambini ne verrà dato uno. Poi ciascuna coppia dovrà inventare una scenetta su quella parola ( circa 10’). Al termine del tempo assegnato ciascuna coppia dovrà rappresentare la scenetta al gruppo classe e gli altri bambini dovranno indovinare la parola rappresentata. ( 15’)
Dopo ci sarà un momento di confronto sulle emozioni che sono emerse durante le scenette, su come si sono sentiti (10’)
Si chiederà ai bambini di mostrare le immagini che hanno ritagliato (compito assegnato nel 1° incontro) e in base al gioco precedente, si rifletterà se sono corrette o no. Dopo di che si farà un secondo cartellone dove verranno incollate queste immagini rispetto alle parole chiave individuate. ( 15’)
L’incontro termina con un gioco che inserisce il tema del gruppo come elemento di forza per raggiungere gli obiettivi.

3° incontro: dopo un breve riassunto del percorso fatto negli incontri precedenti sottolineando come dall’individualità siano arrivati al lavoro di gruppo. (5’)
si proporrà un gioco di gruppo che sottolinea l’importanza delle differenze come valore aggiunto. (15’)

Il gioco della rete sarà un altro momento per dover lavorare insieme per giungere alla soluzione.(10’)
Per la seconda parte dell’incontro i bambini devono disegnare i nonio che vorrebbero su un unico cartellone e poi possono decorarlo con i semi e con altro materiale messo a disposizione, proprio per sottolineare che la differenza fa la qualità del risultato finale. (25’)
Al termine del lavoro un momento di discussione collettiva per poi salutare i bambini (5’)

Le attività saranno svolte sotto forma di laboratorio, per stimolare l’apprendimento, dando la possibilità di indagare la stessa realtà con strategie diverse, in quanto luogo privilegiato entro il quale esplorare, conoscere e prendere consapevolezza della realtà attraverso l’esperienza e l’interazione con l’insegnante e col gruppo: ognuno può apprendere in un clima di reciprocità a partire dalle proprie conoscenze e diventare costruttore dei propri saperi, teorie e pensieri attraverso l’esperienza diretta.

L’uso di materiale insolito come i semi stimola la curiosità, la diversità delle forme e dei colori si legano perfettamente con il tema proposto e rendono facilmente comprensibile al bambino la comprensione del messaggio che si vuole comunicare ossia che dalla diversità di ciascuno di noi nasce la ricchezza del risultato finale, una società multietnica.

Il confronto aiuterà il bambino in questa processo di riflessione e consapevolezza e l’uso dei cartelloni fisserà in maniera visiva il percorso fatto.

L’uso dei semi come strumento di comunicazione e mezzo attraverso il quale far imparare al bambini che da ogni seme nasce qualcosa di unico e inimitabile, se pur simile agli altri, così ognuno di noi è unico e speciale per quello che è.

E’ un laboratorio dove al gioco si alternano momenti id confronto, riflessione ma anche di attività manuale e creativa.

contenuto del percorso

gli incontri in classe sono propedeutici all’uscita finale in Cascina Caccia; grazie ad essi gli studenti saranno dotati di strumenti utili per comprendere meglio il fenomeno mafioso e gli strumenti di contrasto (culturali e giudiziari) a disposizione dell’antimafia istituzionale e da quella sociale. L’uscita conclusiva in Cascina Caccia darà la possibilità di toccare con mano la trasformazione dei beni confiscati da luoghi di mafia a luoghi restituiti alla società civile. Durante l’uscita si rifletterà sul senso del riutilizzo sociale quale strumento di contrasto alle mafie e si approfondirà la storia del luogo, in quanto significativa della presenza e radicamento delle mafie sul territorio piemontese

costi

  • 5€ a partecipante a incontro

calendario

  • 3 incontri da un’ora

sede attività

presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Rosanna Cavallone Capano

tel: 3204137824

asd.ibi9ssport@gmail.com