E12WSS14

Servizio Inclusione Sensibilizzazione all’HC

rivolto a

  • scuole secondarie di primo grado
  • adatto a utenti con disabilità

obiettivi

  • educare gli studenti alla presa di coscienza e al rispetto per le diverse potenzialità dell’essere umano in generale e per la persona disabile in particolare
  • favorire la sensibilizzazione nei confronti della “diversità” prescindendo dai limiti fisici dovuti all’handicap o dall’etnia di appartenenza
  • grazie a metodologie didattiche adeguate allo scopo, promuovere una cultura dello scambio e della solidarietà mediante l’osservazione e la riflessione di particolari situazioni coinvolgenti i disabili e le persone in qualche modo “diverse”

contenuto del percorso

  • incontri con gli insegnanti: si presenta il progetto. Vengono illustrati i contenuti e la metodologia didattica adottata. Si prende coscienza della realtà della classe e dell’eventuale presenza di soggetti disabili e/o in situazione disagiata, pianificando e modificando le attività su questi specifici parametri
  • lezioni con gli studenti: presentazione delle varie tematiche inserite nel progetto e svolgimento del programma concordato con gli insegnanti

altre indicazioni

  • metodologia: il metodo didattico proposto per raggiungere gli obiettivi educativi è essenzialmente basato sull’apprendimento collaborativo, per altro già sperimentato con successo nei precedenti progetti. La presentazione dell’abbondante materiale allestito e un continuo susseguirsi di domande, esperienze, scambi di opinione e commenti fra gli alunni e con gli stessi docenti, favorirà i necessari stimoli per la riflessione e soprattutto indurrà ad osservare la realtà da diverse prospettive. Sotto questo punto di vista i docenti si propongono di minimizzare il loro ruolo di “erogatori di conoscenza”, proprio allo scopo di semplificare la collaborazione degli alunni tesa alla condivisione dei concetti proposti
  • attrezzature utilizzate: proiettore, schermo e computer
  • materiale fornito dall’associazione alle classi e agli insegnanti: dispense, fotocopie, materiale multimediale e gadget per gli studenti

costi

attività gratuita

calendario

1 o 2 incontri della durata di di 1 ora e 30 minuti nel periodo tra ottobre e maggio
il numero degli incontri verrà programmato con i doventi referenti delle classi, con i quali si concorderanno le varie necessità, inclusi eventuali incontri formativi per gli adulti.

sede attività

presso le scuole richiedenti

referente organizzativo

Susanna Cavagnero
tel. 011.01126305
mail: susanna.cavagnero@comune.torino.it

U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) – Sezione di Torino
La U.I.L.D.M. nasce in Italia nel 1961 ed è attiva in Piemonte dal 1967. La sua personalità giuridica è stata riconosciuta con un Decreto del Presidente della Repubblica. L’associazione è laica, apartitica, senza scopo di lucro e a base volontaristica. Inoltre è presente in tutto il territorio nazionale con oltre 70 Sezioni. Gli scopi della U.I.L.D.M. sono:
promuovere con tutti i mezzi la ricerca scientifica per ottenere al più presto una cura efficace contro le distrofie muscolari

  • divulgare le conoscenze su queste patologie e sui problemi sanitari e sociali che ne derivano in rapporto all’evoluzione progressiva verso la disabilità motoria;
  • sollecitare le autorità preposte affinché intervengano, sul piano legislativo e operativo, per soddisfare le esigenze delle persone colpite dalla distrofia;
  • appoggiare i miodistrofici al fine di ridurre la loro emarginazione e favorirne l’integrazione sociale grazie ad assistenza medica, legislativa e legale, trasporti attrezzati, accompagnamenti, sport, escursioni culturali e ricreative eccetera.

La U.I.L.D.M. di Torino è iscritta (dal 13 marzo 1997) al Registro regionale del volontariato della Regione Piemonte (Settore Sanità – Legge N. 266 dell’11/8/1991 “Legge quadro sul volontariato” e Legge N. 38 del 29/8/1994 “Valorizzazione e promozione del volontariato”).
Referenti progetto: Antonella Benedicenti e Gianni Minasso