H87WSU01

Compagnia Genovese Beltramo

rivolto a

  • scuola secondarie di secondo grado
  • l’attività è adatta a soggetti con disabilità motoria, sensoriale e cognitiva

obiettivi

Lo spettacolo vive di sguardi empatici verso coloro che la società definisce “gli ultimi”. L’obiettivo è generare nello spettatore nuove domande e gettare una nuova luce su quegli eventi personali che hanno determinato chi siamo oggi.

contenuto del percorso

Performance artistica

Alle trame preferisco i mondi. Quello di Claudio Foschini mi è stato presentato da Viso Collettivo nel 2021 dopo che con la versione in radiodramma avevano vinto il Premio Lucia e volevano sviluppare in versione live una performance teatrale sullo stesso testo. Dopo aver letto le parole di Claudio ho subito avuto la sensazione di conoscere una persona in più. Poi mi sono domandata se quella vita valesse la pena di essere raccontata e la risposta è stata che quelle memorie, scritte di suo pugno, in carcere, con quella scrittura piena di errori, fossero una delle confessioni più oneste che avessi mai avuto occasione di leggere. Una sorta di liberazione, a tratti un rigurgito, dove i tentativi di auto divinazione sono talmente palesi da far sorridere: un quadro dall’umanità disarmante. Ciascuno di noi può riconoscersi in Claudio Foschini, nel suo conflitto, nella sua vitalità, nella sua rabbia, nelle sue ambizioni, nei suoi errori: in quelle gabbie interne che sanno essere ancora più violente di quelle esterne. Abbiamo quindi lavorato sul concetto di immersione, sia sonora che emotiva. Lo spettacolo è un tuffo che compi in solitudine, riemergendo parte di una collettività. Abbiamo adattato il testo del radiodramma focalizzandoci sugli aspetti più umani della narrazione, sospendendo il giudizio e la morale. Approfittando dell’esafonia abbiamo giocato con gli elementi cinematografici del sound design, ricostruendo dialoghi e suoni d’ambiente, con l’obiettivo di pennellare il racconto di riconoscibile verità.
Abbiamo scelto una scenografia pressoché inesistente, dove gli strumenti sono visibili, fatta di uno scomodo sgabello senza seduta per il protagonista, con l’obiettivo di togliere tutto il mistero e lasciare chi è in scena nudo seppur vestito.
Le luci alternano linee precise, sottili spiragli, abbagli, in alcuni casi isolano, in altri unificano, rendono immenso il buio, spietate le ombre.
Il dialogo con la tragedia dell’Antigone rappresenta sia l’incontro fra Claudio e il teatro che in carcere è stata per lui un’esperienza rivoluzionaria, sia un pretesto per calpestare ancora una volta quel crudele sentiero che, fin dalla sua genesi, l’essere umano percorre.

Le musiche e il sound design – diffusi in esafonia – sono indirizzati a ricreare una scenografia sonora immersiva, che sostenga le fondamenta della narrazione e costruisca intorno al pubblico una gabbia virtuale.

costi

550€ a evento

calendario

1 incontro di 2 ore

sede attività

  • presso la scuola richiedente

referente organizzativo

Genovese Savino

tel: 3384184909

mail: compagniagenovesebeltramo@gmail.com

mail: savinogen@icloud.com

compagniagenovesebeltramo.it