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C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "NIENTE TREDICESIMA PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI O SALTA L'ASSEGNO DI CURA!" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA COMUNALE PROVERA IN DATA 12 DICEMBRE 2003 .
La sottoscritta Consigliera Comunale
Osservato che l’assegno di cura percepito da persone anziane o disabili non autosufficienti è attualmente compreso tra le prestazioni di natura economica, benché sia destinato a garantire forme di assistenza alla persona in situazioni in cui è riconosciuto il diritto all’assistenza domiciliare.
Considerato che il problema dell’impropria collocazione tra le forme di assistenza economica dell’assegno di cura è stato da tempo sollevato dalle associazioni e gruppi organizzati che tutelano i diritti delle persone anziane e delle persone disabili non autosufficienti in quanto tale forma di erogazione economica spesso si pone, in realtà, come unica possibile risposta ad una domanda di assistenza domiciliare alla persona indispensabile per la permanenza del soggetto in autonomia nel suo normale contesto sociale e familiare evitandone l’istituzionalizzazione, e che l’impropria collocazione tra le provvidenze di natura economica lo rende soggetto a vincoli reddituali che ne snaturano le finalità derubricandolo a semplice forma di sostegno in situazioni di povertà.
Preso atto della asserzione espressa in diverse occasioni da funzionari dell’Assessorato ai servizi sociali che sostenevano l’opportunità di individuare l’assegno di cura tra le prestazioni afferenti al complesso degli interventi di domiciliarità indiretta, al pari, ad esempio, dei finanziamenti erogati recentemente dalla Regione per sostenere progetti di "vita indipendente" quali previsti dalla legge n. 162/98.
Considerato che risulta quanto meno singolare, se non vergognoso, che proprio in occasione delle festività di fine anno, periodo in cui si manifestano e si esprimono anche concretamente numerose forme di attenzione alle necessità economiche delle persone in difficoltà, proprio un’Amministrazione comunale che asserisce di tenere in gran conto i valori di solidarietà ed attenzione ai diritti delle fasce più deboli della popolazione metta in atto in modo puntiglioso provvedimenti volti a depauperare proprio tali persone di forme acquisite di "sostegno al reddito" assegnate dalla stessa Amministrazione.
Il Sindaco e l’Assessore competente
PER SAPERE:
Torino, 11 dicembre 2003