C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "CENTRO "ISI" - ASL 1" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA PROVERA IN DATA 26 NOVEMBRE 2002 .
La sottoscritta Consigliera Comunale
Premesso che:
- dall’anno 1992 è attivo presso l’ASL 1 – Distretto 1 – via Bertola 53 – un servizio per la tutela della salute di cittadini stranieri temporaneamente presenti nella nostra città, denominato ‘Centro ISI;
- si tratta di un’esperienza innovativa finalizzata a garantire la salute di persone comunque presenti nel nostro contesto urbano, in applicazione di una normativa inizialmente restrittiva e successivamente sempre più attenta alla tutela del diritto alla salute di stranieri non residenti che di seguito si cita:
- Accordo europeo sul collocamento alla pari degli stranieri regolarmente soggiornanti adottato a Strasburgo il 24 novembre 1069, ratificato e reso esecutivo ai sensi della legge 18 maggio 1973 n. 304;
- Art. 13 D.L. 17.5.96 n. 269 e successive reiterazioni;
- Art. 33 della legge 6 marzo 1998 n. 40;
- Dec. Leg.vo 25.7.1998 n. 286 Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero;
- Circolare del Ministero della Sanità 24 marzo 2000 n. 5.
Acquisito che in base alla circolare n. 5 del 24.3.2000 le prestazioni da erogare sono le seguenti:
- assistenza di medicina di base;
- servizio di sportello agli utenti per informazioni sanitarie;
- fornitura di prodotti farmaceutici attraverso la farmacia ospedaliera;
- interventi di medicina preventiva ed interventi di cura ad essi correlate a salvaguardia della salute individuale e collettiva;
- tutela della gravidanza e della maternità ai sensi delle leggi 29.7.1975 n. 405 e 22.4.1978 n. 194 e del DM 6 marzo 1995 e successive modifiche ed integrazioni;
- tutela della salute del minore in esecuzione della Convenzione di New York del 20.11.1989 ratificata con legge 27.5.1991 n. 176;
- vaccinazioni secondo la normativa e nell’ambito di interventi di prevenzione collettiva autorizzate dalle regioni;
- interventi di profilassi internazionale;
- profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai
Si citano inoltre, in quanto applicabili, le norme relative la tutela della salute nei luoghi di lavoro, la normativa sulle tossicodipendenze e per la cura delle persone con AIDS conclamato, le norme per la tutela della salute mentale, le disposizioni per gli interventi in emergenza di persone comunque presenti sul territorio nazionale.
Sottolineato che:
- il modello organizzativo sperimentato presso il Centro ISI dell’ASL 1 è stato successivamente adottato dall’Amministrazione regionale che inizialmente con DGR del 1996 e successivamente con il PSR 97-99 – allegato B capitolo 12 – definisce le modalità operative da adottare omogeneamente in ambito regionale per applicare le norme nazionali successivamente introdotte per tutelare la salute degli stranieri temporaneamente presenti, prevedendo l’attivazione di 12 centri ISI in altrettante ASL regionali: in applicazione di tali indicazioni di programmazione il centro ISI dell’ASL 1 è entrata formalmente nella rete dei presidi prevista dalla regione; pure l’ASL 4 è stata investita del compito di attivare un Centro ISI, ciò che è avvenuto a partire dal mese di ottobre 1998; più recentemente (settembre 2002) l’ASL 2 ha attivato un Centro ISI, a seguito di approvazione del progetto presentato e della erogazione del relativo finanziamento regionale.
- L’attività del Centro ISI dell’ASL 1 si è progressivamente ampliata: inizialmente comportava il coinvolgimento di 2 mediatori interculturali e di un operatore italiano che gestivano uno sportello di accoglienza per 3 giorni settimanali – 6 ore di apertura; successivamente l’attività ha comportato, e comporta, il coinvolgimento giornaliero di 5 mediatori/trici interculturali e di 2 operatori italiani per 5 giorni settimanali – 20 ore di apertura del centro cui si aggiungono le attività settimanali di accompagnamento ai servizi sanitari.
Si segnala che:
- perdura una notevole discrepanza nel numero delle richieste di servizi ai diversi Centri ISI territoriali, stante la non omogenea distribuzione degli stranieri STP sul territorio e la diversa capacità di risposta offerta dai medesimi Centri, che differiscono tra loro in relazione all’organizzazione del servizio ed alle risorse di personale (per lo più, mediatori interculturali) impiegato.
- Questo fatto determina una concentrazione di domanda di intervento sanitario all’ASL 1 di Torino che permane il Centro cui afferisce il più consistente numero di stranieri non iscrivibili al SSN.
- Le persone che si sono rivolte al Centro ISI dell’Asl 1 sono state,
nel corso dell’anno 2001:
Totale nuovi utenti 6027
Totale ritorni vecchi utenti 9742
Totale passaggi vecchi utenti 16769
Totale passaggi = 16769 + 6027 22796
nel periodo 1 gennaio – 30 aprile 2002:
Totale nuovi utenti 2135
Totale ritorni vecchi utenti 5133
Totale passaggi vecchi utenti 7529
Totale passaggi = 7259 + 2135 9394
Si è rilevato che:
- i costi sostenuti dalle AASSLL per garantire continuità ai Centri ISI sono elevati anche se, come facilmente dimostrabile, le attività sanitarie erogate presso tali Centri determinano un abbassamento dei costi sostenibili dai Pronti Soccorso, contribuendo a diminuire un improprio afflusso ai DEA.
- Recentemente sono emersi problemi di carico assistenziale che non erano stati previsti al momento dell’istituzione dei Centri ISI e che possono far lievitare notevolmente i costi: si citano in particolare le necessità sanitarie poste da diabetici, da malati terminali, da politraumatizzati con gravi patologie invalidanti, da parsone con AIDS conclamato).
- L’attività del Centro ISI dell’ASL 1 ha subito conseguentemente un inevitabile lievitare dei costi di gestione, che comprendono:
- la convenzione annuale con la Cooperativa Sociale che gestisce le attività di mediazione e di accompagnamento ai servizi;
- i consumi di beni sanitari (farmaci e parafarmaci, presidi medici, ecc.) e non sanitari.
- Nel corso dell’anno 2001, la stima dei costi che l’ASL 1 ha sostenuto è la seguente
- gestione accoglienza (mediazione ed accompagnamento)
affidato a Cooperativa euro 112.098,00
- medico dipendente (22 oe settimanali) euro 43.900,00
- personale infermieristico di supporto euro 7.750,00
- prestazioni specialistiche euro 45.000,00
- spese di gestione euro 2.600,00
per un totale di euro 211.348,00.
Si evidenzia con preoccupazione che:
- A fronte di tali costi evidenziati dalla ASL 1, l’amministrazione regionale ha riconosciuto un contributo erogabile ammontante complessivamente in euro 53.712,00.
- La Direzione dell’ASL 1 ha dichiarato di non voler più coprire con fondi propri la differenza tra costi dichiarati e costi sostenibili con il solo contributo regionale, di volere ridurre la portata dell’impegno lavorativo da richiede alla Cooperativa convenzionata e conseguentemente, l’offerta di servizio, che verrebbe di fatto dimezzata, riducendosi il monte ore complessivo da 120 a 60 ore settimanali di attività.
Poiché:
- Tutto ciò, come si è visto, in una situazione in cui perdura costantemente in aumento l’afflusso di utenti al Centro ISI dell’ASL 1.
- La situazione di precarietà nella continuità delle prestazioni finora erogate dal Centro ISI dell’ASL 1 è fonte di ulteriore preoccupazione stante la dichiarata intenzione della Direzione dell’ASL stessa di alienare il presidio di via Bertola 53 ove ha sede il Centro senza che sia stata concretamente individuata una sede alternativa ove collocarlo.
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente
PER SAPERE:
- se sono a conoscenza dei fatti più sopra descritti;
- quali siano i programmi dell’Amministrazione comunale finalizzati alla tutela della salute, globalmente intesa, degli stranieri /e non iscrivibili al SSN;
- quali interventi intendano attivare nei confronti della Direzione dell’ASL 1 allo scopo di assicurare continuità alle prestazioni finora erogate dal Centro ISI di via Bertola 53, richiedendo alla Direzione medesima di prevedere comunque, anche in assenza di sufficiente finanziamento regionale, la copertura di costi esorbitanti con fondi propri, così come effettuato nel passato;
- quali interventi intendano attivare nei confronti dell’Amministrazione regionale affinchè assegni all’ASL 1 i fondi sufficienti a garantire continuità alle prestazioni sanitarie effettivamente erogate ai cittadini stranieri non iscrivibili al SSN assistiti dal Centro ISI stante la peculiare caratteristica di sovrazonalità con elevata affluenza che è propria del Centro medesimo.
Torino, 26 novembre 2002
Marilde Provera