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C I T T À D I T O R I N O
Il sottoscritto Consigliere Comunale PRESA VISIONE
Con interesse e divertimento del decalogo a beneficio dei nuovi dirigenti emanato dal Direttore Generale Vaciago e pubblicato come editoriale di "Pensiero Comune", webletter dell'Amministrazione;
RILEVATO
Che alcune formulazioni utilizzate dal Direttore fanno pensare a diffusi comportamenti non etici e antieconomici tra i dirigenti, nello specifico:
Quando il Direttore scrive che "un dirigente di un sistema di qualità è attento ai collaboratori, li segue con attenzione e cortesia, li incoraggia li forma li corregge, li rispetta", intende forse prevenire atteggiamenti di sprezzante sufficienza, simili a quelli che assume regolarmente nel rapporto con i dipendenti e che animano i suoi coloriti interventi su "Pensiero Comune"
Quando il Direttore scrive che "il dirigente di qualità, che segue (…) i suoi collaboratori, ne è pienamente responsabile, anche sul piano etico: non potrà, naturalmente, essere ritenuto responsabile di reati compiuti con destrezza e inganno, ma non potrà chiamarsi fuori da comportamenti devianti diffusi", smentisce se stesso in relazione alla vicenda dello scandalo degli appalti, considerato che è stato necessario far approvare in Consiglio Comunale una mozione di AN per applicare incentivi e penalità legate all’esercizio delle responsabilità organizzative dei dirigenti, essendo il Direttore troppo impegnato ad annunciare alla stampa fumosi e inefficaci "codici etici" privi di risvolti concreti sotto questo profilo.
Quando il Direttore scrive che " Il nuovo dirigente è rispettoso e riconoscente verso la struttura sovraordinata (me compreso, vorrei vedere!"), rafforza una impressione di distribuzione di
ricompense e promozioni in base non al merito ma a criteri di fedeltà personale e di patronage caratteristici dei sistemi tardomedievali;
INFINE,
quando il Direttore conclude con parole come " Forza ragazzi, siate migliori di noi. Vi voglio bene", utilizza un linguaggio da showbiz che poco si adatta al suo ruolo istituzionale e alla serietà dei temi sollevati nel decalogo, confermando la sua tendenza ad un utilizzo personalistico di "Pensiero Comune", che dovrebbe essere un serio veicolo di comunicazione disponibile ai 13.000 nostri dipendenti e non ridursi a spazio di esercizio terapeutico e di catarsi dalle ansie del Direttore generale.
INTERPELLA INTERPELLA IL SINDACO