N

2002 08593/002

C I T T À D I T O R I N O

INTERPELLANZA: "MONUMENTO AL CONTE VERDE E INTEGRALISMO ISLAMICO - DIFESA DEI SIMBOLI DELLA TRADIZIONE E DELL'IDENTITÀ CULTURALE TORINESE ED EUROPEA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI VENTRIGLIA, ALTEA E GHIGLIA IN DATA 29 OTTOBRE 2002 .

I sottoscritti Consiglieri Comunali

PREMESSO

- Che negli anni passati l’amministrazione comunale aveva provveduto alla recinzione della statua c.d. del "Conte Verde", che si trova nella piazza Palazzo di Città davanti al Comune, per proteggerla da atti di vandalismo;

- Che la statua, opera di Pelagio Palagi inaugurata nel 1853, ritrae Amedeo VI di Savoia, che aveva partecipato alla presa di Gallipoli del 1336, nell’atto di sottomettere dei nemici, e reca a questo proposito una scritta celebrativa in arabo.

RILEVATO

Che più volte gruppi di immigrati di religione musulmana hanno avanzato la richiesta, seppure informalmente, che la statua venga rimossa e che tale richiesta è stata registrata dai locali organi di stampa;

che Torino risulta essere, con Roma e Milano, una delle città in cui le organizzazioni fondamentaliste islamiche sono più radicate;

Che tale presenza è documentata da più di un fascicolo aperto presso la Procura torinese, oltre che da un rinnovato e pubblico iperattivismo di personaggi e ambienti vicini alle posizioni più radicali, come testimoniato anche da un recente instant book che indica Porta Palazzo quale area privilegiata per il reclutamento di terroristi di Al Quaeda.

CONSTATATO

che anche nella Cattedrale di Bologna vi è un affresco del XIV secolo il quale raffigura un passo dell’inferno dantesco nel quale Maometto è rilegato negli inferi;

che sugli affreschi, e più in generale sulle opere d’arte considerate blasfeme dai fondamentalisti islamici, pende la minaccia di una attentato o di un gesto vandalico ad opera di attivisti fondamentalisti;

Che i responsabili delle Forze dell’Ordine hanno da tempo disposto servizi specifici di sorveglianza su questi obiettivi, proprio a partire dal caso bolognese.

INTERPELLANO

Il Sindaco, al fine di sapere:

Quali misure straordinarie di sicurezza abbia concordato, eventualmente in sede di comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, al fine di ridurre al minimo il rischio di possibili danneggiamenti del patrimonio artistico della Città quando risulti non gradito nelle sue espressioni ai talebani e ai loro seguaci;

Se non intenda assicurare alla cittadinanza il proprio impegno nella tutela dei simboli della continuità storica e dell’identità culturale torinese e europea rispetto alle minacce e agli attacchi di gruppi minoritari, non rappresentativi della maggioranza degli immigrati disponibili all’integrazione e rispettosi della cultura del Paese d’accoglienza, che attraverso pretestuose e discutibili rivendicazioni tentano di veicolare il programma e le parole d’ordine antioccidentali caratteristiche del fondamentalismo islamico.

Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA