C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "LA SENSIBILITA' DELLA SMAT NELL'USO DELLA PRIVACY CON LA SUA UTENZA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 18 OTTOBRE 2005.
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO CHE
- un improvviso intervento mattutino dei tecnici della Smat, nella Circoscrizione 7 toglieva di colpo l'acqua a 84 famiglie, bar, ambulatori veterinari, negozi, uffici e officina di tre palazzi di un intero isolato, chiudendo le valvole di alimentazione stradali per l’intera giornata;
- l’attacco rapido e imprevedibile aveva come scopo di richiamare l’attenzione dell’ignara e incolpevole utenza sulla inderogabilità di una ulteriore dilazione del pagamento della bolletta, non onorata per una somma consistente;
- nessun preavviso era comparso nelle bacheche e negli androni;
- l’Amministratore responsabile degli stabili risultava ultradistratto, avendo dimenticato nel cassetto le somme relative ai metri cubi consumati, regolarmente versate dai condomini;
- i perseguitati utenti sono stati costretti a ricorrere ai circostanti negozi per acquistare centinaia di bottiglie di acqua minerale;
- solo nel tardo pomeriggio, dopo frenetiche diffide e sollecitazioni, minacce di chiamata ai Carabinieri e giornalisti, un gentile Funzionario della Smat compariva sul posto con due tecnici per riaprire le valvole di alimentazione stradale, rilasciando una stupefacente dichiarazione : "Non si poteva preavvisare gli utenti attaccando diffide negli androni per rispetto della loro Privacy !!!";
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- se l’azione descritta nella sua incredibile verità sia ritenuta legale e lecita;
- se l’Acquedotto della Città di Torino, che non pare estraneo al Comune stesso, abbia la facoltà di privare dell’acqua potabile, ricorrendo ad una storica manovra applicata dagli assedianti di ogni epoca, in modo improvviso e totale, non preceduto da alcun avvertimento, al fine di ottenere il pagamento delle bollette di cui esiste un responsabile, per quanto distratto, Amministratore;
- se i vertici responsabili dell’Azienda siano al corrente dei fatti denunciati e se considerino lecito chiudere di colpo, senza preavviso, i rubinetti e creare una congerie di serie difficoltà ad una intera comunità, malati compresi, provocando anche seri rischi per gli elettrodomestici in funzione, spese per urgenti rifornimenti di acqua in bottiglia, sospensione delle molteplici attività casalinghe, artigianali e professionali in corso in un intero blocco abitativo;
- se non sia il caso di appurare presso i Vertici dell’Azienda se tale procedura sia considerata l’unica risorsa disponibile nei riguardi di una intera comunità amministrativamente incolpevole, attuata furtivamente come un programmato attacco al villaggio indiano cui gli incursori non manifestano alcun segnale di avvicinamento per non turbarne e offenderne pubblicamente la nota riservatezza, oggi aggiornata dai moderni funzionari torinesi della Smat, più che rispettosamente, a "privacy".
F.to: Giovanni Airola