C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "USO POLITICO DELL'INQUINAMENTO - COME SI PREDICA E COME SI RAZZOLA NELLA CITTA' DI TORINO" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 7 OTTOBRE 2003. .
Il sottoscritto Consigliere Comunale
preso atto
- che ritornano con l’autunno le severissime disposizioni amministrative elaborate dalla Giunta in tema di circolazione auto nell’area cittadina, suddivisa in aree privilegiate e aree periferiche;
- che vengono discriminati autoveicoli di uso familiare e commerciale a seconda dell’anno di immatricolazione;
considerato
- che la popolazione viene posta nell’obbligo di abbandonare per giorni interi o in orari cruciali l’unico mezzo di trasporto familiare disponibile;
- che gli autoveicoli discriminati come "untori" sono stati regolarmente certificati al momento dell’acquisto, sottoposti alla tassa di circolazione, all’obbligo di assicurazione, ai periodici controlli di bollini blu, alle periodiche revisioni obbligatorie, pena il sequestro del mezzo, alle improvvise impennate del premio assicurativo, alle condizioni bancarie di eventuali ratealizzazioni;
- che l’auto è un mezzo assolutamente insostituibile e di pesante peso economico nel bilancio familiare;
constatato
- che, con periodicità, vengono concepite nuove e più severe leggi antinquinamento, che non bloccano l’immissione sul mercato di nuovi e più costosi modelli di auto, ma che vengono attivate a metà vita dei nuovi modelli stessi, obbligando in pratica a sostituirli in un crescendo micidiale di costi;
- che, sorprendentemente, non solo le amministrazioni di destra ma soprattutto le amministrazioni di sinistra, con deliri ambientali, perseguono un percorso antiproletario con scelte su cui ingigantiscono i profitti delle multinazionali dei fabbricanti, delle assicurazioni e delle banche, a scapito del cittadino inerme, mancando una valida rappresentatività dei diritti dei consumatori;
- che il programma delle domeniche ed ora dei giorni lavorativi a piedi si materializza in un preciso lavaggio politico dei cervelli degli utenti, in nome di una mai dimostrata "colpa" dei mezzi usati dai meno abbienti, in piena legalità dei controlli prescritti e delle tasse e assicurazioni imposte;
- che non viene intrapresa alcuna campagna di indirizzo a livello governativo e locale al fine di potenziare scelte tecniche costruttive veramente ecologiche, quali l’idrogeno, da tempo nel cassetto delle multinazionali, ma troppo pulito per una politica pulita che sostituisca la micidiale era del petrolio, linfa dell’immenso e criminale egoismo umano, guerre e multinazionali globalizzate;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente al fine di ottenere:
- la finora elusa dimostrazione, per la Città di Torino, della colpa determinante dei mezzi di non recente immatricolazione, ma severamente controllati e tassati, nell’inquinamento cittadino;
- la pubblicazione dei dati disgiunti, con relativo "peso di responsabilità inquinante" della percentuale dei mezzi attualmente discriminati, rispetto alla percentuale dei mezzi ritenuti idonei alla circolazione senza alcuna prova dimostrata, cioè il peso attribuito ai mezzi non nuovissimi nella catastrofica situazione di igiene ambientale;
- l’elenco degli interventi degli Enti responsabili locali o regionali, o governativi, al fine di ottenere dalle multinazionali costruttrici un dimostrato impegno ad applicare le nuove fonti energetiche già disponibili ma volutamente congelate a tempi indeterminati, forse generazionali;
- la dimostrazione di iniziative atte a detassare la dismissione dei mezzi di più vecchia immatricolazione, senza cadere nel vortice di spese spesso insostenibili imposte per la sostituzione, comprese le fughe in avanti (sempre sovragovernative) delle assicurazioni e delle Banche;
- l’abolizione del divieto di transito per le vecchie auto, fino a prova contraria innocenti, in alcune aree privilegiate cittadine, non si sa per quale motivo differenziate rispetto alle aree proletarie del resto dell’abitato;
- l’adozione di rimedi solleciti, in tempi concreti, per adeguare la funzionalità dei mezzi pubblici, oggi disastrosi per tempi, percorsi, sicurezza, agibilità ed una delle cause determinanti del collasso cittadino:
- la pubblicazione delle tabelle monitorate tutto l’anno dell’inquinamento atmosferico ambientale, sovrapposte alle tabelle di rilevamento relative ai giorni di totale o discriminato blocco veicolare;
- la dimostrazione della innocenza delle marmitte catalitiche, in tutta la loro prestazione, dall’accensione allo spegnimento del motore e quella delle benzine rossa o verde sostituite nei serbatoi, con equivalente potere cancerogeno, confrontando dati precisi e aggiornati dei motori precatalitici penalizzati dalle disposizioni oggi operanti;
- risulta estremamente grave che la Amministrazione comunista di Torino senza alcuna documentazione scientifica provata discrimini, tassandoli senza alcuna pietà, cittadini non in grado di adeguarsi a parametri imposti politicamente e non scientificamente, a tavolino, che sconvolgono la vita quotidiana, le possibilità di movimento indispensabili per scuola, lavoro, ospedali, commercio, artigiani e professionisti senza alcun motivo dimostrato, certo anche nel tentativo di rimediare nel modo più inopportuno al blocco delle strade cittadine causate da trivellazioni e cantieri disseminati caoticamente ovunque, per tempi impossibili;
- l’impegno deciso ad affrontare, senza gli attuali sprechi, i problemi insostenibili dell’igiene ambientale, abolendo discariche sovrasature micidiali per interi settori di Torino, attivando la raccolta differenziata che metodi europei hanno attivato da anni, controllando impianti di riscaldamento e industriali senza far pagare lo scotto di una politica amministrativa disastrosa alla parte, non vi è altra definizione, più proletaria e incolpevole, ma inerme, della popolazione, appiedata e paralizzata nella più incolpevole delle situazioni.
Giovanni AIROLA