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I T T À D I T O R I N O
I sottoscritti
Consiglieri Comunali,
che il condominio di corso Vittorio Emanuele II n. 192
interni dal 3 al 18 con sentenza del TAR del Piemonte depositata in Segreteria
in data 24 marzo 2004 n. R.G. 333/04 otteneva l’annullamento della concessione
edilizia n. 828/2003 rilasciata dal Comune di Torino alla Società Novalesa
s.a.s. (istanza presentata originariamente dalla I.S.I.M. S.p.A. e poi
successivamente volturata) avente ad oggetto la realizzazione di un edificio
destinato a civile abitazione, poiché non rispettava la disciplina edificatoria
prevista per le aree R3 come stabilito dal vigente P.R.G. di Torino;
CONSIDERATO
che la disciplina per le aree R3:
- consente la realizzazione di nuove costruzioni solo “a cortina”, cioè lungo il ciglio dello spazio pubblico;
- impone la liberazione e riqualificazione delle aree interne private;
- autorizza nelle aree interne solo interventi di completamento e ristrutturazione edilizia, ma non la realizzazione di nuovi fabbricati;
-
prevede,
nel caso di bassi fabbricati che i medesimi non debbano emergere rispetto al
tessuto urbanistico-ambientale esistente, dando la possibilità di nuovi
progetti o il completamento degli esistenti purchè venga rispettato il limite
del 10% della SLP ammissibile sul lotto;
RILEVATO
CHE
-
la
VEMA 2003 s.r.l. e la NOVALESA s.a.s., quali titolari del permesso,
presentavano un ricorso al Consiglio di Stato avverso alla decisione stabilita
dal TAR del Piemonte a favore dei condomini di corso Vittorio Emanuele II 192
interni dal 3 al 18;
-
il
Comune di Torino presentava, unitamente alle imprese, analogo riscorso al
Consiglio di Stato avverso alla sentenza del TAR del Piemonte che si era
espresso a favore dei condomini di corso Vittorio Emanuele II 192 int. 7;
SOTTOLINEATO
che il Consiglio di Stato in data 26 ottobre 2004
respingeva entrambi i ricorsi presentati dal Comune di Torino e dalle Società
VEMA 2003 s.r.l. e NOVALESA s.a.s. negando nuovamente alle stesse il permesso
di costruire confermando così le istanze presentate dal condominio di corso
Vittorio;
CONSIDERATO
che
nonostante le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato che hanno bloccato i
lavori di costruzione delle società sopraccitate, a tutt’oggi al n. 192 interni
dal 3 al 18 di C.so Vittorio Emanuele II permangono gli scavi per le fondamenta
ed i materiali impiegati per la costruzione dell’edificio in progetto senza che
nessun abbia provveduto al ripristino e alla messa in sicurezza dell’area e
senza che il Comune abbia notificato alcun obbligo di ripristino alle società
in difetto;
RILEVATO
ALTRESÌ
che, come se nulla fosse accaduto, la società
VEMA 2003 in data 22 dicembre 2006 ha presentato una nuova richiesta di
concessione edilizia sempre sullo stesso luogo al fine di costruire come si
evince dalla richiesta inoltrata;
Il
Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
1) se il
Comune di Torino, stante le istanze previste dal P.R.G. vigente circa le aree
residenziali R3, avendo rilasciato la concessione edilizia 828/2003 alla soc.
Novalesa s.a.s., non abbia violato le normative vigenti e quanto disposto dal
P.R.G. di Torino;
2) quali
siano attualmente le prescrizioni di ripristino e le eventuali sanzioni
previste dal Comune nei confronti delle società VEMA 2003 e NOVALESA;
3)
per
quale motivo non vi sia ancora stato un diniego alla concessione edilizia
presentata dalla VEMA
2003 in data 22 dicembre 2006 nonostante la chiarezza con cui il TAR e il
Consiglio di Stato si sono espressi e l’altrettanta chiarezza del P.R.G.
F.to: Ferdinando Ventriglia Agostino Ghiglia
Ennio Galasso Roberto
Ravello