C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLA PISTA PER SPORT SU GHIACCIO NEL PADIGLIONE 3 DI TORINO ESPOSIZIONI - ANOMALIE NELLE PROCEDURE DI GARA E NELL'AFFIDAMENTO A TRATTATIVA PRIVATA" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI VENTRIGLIA. ALTEA E GHIGLIA IN DATA 29 SETTEMBRE 2003 .
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO CHE
- l’Amministrazione Comunale ha indetto una gara per la gestione della pista per sport su ghiaccio nel padiglione 3 di Torino Esposizioni, anche a fronte degli accorati appelli provenienti dalla Federazione Italiana Sport su Ghiaccio, dagli enti di promozione e dagli atleti, di fronte alla potenziale indisponibilità di strutture adatte per l’allenamento e per manifestazioni agonistiche, paradossalmente proprio nella Torino che ospiterà i giochi olimpici invernali;
- l’Amministrazione ha adottato una procedura anomala, segnatamente non pubblicando un vero e proprio bando di gara, ma un semplice "avviso" con allegato disciplinare alquanto generico;
- l’Amministrazione avrebbe fatto ricorso alla trattativa privata in assenza dei presupposti che, particolarmente ai sensi del D.Lgs. 157/95, che consentono il ricorso a tale procedura e senza comunque rispettare l’obbligo di indicare le ragioni del ricorso alla trattativa privata;
- oltre al ricorso alla trattativa privata, di per sé meno conveniente e più rischioso per l’Amministrazione, la documentazione di gara si presenta generica e lacunosa di specifiche essenziali e obbligatorie per legge quali, a titolo puramente esemplificativo, l’indicazione del valore dell’appalto, l’indicazione del valore minimo delle offerte per la qualificazione e l’ammissibilità delle offerte; gli obblighi di manutenzione ordinaria a carico del gestore, la gestione della MS;
- un simile impianto di gara, unito all’omesso valore minimo del fatturato annuo dei concorrenti, alla risibile cauzione di Euro 100,00, all’omesso livello minimo di qualificazione tecnica dei concorrenti, avrebbe consentito di fatto a qualunque soggetto di candidarsi senza un minimo quadro di garanzie per il Comune, che potrebbe ritrovarsi senza una pista da ghiaccio a fronte, appunto, della penale di Euro 100;
- alla gara avrebbero partecipato due sole Società;
INTERPELLANO
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- per quali ragioni, al di là degli aspetti tecnici comunque insoddisfacenti (risulterebbe infatti un esposto presentato al TAR dalla società concorrente), l’Amministrazione abbia adottato una procedura irrituale, censurabile sotto il profilo tecnico, potenzialmente pericolosa perché suscettibile di alimentare un lungo contenzioso, rischiosa per l’Ente sotto il profilo dei risultati finali (come servizi a disposizione della Città) e dell’accertamento di responsabilità;
- quali siano state le modalità di informazione per una "gara" per la gestione di un servizio essenziale per Torino, alla quale hanno potuto partecipare due sole società, che non promuove certo il principio di concorrenza e quindi di convenienza per la Città;
- per quali ragioni l’Amministrazione, in altre occasioni attenta a cautelarsi sotto il profilo dei livelli di prestazione da parte del concessionario anche attraverso un meccanismo di penali congrue, abbia di fatto impostato una gara consentendo potenzialmente l’accesso a operatori non qualificati e poco solidi sotto il profilo imprenditoriale e finanziario;
- se corrisponda al vero che la società vincitrice abbia presentato un’offerta anomala, particolarmente nei costi orari medi della pista di ghiaccio (che arrivano ai 25 Euro l’ora contro quelli delle altre città italiane, Milano e Roma, che vanno dai 100 ai 200 Euro/ora);
- se corrisponda al vero che l’assegnatario stesso abbia indicato, nell’impianto di Pinerolo, gestito in proprio, un costo orario di oltre 60 Euro più IVA per la stagione 2003-2004;
- se corrisponda al vero che l’Assegnatario sia sostanzialmente una società controllata dalla Comunità Montana Val Pellice e dalla Provincia di Torino.
F.to: Ferdinando Ventriglia
Walter Altea
Agostino Ghiglia