C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "CATALITICHE: DECIDE LA PROCURA DELLA REPUBBLICA" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE AIROLA IN DATA 13 SETTEMBRE 2004 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PRESO ATTO CHE
da notizie di stampa:
- gli Assessorati all’Ambiente e ai Trasporti, comunali e provinciali, della Città e della cintura, si accingono a riproporre periodi di divieto di circolazione per le auto non catalitiche;
- gli interventi di limitazione più o meno drastica dell’uso di tali auto hanno sempre avuto estrema variabilità di comparsa, durata, orario, specificità o esclusione dei giorni festivi, coinvolgimento di aree metropolitane o, normalmente, di limitate zone centrali e auliche (il che ridurrebbe la motivazione degli interventi a soli fini politico-amministrativi di immagine, poco o nulla rispettosi della salute delle periferie);
- limiti restrittivi sono stati pervicacemente (quindi politicamente) mantenuti anche in periodi meteorologicamente favorevoli ad un drastico disinquinamento naturale da smog, polveri e molecole tossiche;
- il parco macchine colpito dai provvedimenti restrittivi si aggira sul 25-28 % del totale circolante, ammesso che questo arrivi poi a riversarsi massivamente sui circuiti stradali;
- l’auto non catalitica non ha mai indotto le Autorità Ministeriali preposte al Traffico a ridurre tasse od obblighi assicurativi, o a detassare la rottamazione, considerando ovvia la equipollenza di tassazione fra tutti i mezzi circolanti,garantiti da frequenti revisioni, bollino blu compreso, con evidente l’equiparazione della loro utilizzazione;
- la campagna di limitazione alla circolazione costituisce un danno elevatissimo per tutto il mercato dell’usato e per la rete delle officine di autoriparazione ,senza costituire incentivo "a metter mano al portafoglio" per l’acquisto di una auto nuova, triplicando i premi assicurativi e inducendo a prestiti di ratealizzazione;
- sono infinite le altre fonti di produzione di cancerogeni e polveri: mezzi di trasporto pubblici e privati, caldaie e impianti industriali vari, a benzene o a gasolio, compreso il riscaldamento invernale;
CONSTATATO
che fino ad oggi non è mai stata prodotta dalla Giunta, a giustificazione delle sue perentorie disposizioni di limitazione del traffico, con pesanti ricadute sociali per le classi meno abbienti, alcuna prova scientifica certa e credibile, specifica e significativa, ripetutamente e inutilmente sollecitata, capace di dimostrare che il parco macchine non catalitico, nella sua dimensione teorica massima del 28%, è responsabile della invivibilità atmosferica cittadina e in grado di far saltare qualsiasi bonifica ecologica nell’abitato;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente al fine di ottenere, nella sede opportuna, prima che vengano precipitosamente concordate politiche interistituzionali a ricalco di programmi solo temporaneamente sospesi, la presentazione delle specifiche prove di colpevolezza del parco macchine, messo in circolazione a norma di legge, oggi definito "non catalitico", condannato come unico colpevole della distruzione istologica e funzionale dei polmoni dei cittadini torinesi;
RITIENE
a fine di una lunghissima serie di richieste rimaste inevase per documentate prove scientifiche, che solo scelte politiche di altra natura sottendano gli interventi della Giunta tesi a limitare il traffico automobilistico cittadino. Questi interventi , che non sono risolutivi per la salute, ma che nel contempo penalizzano una larga fascia sociale, risultano purtroppo in aperta contraddizione con le leggi tuttora prescritte dai competenti Organi della Motorizzazione puntualmente rispettate dai cittadini discriminati:
- appare pertanto indifferibile l’ invio della presente Interpellanza alla Procura della Repubblica di Torino, unica e finora mai interpellata fonte di legalità, per la soluzione di un problema che assilla economicamente migliaia di corretti cittadini.
F.to: Giovanni Airola