C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "CASA ALBERGO VIA IVREA 24" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI FERRAGATTA, FAVARO E TUMOLO IN DATA 8 GIUGNO 2004 .
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO CHE
- la Casa Albergo, attivata nel 1985, è una struttura delle Poste Italiane destinata soprattutto a soddisfare la richiesta di abitazione dei dipendenti ;
- attualmente su 134 mini alloggi, la struttura conta ancora la presenza di circa 50 unità di cui 43 dipendenti dalle Poste e 7 esterni;
- la Giunta Comunale, a seguito di atti deliberativi, nel gennaio 1978 siglò una convenzione per la concessione del diritto di superficie di 99 anni a favore delle Poste Italiane con il preciso scopo di favorire il potenziamento dei servizi postali della Città garantendo anche al personale stesso una funzionale sistemazione alloggiativa;
- nella convenzione si parla di norme tecniche di attuazione del piano di zona equiparabili all’edilizia economico-popolare;
CONSIDERATO CHE
- nella convenzione l’amministrazione delle Poste si impegnava a mantenere il buono stato di manutenzione e conservazione dei fabbricati;
- in data 10 marzo 2004 la Divisione Rete territoriale delle Poste Italiane ha intimato agli inquilini di via Ivrea 24 di lasciare vuoti da persone e cose i locali entro 8 giorni minacciando l’interruzione dell’erogazione dei servizi essenziali (si allega copia della lettera)
INTERPELLANO
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
- se è stata verificata l’ottemperanza da parte dell’Amministrazione Postale della convenzione stipulata con il Comune con particolare attenzione al mantenimento in buono stato della struttura;
- quali interventi urgenti sono previsti presso la Direzione delle poste di Torino per comprendere l’utilizzo futuro della struttura in oggetto;
- quali forme di tutela adeguata e dignitosa si intendono adottare per gli inquilini che, inseriti nella forma prevista dalla Legge 227/75, vi abitano in forma continuativa e che in questa fase rischiano di vedersi interrotti i servizi erogati dalle utenze essenziali;
- se la Città potrebbe essere interessata all’utilizzo nell’eventualità che le Poste Italiane ne dimettessero definitivamente l’uso.
F.to: Bruno Ferragatta
Michela Favaro
Antonino Tumolo
Torino, 8 giugno 2004