C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: PARCHEGGIATORI ABUSIVI SUI PARCHEGGI ATM, COMPORTAMENTO OMISSIVO DELL'AZIENDA E PROFILI DI RESPONSABILITÀ .
I sottoscritti Consiglieri Comunali
RILEVATO
Con soddisfazione che finalmente anche l’amministrazione comunale ha riconosciuto che la piaga dei parcheggiatori abusivi, particolarmente nelle aree circostanti gli ospedali e i servizi rivolti alle persone in difficoltà, ha raggiunto livelli allarmanti, non soltanto con riferimento alla catena di episodi di aggressione ad automobilisti e di danneggiamento ai loro veicoli, ma per il livello di specializzazione dimostrato dagli abusivi che vanno considerati veri e propri professionisti dell’estorsione.
CONSIDERATO CHE
- Il nuovo comandante della Polizia Municipale ha rilasciato dichiarazioni ai giornali che rappresentano una resa incondizionata a queste organizzazioni finalizzate all’estorsione, sostanzialmente dichiarando l’impossibilità di intervenire efficacemente;
- D’altra parte, il fenomeno si incentra sui parcheggi a raso e a barriera affidati all’ATM, che, ai sensi del contratto di servizio con l’ATM, è gestore in esclusiva del servizio sosta "su striscia blu" e concessionario "prevalente" per la costruzione dei parcheggi in struttura.
SOTTOLINEATO CHE
- La sosta a raso su striscia blu, ancorché "non custodita", comporta tariffe orarie paragonabili in certi casi a quelle praticate nei parcheggi multipiano perfettamente sorvegliati h24 nel principato di Monaco;
- ATM dispone di centinaia di "ausiliari" che ogni giorno si curano con evidente zelo (particolarmente nell’elevare verbali di sanzione) che gli automobilisti paghino il servizio di sosta di competenza dell’Azienda;
- Dopo anni di polemiche, l’ATM si è decisa a far circolare sui mezzi controllori in uniforme al fine di combattere, in stretta collaborazione con la Polizia Municipale, il fenomeno dell’evasione.
RILEVATO TUTTAVIA
- Che i medesimi ausiliari e controllori, una volta accertato il pagamento del titolo di sosta o di viaggio, non si curano se nel medesimo istante lo stesso automobilista è fatto oggetto di un tentativo di estorsione da parte di parcheggiatori abusivi;
- Che in taluni casi gli abusivi non si sostituiscono, ma si aggiungono all’Azienda, manomettendo i parcometri, nel richiedere pedaggi supplementari ed esborsi agli utenti dei parcheggi.
INTERPELLANO IL SINDACO E LA GIUNTA
Per quali ragioni ATM possa essere così efficiente nel reclamare il pagamento dei titoli sui parcheggi di propria competenza, e al tempo stesso teorizzare la propria "non competenza" o "impossibilità a intervenire" se sugli stessi parcheggi si consumano reati legati strettamente all’esercizio del servizio, e in particolare:
a) Perché gli ausiliari abbiano istruzione di non intervenire quando riscontrino la presenza di abusivi;
- Perché venga tollerata la presenza di agguerriti abusivi persino nei parcheggi a barriera, dove sotto gli occhi del personale di servizio si esercita l’estorsione continuata alla luce del sole;
- Se non considerino grottesca la situazione, pure segnalata dagli organi di stampa, di controllori impegnati a fare le pulci agli automobilisti mentre a pochi metri i parcheggiatori abusivi spadroneggiano;
- Se, da un punto di vista dell’opportunità, a fronte di tariffe certo non calmierate che garantiscono ogni anno un consistente introito all’Azienda, non sia tempo di integrare nel "servizio una qualche componente di sicurezza e sorveglianza su "posti auto" che vengono fatti pagare a peso d’oro;
- Se non siano configurabili profili di responsabilità da parte di dirigenti e amministratori dell’azienda nel caso non infrequente in cui un cittadino riporti danni alla propria vettura parcheggiata in un’area gestita da ATM, ovvero sia fatto oggetto di aggressione da parte di abusivi, avendo avvertito senza successo il personale dell’azienda che si limita a controllare il pagamento del ticket.
INTERPELLANO INOLTRE PER SAPERE
In caso di ulteriore diniego da parte dell’azienda, se non sia il caso di affidare ad altri privati la gestione dei parcheggi in città, considerato che per qualche misteriosa ragione gli stessi privati hanno dimostrato, attraverso semplici contratti con società di vigilanza privata, di saper assicurare una maggiore dissuasione nei confronti dei malintenzionati nelle aree di loro competenza (ad es. parcheggi di centri commerciali o di aziende) e quindi una maggiore sicurezza per gli utenti, probabilmente con costi di gestione inferiori a quelli dell’ATM.
Torino,7 giugno 2002
Ferdinando VENTRIGLIA Walter ALTEA Agostino GHIGLIA