Servizio Centrale Consiglio Comunale |
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I T T À D I T O R I N O
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
AVENDO APPRESO
della presenza tra gli sponsor della prossima edizione di "Traffic Torino Free Festival" di un negozio di cosiddette "smart drugs", laddove l’aggettivo "smart" significa non soltanto un’adesione alla cultura della cosiddetta "riduzione del danno", ma anche un insieme di modalità per eludere la legislazione contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti;
RILEVATO
che tali esercizi commerciali operano al momento ai limiti della legalità, proponendo (per non dire "trafficando") prodotti, biologici e non, contenenti principi attivi indicati nelle tabelle ministeriali come stupefacenti;
SOTTOLINEATO
che nel forum web dello smart shop, consumatori e cultori (nel senso più ampio) di sostanze stupefacenti si confrontano apertamente sulle modalità migliori di produrre, conservare e consumare dosi pronte;
CONSIDERATO PERTANTO
che la presenza alla pellerina di uno sponsor con uno stand che propone imprecisati "drink energizzanti" e semi di cannabis configura:
a) una presa di posizione ufficiale degli Enti patrocinatori (regione, Provincia e Comune) a favore del consumo di sostanze psicotrope, alcune delle quali esplicitamente vietate per legge;
b) un sostegno degli Enti Locali, più in generale, a una cultura fondata sullo "sballo", ossia sullo stato di alterazione indotta attraverso l’assunzione di principi attivi psicotropi, con rischi gravi e gravissimi per la salute dei cittadini;
c) il rischio concreto che lo stand in
questione si possa configurare come un punto di riferimento e di rifornimento
per cultori e consumatori di droghe, con la probabile commissione nell’area
della Pellerina, nell’ambito di un festival organizzato e finanziato dagli enti
pubblici, di reati precisamente definiti nel nostro ordinamento;
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere:
1) come valuti la situazione sopra esposta, non soltanto sulla inopportunità del messaggio sottoscritto dal Comune (di cui in tempi non lontani ricordiamo lodevoli campagne contro il consumo di stupefacenti), ma anche rispetto a esigenze di tutela dell’Ente qualora dovesse accertarsi la commissione di reati legati alla presenza di una simile proposta commerciale;
2) se non ritenga scorretta la modalità con cui, in una manifestazione che qualifica Torino e chiama a raccolta sponsor prestigiosi pubblici e privati, gli organizzatori hanno surrettiziamente introdotto un elemento che non è certamente condiviso, come quello dell’incentivo al consumo di sostanze psicoattive;
3) quali misure intenda adottare affinché
l’Amministrazione e la Città non siano coinvolte in un’operazione di promozione
del consumo di stupefacenti che conferisce un nuovo significato all’intera
manifestazione: TRAFFIC, appunto, come il film del 2000 così intitolato;
quello, almeno, non dava un messaggio positivo sulle droghe.