Città di Torino
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Gruppo Consiliare Comunisti Italiani
INTERPELLANZA N. 2328
Oggetto: MANCATO RISPETTO DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DEI BENI IMMOBILI COMUNALI AD ENTI ED ASSOCIAZIONI.
Premesso che:
- con delibera del Consiglio Comunale del 06/06/1995 è stato approvato il Regolamento Comunale per la concessione dei beni immobili comunali ad enti ed associazioni;
- che tale importante Regolamento disponeva, finalmente, procedure di assegnazione trasparenti, regolamentate e finalizzate a progetti vagliati dall'Amministrazione;
- che tale Regolamento rispondeva anche al dettato della Legge Finanziaria 1994 circa la redditività del patrimonio pubblico stabilendo la fine della gratuità e l'adozione, invece, di sistemi di abbattimento dei canoni rispetto al mercato sulla base si oggettive valutazioni progettuali;
- che l'accesso, regolato, di associazioni all'uso di immobili pubblici consegue importanti finalità di promozione sociale nel Comune e nelle Circoscrizioni, di progettualità spesso rivolte a tutti i cittadini o a specifiche categorie disagiate;
- che il Regolamento prevede un "gruppo di lavoro" (art.5) interdivisionale (Divisioni assistenza, cultura, sport, patrimonio, istruzione, Circoscrizioni, ecc…) che istruisce i progetti, li controlla, li valuta e li giudica a consuntivo,
i sottoscritti consiglieri interpellano il Sindaco e la Giunta per conoscere:
- per quali motivazioni non sia più stato convocato dal mese di aprile 2001 il "Gruppo di lavoro" suddetto per l'esame delle istruttorie di concessione o rinnovo, o revoca della stessa, organo di "trasparenza" delle istruttorie medesime;
- quante richieste di nuove concessioni siano arrivate ai Settori o agli Assessorati dal mese di aprile 2001 e quante concessioni siano scadute da aprile 2001 ad oggi, senza un'istruttoria di rinnovo e diniego;
- quali motivazioni abbiano spinto la Giunta a tenere il suddetto comportamento, apparentemente fuori dal Regolamento Municipale di Consiglio Comunale;
- quale controllo viene operato, e con quale trasparenza, sull'operato delle associazioni concessionarie, tenuto conto che la sede nel quale ogni divisione competente provvedeva a resocontare lo svolgimento del progetto di concessione era proprio il "Gruppo di lavoro" di cui all'art.5 e che lo stesso, come sopra detto, non si è mai convocato nella nuova legislatura;
- se, ad opinione degli interpellati, generici richiami a "ricognizione del patrimonio" (finita da un pezzo!) o "necessità di modifica del Regolamento" possano essere ritenute giustificazioni sufficienti per motivare quella che sembra invece una scelta politica, e cioè rinunciare all'importante ruolo che questo Regolamento ha svolto nella promozione sociale di attività associative, di progettualità spesso rivolto a categorie svantaggiate e, più in generale, dell'associazionismo diffuso.
Torino, 3 aprile 2002
Gianguido Passoni Domenico Gallo