C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI IN VII CIRCOSCRIZIONE" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA COMUNALE PROVERA IN DATA 12 GENNAIO 2004 .
La sottoscritta Consigliera Comunale
PREMESSO CHE:
- I servizi socio assistenziali del distretto Vanchiglia-Madonna del Pilone della VII Circoscrizione hanno sede in via Mongrando n. 46, in locali di proprietà privata, dati in locazione al Comune di Torino.
- Detti locali si trovano al primo ed ultimo piano di un basso fabbricato nato per uso industriale/produttivo, dotato di finestroni privi di protezione (attualmente schermati solo da veneziane, che proteggono dal sole ma non dal calore), collocati tutti solo sul lato sud dell’edificio, che è privo di doppia esposizione e quindi della possibilità di creare corrente d’aria. Gli uffici sono stati costruiti con pareti di cartongesso e controsoffittature.
- Gli uffici dei servizi sociali sono aperti al pubblico con diversi momenti di ricevimento del pubblico nell’arco della settimana. Spesso tra i cittadini che vengono ricevuti in questi uffici vi sono molte persone anziane, disabili, bambini.
- Al piano terreno dell’edificio in questione, immediatamente sotto i locali adibiti a servizio sociale, vi è l’officina di una grande carrozzeria ove transitano quotidianamente decine di auto, camion, carri attrezzi e dalla quale provengono frequentemente odori sgradevoli (fumi, verniciatura…).
- Durante la scorsa estate la temperatura negli uffici del servizio sociale raggiungeva quotidianamente i 40 gradi. Come già descritto, l’edificio ha finestre solo un lato, quindi è impossibile creare corrente d'aria. Gli uffici sono sprovvisti di impianto di condizionamento fisso, sono dotati solo di piccoli apparecchi (condizionatori portatili, "Pinguini") che, oltre agli alti consumi, in quelle condizioni climatiche si sono mostrati inadeguati ed inefficaci. All’inizio di agosto 2003, in seguito ad ispezione degli addetti comunali alla sicurezza sul lavoro (L. 626), viste le condizioni climatiche all’interno degli uffici, che hanno provocato malesseri tra i lavoratori ed estremo disagio nel lavoro anche per il pubblico, gli uffici sono stati fatti evacuare. Il personale è stato mandato a lavorare nella sede del servizio sociale del quartiere Aurora (Lungo Dora Savona n. 30), con evidente disagio sia per i lavoratori (di entrambi i servizi), sia per i cittadini/utenti. Questa situazione si è protratta fino al 1° settembre 2003, quando, diminuita la temperatura, i lavoratori sono stati fatti tornare in via Mongrando.
- Per accedere agli uffici del servizio sociale in questione, che si trovano al primo piano, vi è solo una rampa di scale strette e ripide sulla quale si sono nel tempo verificati alcuni incidenti (cadute di lavoratori e di cittadini recatisi agli uffici). L’ultimo risale ad ottobre 2003, quando un’anziana signora che usciva dall’ufficio dopo un colloquio è caduta sulle scale e si è fratturata il femore. L’unica alternativa alle scale è rappresentata da un montacarichi che molto spesso è guasto ed inutilizzabile e risulta che gli interventi dei tecnici per le riparazioni non siano sempre solleciti. A settembre ed ottobre 2003 è capitato che cittadini e cittadine costretti su sedia a rotelle siano stati ricevuti per colloqui con gli addetti del servizo nell’angusto atrio dell’edificio (circa 2m.x 2m.), praticamente sulla porta d’ingresso, in totale assenza di riservatezza.
- Con lettera del 2 dicembre 2003 si è chiesto di approfondire la situazione di tutti i servizi sociali, sia per gli aspetti patrimoniali sia per quelli di svolgimento del servizio e dell’adeguatezza degli organici, con una verifica su tutte le Circoscrizioni della Città (questo è il 3° caso evidenziato dopo quelli dell’VIII e della VI Circoscrizione).
INTERPELLA
L’Assessore competente
PER SAPERE:
- Chi siano i privati (persona fisica o società) proprietari dei locali in cui ha sede il servizio sociale di via Mongrando n. 46.
- Quanto spende mensilmente il Comune di Torino per affittare detti locali.
- Quale valutazione di opportunità è stata fatta nel decidere di collocare detti uffici in questi locali di proprietà privata.
- Se si intenda valutare il livello di inquinamento circostante gli uffici, visto il transito di mezzi e il lavoro della sottostante officina.
- Chi, quando e in che termini ha ritenuto detti locali ideonei ad ospitare uffici pubblici aperti al pubblico ed in particolare adibiti a servizio sociale e quali siano le valutazioni degli uffici preposti a verificare l’adeguatezza alla L. 626, alla legge regionale e altre esistenti, dei locali.
- Se è stata fatta una relazione dopo l’intervento degli addetti comunali alla sicurezza nell’agosto 2003 e, se sì, che cosa vi è riportato.
- Che cosa intenda fare l’amministrazione per evitare che la prossima estate, con le temperature elevate che negli ultimi anni si sono registrate già a giugno, i lavoratori ed i cittadini siano di nuovo sottoposti a situazione di disagio ed eventuale evacuazione.
- Su chi ricade il dovere di manutenzioni e di ristrutturazione di questi locali.
- Se l’amministrazione non intenda valutre l’opportunità di spostare detti uffici in locali idonei, agevolmente accessibili ai cittadini.
- Se si ritenga necessario in commissione (I e IV) dare finalmente spazio a informazione e discussione sui suddetti problemi per ricercare soluzioni definitive.
Torino, 12 gennaio 2004
Marilde Provera