MOZIONE N. 45

Approvata dal Consiglio Comunale il 12 ottobre 1998

 

OGGETTO: CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA A VITTORIO FOA.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

premesso che

Vittorio Foa nasce a Torino nel 1910. A Torino trascorre la sua giovinezza, frequenta il liceo "D'Azeglio", si laurea in Legge e matura una coscienza antifascista, aderendo a "Giustizia e Libertà".

Il 15 maggio 1935 viene arrestato nella casa dei suoi genitori in Via Legnano. Uscirà dal carcere fascista solo il 23 agosto 1943. A Torino e a Milano lavora, dal 1943 al 1945, come dirigente del Partito d'Azione e membro del Comitato di Liberazione Alta Italia.

Nel 1946 viene eletto deputato all'Assemblea Costituente e si trasferisce quindi a Roma. Torino rimane comunque un punto di riferimento essenziale tanto della sua attività quanto della sua elaborazione e del suo pensiero. Dirigente sindacale dei metalmeccanici e della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, deputato torinese tra il 1953 ed il 1968, Foa trae dal rapporto diretto con l'esperienza del lavoro e del movimento operaio torinese il valore dell'azione collettiva come motore della trasformazione del Paese, coniugando tale ispirazione con il tema della libertà e dell'autonomia, centro della sua formazione nei valori risorgimentali e liberali e della sua giovanile insofferenza al fascismo.

Questa ricerca intellettuale, sempre verificata nella prassi, fa di Foa un personaggio "scomodo", anche per chi gli è politicamente più vicino e le sue elaborazioni vengono spesso vissute come "eresie".

Sicuramente Vittorio Foa dimostra, in quegli anni, coerenza con gli ideali giovanili, mista ad una grande curiosità intellettuale: due caratteristiche che lo preserveranno sempre dall'omologazione e lo connoteranno come uno dei protagonisti della cultura e della politica del dopoguerra.

Negli ultimi 20 anni, il legame di Foa con Torino si fa, se possibile, più intenso: da una parte la sua inesauribile passione politica fa sì che ricopra nuovamente nel 1976 la carica di deputato e nel 1987 quella di senatore della Città, dall'altra lo studio e la riflessione storica e culturale, che diventano la forma nella quale soprattutto continua a esprimersi, lo portano a tornare spesso a Torino, dove pubblica tutti i suoi libri e tiene lezioni all'Università, riconfermando così un legame mai interrotto;

sottolineando

l'impegno politico, la passione civile, il contributo alla riflessione storica e culturale di Vittorio Foa, coniugati con un legame duraturo e profondo con Torino;

ai sensi

dell'art. 8 dello Statuto della Città,

conferisce

la Cittadinanza onoraria a Vittorio Foa."