La
serie storica degli Atti Consiliari
1859-1864.
I PROGETTI DI UNA CAPITALE IN TRASFORMAZIONE
Dalla città dei servizi alla città dell'industria
A
cura di Giuseppe Bracco
Archivio
Storico della Città di Torino
Nell'aula del
Consiglio Comunale di Torino sono stati esaminati e discussi
gli aspetti significativi dei momenti più importanti vissuti
dalla Città nel corso della sua storia. Fra questi si
situano certamente i programmi di lungo respiro, di fronte ai
cambiamenti che, pur con ritmo secolare, sono intervenuti a caratterizzare
la vita cittadina.
La vicenda risorgimentale, con la sua risultanza dell'Unità
nazionale, ha rappresentato per Torino un'occasione esaltante
di impegno e ne ha determinato anche sacrifici notevoli. La Città
capitale vive in quegli anni una trasformazione nel ruolo politico,
che fu recepito dai suoi amministratori con sofferenza e dignità
insieme, lasciando comunque nell'animo dei suoi cittadini una
traccia indelebile.
Una sorte di pudore metropolitano ha evitato, sinora, di
ripercorrere tutti i passaggi che l'amministrazione civica si
ritrovo ad attraversare, nel tentativo di gestire il cambiamento,
non previsto all'inizio, ma inevitabile. Gli atti della amministrazione,
del Consiglio comunale, della Giunta municipale e di tutte le
Commissioni specifiche, conservano però tutte le tracce
fondamentali del lavoro profondo che fu necessario per guidare
la Città da un ruolo di capitale e di servizi a quello
di una Città commerciale e industriale.
Lo spoglio e lo studio di questi atti, pur con le scelte
rese indispensabili dalla mole dei documenti, presenta oggi un
quadro significativo di ciò che accadde, con molti aspetti
non conosciuti o, meglio, non evidenziati dalla tradizionale
agiografia storica di quel periodo. La prima parte del lavoro,
oggi
presentato, da conto di ciò che l'amministrazione
civica si trovò ad affrontare fra il 1859 e il 1864: l'espansione
territoriale susseguente alla seconda guerra di indipendenza,
la Convenzione di settembre e la definitiva decisione di una
nuova capitale. Una seconda parte sarà dedicata alla vera
riconversione della Città, sino al 1870.
In questa fase si vede il passaggio dal momento dell'illusione
di una grande capitale, durata sino alla spedizione di Garibaldi,
a quello del timore di un declassamento, sino alla delusione
finale, segnata anche dai fatti cruenti del settembre 1864, che
il Comune di Torino ha voluto recentemente ricordare collocando
una targa in Piazza San Carlo. Nell'aula consigliare e nelle
stanze del Palazzo Civico si alternarono momenti d'euforia e
momenti di depressione, influenzando disegni e progetti che dovevano
fare i conti con le risorse disponibili.
Gli uomini dell'amministrazione si spesero con dedizione
e larghezza di vedute. Il modello disegnato allora per Torino
è quello che ha dato l'impronta alla Città, che
conosciamo e viviamo quotidianamente. Molti dei nomi dei Sindaci,
degli assessori e dei consiglieri comunali di allora sono ancora
vivi nella tradizione cittadina e si nota che di alcun, pur famosi
per altri servizi resi al pubblico non si era conservata la dovuta
memoria per l'impronta che seppero dare alle decisioni della
Città. Fra questi si pone Quintino Sella che pare avere
anticipato per la Città, il disegno finanziario che sviluppò
in seguito come ministro delle finanze.
Il quadro che esce dalle pagine che seguono, impreziosito
anche da interessanti novità dal punto di vista scientifico,
è tracciato con la cura e la maestria che ci sono ormai
note, dal Prof. Giuseppe Bracco, a cui va il nostro sentito ringraziamento;
un quadro che ha anche un senso per i nostri giorni, nei quali
l'amministrazione civica è di nuovo chiamata a gestire
un cambiamento profondo, indotto certamente da cause di natura
molto diversa, ma non per questo non altrettanto importanti.
Torino, marzo 2000
Marino M. Mauro - Presidente del Consiglio Comunale di Torino
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