La
serie storica degli Atti Consiliari
1851
- 1852. IL PIANO DI INGRANDIMENTO DELLA CAPITALE
a
cura di
Vera Comoli Mandracci e Vilma Fasoli
Archivio
Storico della Città di Torino
Questo
numero degli "Atti Consiliari; Serie storica" è
dedicato al Piano d'ingrandimento della Capitale del 1851-1852,
iI primo strumento urbanistico adottato dalla Città dopo
la introduzione, nel 1848, dell'elettività del Consiglio
Comunale.
Si
tratta di un Piano importante, che guida lo sviluppo della città
in una fase cruciale della sua storia: quello in cui Torino è
al centro del processo di modernizzazione del Regno di Sardegna
determinato dalle riforme cavouriane e diventa il punto di riferimento
per le aspirazioni di indipendenza e di unità d'Italia.
In tali anni la popolazione torinese aumenta dalle 136.000 unità
del 1848 alle 204.000 del 1861.
Nel
Consiglio Comunale che elabora ed approva il Piano d'Ingrandimento
siedono personalità politiche quali Camillo Cavour, Vincenzo
Gioberti, Cesare Balbo, Giuseppe Siccardi e uomini di cultura
e scienza come Luigi Cibrario, Carlo Promis Carlo Ignazio Giulio,
Lorenzo Ceppi, Carlo Bernardo Mosca, Benedetto Brunati, Giuseppe
Pomba e Giovanni Plana.
L'iter
di formazione del Piano era iniziato già nel 1846 e fu
complesso e travagliato, caratterizzato dall'intenso confronto
fra Autorità municipali e Istituzioni statali e fra decisori
pubblici e interessi privati. L'approfondimento del processo
formativo del Piano del 1851-1852 offre, sotto questo e altri
profili (come il rapporto fra piano e progettazione "per
parti" e il ruolo delle aree demaniali e delle linee e stazioni
ferroviarie), numerosi spunti di permanente attualità
nel dibattilo urbanistico,
I due
concetti che più ricorrono nelle discussioni che hanno
accompagnato la formazione del Piano sono quelli di progresso"
e di "bello"': a nessuno sfugge come l'esigenza non
soltanto di conciliarli ma di coniugarli sia una grande questione
dell'oggi e, in particolare per Torino, sia la condizione decisiva
per costruire positivamente la sua identità futura.
Domenico
Carpanini
Presidente del Consiglio Comunale
Torino,
dicembre 1996
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