La
serie storica degli Atti Consiliari
1798-
1799 LA MUNICIPALITA' REPUBBLICANA DI TORINO
nel
solco della Rivoluzione Francese
con
i contributi di
Giorgio Vaccarino, Rosanna Roccia, Luciana Manzo
Archivio
Storico della Città di Torino
Il
13 dicembre 1798 veniva insediata la prima Municipalità
repubblicana di Torino, costituita da 18 componenti i cui nomi
erano stati resi noti dal Governo provvisorio del Piemonte il
giorno precedente. La Municipalità non era ancora democraticamente
eletta, ma con essa si apriva una parentesi - lunga un quindicennio
- di mutamenti politici ed istituzionali profondi, che avrebbero
lasciato un segno nella storia della nostra Città.
L'occasione
del bicentenario di questo avvenimento ci ha indotti alla pubblicazione
di questo ottavo volume detta collana "Atti consiliari
- Serie storica", con il quale si è deciso di allargare
l'arco temporale di riferimento della stessa anche agli atti
che fanno riferimento al periodo antecedente al 1848.
Possiamo
trovare in questa pubblicazione i regesti dei verbali delle
sedute, che vanno dal 13 dicembre 1798, giorno dell'insediamento
della Municipalità e della simultanea stesura del suo
"regolamento" fino al 3 fiorile a. VII (22 aprile
1799, regesti che riflettono sia i problemi particolarmente
delicati vissuti dalla Città, in quel difficile momento
di transizione - la sua decisione di istituire la Guardia Nazionale,
l'incontro con iI Governo provvisorio per la discussione del
progetto di quest'ultimo dell'unione alta Francia (cosa che
avverrà non molto tempo dopo), l'espulsione dal suo impiego
dell'inquisitore, poiché per gli ordinari ecclesiastici
decadeva "ogni potere coattivo esteriore circa la maniera
di pensare in. materia di religione", cassando "ogni
potere di ispezione sui segreti delle famiglie, sui pretesi
delitti di magia, di eresia e di sortilegio" -, sia i modi
con cui si vuole affermare un nuovo ordine: la rimozione dei
monumenti "al dispotismo", la ridenominazione delle
strade con nomi repubblicani o le più significative decisioni
di numerare le case e di operare una maggiore razionalizzazione
del tessuto urbano.
I tempi
cambiavano non solo per l'Europa, via anche per la nostra Città,
e questo alla vigilia di anni veramente speciali, anni in cui
i Torinesi sarebbero stati sottoposti per la seconda volta ad
una dominazione straniera, ma che introducevano i primi semi
dei concetti di libertà ed eguaglianza, che proprio a
Torino avrebbero, nel corso del tempo, prodotto frutti significativi
e generosi
Si tratta,
come dicevamo, di una breve vicenda amministrativa di circa
sei mesi; tutta conchiusa nell' "anno VII della Repubblica
Francese e I della Libertà Piemontese", che vede
succedersi due Municipalità repubblicane; la prima composta
da diciotto, la seconda inizialmente da nove, poi da tredici,
quindi ventotto ed infine trenta "municipalisti" fra
cui si nota, per la prima volta, una netta prevalenza del ceto
borghese: una nuova elite si sta preparando a svolgere un ruolo
di spicco nella vita amministrativa di Torino.
Il quadro
di insieme di questa vicenda è tracciato in modo eccellente
nei due saggi di Giorgio Vaccarino e di Rosanna Roccia, a corollario
dei quali vi sono i regesti a cura di Luciana Manzo, autori
cui va il nostro sentito ringraziamento, anche perché,
a fronte della ricchezza dei documenti racchiusi in tre grandi
volumi manoscritti, contenenti i verbali delle seances, e conservati
nell'Archivio Storico della Città, non fa purtroppo riscontro
un'uguale ricchezza di studi.
Ancora
una volta questa collana si sforza di aprire nuovi orizzonti,
che meglio facciano comprendere la storia della nostra Torino,
e questo è un piccolo, grande merito di cui siamo fieri.
Torino,
dicembre 1998
Mauro
Marino Presidente del Consiglio Comunale della Città
di Torino
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