C I T T À D I T O R I N O
INTERPELLANZA: "TORINO PASSA A LINUX?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE STEFFENINO IN DATA 10 NOVEMBRE 2004 .
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PRESO ATTO CHE
- il Consiglio Comunale con mozione (mecc. 2002 04768/002) del 30 settembre 2002 dal titolo "Innovazione tecnologica ed evoluzione dei servizi comunali" si è espresso, già per un potenziamento dei servizi informatici della Città per una fruibilità maggiore da parte dei cittadini;
- nella seduta del 10 febbraio 2003, il Consiglio Comunale ha approvato la mozione (mecc. 2002 09590/002), sui temi del software libero, con l’obiettivo di introdurre gradualmente nella Pubblica Amministrazione torinese l’uso di queste tecnologie;
- dopo l'istituzione a fine 2002 a firma del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie - dove per la prima volta in Italia si è affrontato il tema dell'open source a livello istituzionale - "la Commissione per il software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione" ha prodotto delle linee guida che sono state inserite nella "Direttiva in materia di sviluppo ed utilizzo dei programmi informatici da parte delle Pubbliche Amministrazioni" del 7 febbraio 2004;
- in sintesi la direttiva delinea:
- l'utilità della pluralità dei sistemi e, quindi, la responsabilità della singole Amministrazioni nell'effettuare la libera scelta del software da adottare sulla base di un'analisi tecnica, organizzativa ed economica, ossia il rapporto tra costi e benefici;
- la rilevanza che il software a codice sorgente aperto "sta assumendo per la sua pervasività nella Pubblica Amministrazione, nell'informatica e telecomunicazioni, nella scuola, nell'università e ricerca, oltre che nelle imprese";
- lo studio a fondo delle istanze legate all'uso e alla valorizzazione dell'open source nella Pubblica Amministrazione;
- la tutela della Pubbliche Amministrazioni in termini di riservatezza dei dati, privacy, sicurezza, funzionalità, continuità del servizio; di ottimizzare gli investimenti nella PA; attraverso l'e-Government favorire la diffusione dell'innovazione tecnologica in Italia;
- la garanzia che per le condizioni di sviluppo e promozione del mercato "non ci sono criteri oggettivi che giustifichino dal punto di vista tecnico ed economico una scelta prioritaria di un software rispetto ad un altro, la selezione deve essere effettuata in fase di acquisizione sulla base di un'attenta analisi del costo e dei benefici";
- l'accessibilità dei documenti delle PA, che devono essere resi disponibili attraverso almeno un formato aperto consentendone così l'indipendenza da specifici pacchetti software di mercato e permettendo anche la loro conservazione nel tempo;
- l'importanza in termini di funzionalità ed economicità, del "pluralismo informatico", dicendo però "no a strumenti normativi rigidi, come le leggi e, invece, privilegiando la strada delle direttive in quanto strumenti più flessibili per assecondare la continua evoluzione delle tecnologie";
- la possibilità che le Pubbliche Amministrazioni diano in uso gratuito ad altre amministrazioni i programmi applicativi realizzati sulle proprie specifiche indicazioni e di cui sono titolari;
INTERPELLA
Il Sindaco e l'Assessore competente per sapere, nell'ambito del mantenimento di un livello ottimale di efficienza e funzionalità dei prodotti software per gli uffici comunali, come il Comune di Torino si sta attrezzando per fare proprie le indicazioni della Direttiva Ministeriale;
ED INOLTRE
in merito alla mozione quali interventi, operativi sono stati fatti per:
- avviare uno studio di fattibilità, di pianificazione e sperimentazione, eventualmente tramite progetti pilota, sull'introduzione progressiva di software libero nel Comune di Torino e di sviluppo di applicativi per la PA in ambiente open source;
- promuovere l'impiego di formati di dati standard, aperti e documentati, in quanto di estrema importanza e flessibilità per mantenere la piena compatibilità con futuri cambiamenti tecnici;
- inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica per i dipendenti comunali anche l'impiego del sistema operativo GNU/Linux e di altri prodotti di software libero (e quindi open source) e ad indirizzare i dipendenti all'impiego esclusivo di formati di salvataggio/interscambio leggibili da qualsiasi altro programma;
- attivarsi, eventualmente prendendo contatti con associazioni e gruppi locali, come GNUG (Gnug's Not a User Group) e LUG (Linux User's Group) Torino, e nazionali, come ILS ( Italian Linux Society) e AsSoLi (Associazione Software Libero), per mettere in atto politiche per diffondere maggiormente il software libero e open source nelle scuole, in considerazione del valore didattico e culturale di tale tipo di software, e in generale presso tutti i cittadini;
- evitare che la fruizione di servizi Web di e-Government sia vincolata all'utilizzo di browsers proprietari, specie se funzionanti solo su sistemi operativi proprietari e a pagamento;
- adoperarsi affinchè si individuino e si realizzino investimenti adeguati, anche in collaborazione con altri attori istituzionali e non, per promuovere nel territorio cittadino un distretto tecnologico correlato con il software libero, in modo da accrescere la cultura, le competenze, le risorse ed i collegamenti necessari per far diventare Torino punto di eccellenza a livello europeo per quanto riguarda lo sviluppo e la diffusione del software libero.
F.to: Marco Steffenino