gruppo consiliare comunisti italiani
INTERPELLANZA N. 10882
OGGETTO: Legge Regionale sull'ERP: per gli immigrati regolari una spinta verso gli speculatori.
Premesso che la Regione Piemonte ha recentemente varato la riforma della L. 46 (la legge sull'accesso all'edilizia pubblica) e che tale legge prevede sciaguratamente l'esclusione dall'accesso all'ERPS dei cittadini che non sono in possesso dei requisiti dell'art. 2 che recita testualmente al punto a): "cittadino italiano o di uno stato aderente all'Unione Europea; il cittadino di altri stati è ammesso qualora sia legalmente soggiornante in Italia e svolga una regolare attività di lavoro subordinato o autonomo da almeno 3 anni, …(..).";
considerata la palese genericità dei concetti affermati e la difficoltà interpretativa per applicare tale norma (i 3 anni devono essere continuativi? Quali lavori vanno realmente considerati in uno scenario di evoluzione di lavori "atipici"?);
visto che la difficoltà interpretativa e applicativa può portare a comportamenti divergenti da Comune a Comune;
auspicando che si giunga ad una interpretazione estensiva di una norma così insensata;
si interpellano il Sindaco e l'Assessore competente per conoscere
Dove si pensa che andranno quegli extracomunitari che, regolari e lavoratori da 1 o 2 anni, vengono respinti dal bando? E quali alternative reali avranno?
Torino, 28 novembre 2001
Gianguido Passoni Domenico Gallo