Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista
INTERPELLANZA
Oggetto: Lavori Piazzale Valdo Fusi.
CONSIDERATO CHE:
- già più di un anno fa cittadini, associazioni ambientaliste, gruppi politici si mossero per tentare di indurre l'Amministrazione a soprassedere sulla decisione di inizio lavori del piazzale Valdo Fusi per riflettere più approfonditamente su tali interventi in quanto:
- avrebbe (ed ha) comportato l'espianto delle piante contenute nel piazzale Valdo Fusi (circa 80 fra tigli e platani di dimensioni ormai ragguardevoli),
- avrebbe aumentato il numero di parcheggi già fin troppo numerosi in qull'area così centrale e congestionata;
- l'Amministrazione non volle tener conto delle richieste e, adducendo motivi di necessità ed urgenza, preferì procedere all'espianto degli alberi e alla consegna dei lavori, inducendo così la speranza che, almeno, questi si svolgessero nei tempi previsti, per ridurre il disagio della popolazione.
Purtroppo
OGGI SI RILEVA CHE:
- i lavori iniziati formalmente con la consegna dell'area da circa un anno, sono stati fermi da allora, se si escludono le opere di collocazione del cantiere, posa della recinzione, taglio delle siepi di carpino, posa dell'illuminazione provvisoria della via Cavour e dello stretto budello che da accesso al centro congressi "Torino Incontra";
- sono peraltro sbocciati altri lavori "imprevisti", quali:
- la ricanalizzazione del gas,
- alcune opere di scavo di tipo archeologico atto a riportare alla luce le fondazioni dell'ex Politecnico, distrutto dai bombardamenti negli anni '40, affinchè possano essere rilevate e fotografate.
TUTTO CIO' PREMESSO
la sottoscritta consigliera
INTERPELLA
il Sindaco e l'Assessore competente
PER SAPERE:
- perchè l'Amministrazione non ha disposto che i lavori si svolgessero in due tempi, sin dall'inizio, su metà piazzale per volta, in modo da ridurre il disagio della popolazione e consentire la fruizione parziale del parcheggio - visto che lo si ritiene indispensabile in quell'area;
- quali sono le previsioni di spesa aggiuntive e su chi ricadranno;
- quali tempi si prevedono per la consegna delle opere;
- perchè non si è tenuto conto a suo tempo delle richieste della Soprintendenza circa le indagini che si stanno svolgendo;
- perchè (seppure questa domanda andrebbe vista sulle responsabilità della Soprintendenza) non si è provveduto a rilevare e fotografare le fondazioni (risalenti, sembra, a inizio '900) quando, per trent'anni sono state alla luce del sole;
- quale sia la ricaduta sulla popolazione dei disagi provocati dal cantiere in termini di rumore, polveri, rallentamenti del traffico, lesioni agli edifici pubblici e privati e quant'altro;
- come si intende corrispondere alle giuste attese dei cittadini.
Torino, 22 novembre 2001
Marilde Provera