OGGETTO: I tagli alla spesa sanitaria impediscono il ricovero presso le RSA a 600 anziani non autosufficienti e malati di Alzheimer.

Premesso che oltre 600 anziani cronici non autosufficienti e malati di Alzheimer e le loro famiglie si trovano in gravissime condizioni per l'impossibilità di essere ricoverati nelle RSA o in strutture adeguate, a causa dei tagli alla spesa sanitaria decisi dalla Giunta Regionale del Piemonte;

considerato che, in base alle leggi vigenti, le cure per i suddetti soggetti spettano al Servizio Sanitario Nazionale e non ai parenti;

ritenuto deplorevole che per ridurre le spese non vengano convenzionati i posti disponibili presso le RSA e, addirittura, vengano lasciati inutilizzati posti letto convenzionati;

visto che la Giunta Regionale con la delibera del 16 gennaio 2001 n. 1-2005 si poneva l'obiettivo di una manovra finanziaria capace di assicurare "l'utilizzo ottimale delle risorse per erogare ai cittadini tutti, in particolare quelli più bisognosi di assistenza sanitaria e socialmente deboli, le giuste cure e i percorsi di salute, temporaneamente e materialmente necessari";

si interpellano il Sindaco e l'Assessore competente per sapere

• se non ritengano opportuno intervenire presso la Regione per sollecitare l'individuazione di una soluzione per gli oltre seicento anziani cronici non autosufficienti e malati di Alzheimer;
• se non sia necessaria l'apertura di un confronto con la Regione Piemonte affinché siano al più presto occupati tutti i posti convenzionati e siano stipulate nuove convenzioni in modo da ridurre e, se possibile, eliminare le attuali liste d'attesa;
• se non sia opportuno un intervento diretto del Sindaco, di concerto con l'Assessore alla Sanità, per concordare con la Giunta Regionale la messa in atto di una politica sanitaria capace di dare risposte concrete ai problemi di salute degli anziani attraverso il potenziamento delle cure domiciliari unificando gli attuali servizi di assistenza domiciliare integrata e di ospedalizzazione a domicilio, meno costosi del ricovero ospedaliero;
• se non sia necessaria un'opera d'informazione, da attuare attraverso i servizi socio assistenziali di base, a tutte le famiglie torinesi per rendere nota la facoltà dei pazienti di opporsi alle dimissioni dagli ospedali e/o dalle Case di Cura convenzionate, nel caso in cui non sia possibile assicurare le cure a domicilio o il trasferimento in una RSA.

Torino, 23 ottobre 2001

Domenico Gallo Gianguido Passoni