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Torino, 18 ottobre 2001
INTERPELLANZA
OGGETTO: Stato dei servizi di emergenza nella Città di Torino.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO
- che secondo la vigente normativa, il Sindaco di Torino è il "responsabile istituzionale" della salute dei cittadini torinesi;
- che alcuni avvenimenti legati alle vicende politiche internazionali, ed alcuni incidenti recenti, in particolare la sciagura di Linate, hanno evidenziato la necessità, in particolare per le grandi città, di servizi di emergenza sanitaria efficienti, rapidi e di elevata professionalità;
- che l’attuale stato delle emergenze degli ospedali torinesi deve sopportare un elevato numero di interventi medi gionalieri, i quali in alcuni momenti dell’anno, raggiungono numeri tali da bloccare l’attività dell’intero reparto;
- che, in caso di particolari disastri, oltre alla professionalità dei soccorritori vi è la necessità di una dotazione tecnica specifica;
CONSIDERATO
- che le autorità preposte al controllo delle emergenze, quali la Protezione Civile ed il Ministero della Salute, hanno elaborato dei piani di intervento in caso di calamità o di gravi incidenti;
- che, affinchè i programmi di intervento raggiungano il miglior risultato possibile, è necessaria l’informazione, la collaborazione ed il coordinamento della popolazione civile;
INTERPELLANO
Il Sindaco al fine di sapere:
- quali siano le emergenze per le quali è stato elaborato un piano di intervento nella città di Torino;
- quale sia l’attuale carico di lavoro delle Emergenze degli Ospedali torinesi;
- quali siano i piani di emergenza elaborati nelle AASSLL e nelle AASSOO torinesi, al fine di raddoppiare o triplicare i posti letto disponibili per il primo soccorso in caso di calamità;
- quale sia il livello e quali siano i programmi di informazione della popolazione;
- in che modo, in casi di calamità, potrà essere esercitato un coordinamento preciso ed efficiente tra i vari enti e la popolazione civile;
- quale sia la dotazione tecnologica necessaria a fronteggiare particolari tipi di disastri, in particolare batterici, chimici o nucleari.
SUSANNA FUCINI