INTERPELLANZA
Oggetto: IPOTESI DI MERCATO MULTIETNICO A PORTA PALAZZO
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO
- Che lo stesso Sindaco, secondo La Stampa pag. 41 del 4/10/2001 considera Porta Palazzo il quartiere "più difficile" della Città;
CONSTATATO
- che sta rapidamente concretizzandosi e affiorando il vero progetto multietnico della Giunta di Sinistra sulle rovine di quelle aree che erano i nodi vitali del commercio torinese;
CONSTATATO
- che hanno chiuso i battenti un numero elevatissimo di negozi aperti da generazioni, sostituiti da insegne e attività non richieste dai residenti;
- che è stata chiusa e poi distrutta la linea ferroviaria, naturale sbocco delle Valli di Lanzo, nel cuore della Città;
- che la Torino-Ceres è stata perfino promossa a capolinea abusivo di collegamenti automobilistici con il Marocco, con notevole disturbo dei residenti ;
PRESO ATTO
- che il Sindaco, sempre secondo i giornali, propone la sede della stazione Torino-Ceres quale soluzione ideale per l’ufficializzazione di uno sconvolgente mercato multietnico, obiettivo perseguito da anni e sempre più politicamente affiorante nell’attività della Giunta di Sinistra alla ricerca di un elettorato di sostegno ai coordinati interessi cattocomunisti in Torino;
INTERPELLA
Il Sindaco e gli Assessori responsabili al fine di sapere se in tempi di referendum non intendano mediante referendum democratico conoscere le reali aspettative della popolazione torinese e autoctona, prima di procedere a sconvolgenti cambiamenti della vita sociale ed istituzionale di quello che è il cuore commerciale della Città di Torino, giunto ad un degrado forse inarrestabile.
Giovanni Airola