Oggetto: Trasferimento Fiat Avio a Rivalta.

• Che, anche in conseguenza dell’orientamento assunto dall’Amministrazione di inserire l’area Fiat Avio nel piano dei siti olimpici, la Fiat ha dato comunicazione ufficiale del trasferimento degli stabilimenti a Rivalta e delle residue lavorazioni da quest’ultima sede a Mirafiori;

• Che alcuni segnali (come la recente messa in mobilità di oltre 2.200 persone degli enti centrali Fiat Auto, Comau, Powertrain compresi i 500 dipendenti della logistica TNT) non appaiono incoraggianti, specie in assenza di un preciso piano organico industriale che Fiat non ha presentato alla Città e agli altri Enti locali (malgrado la convocazione delle assemblee in coda di legislatura), e soprattutto ai lavoratori.
• Che la stessa azienda sembra più attenta a nuove strategie in altri settori (come è evidente nell’acquisizione di Montedison)e ad operazioni di tipo puramente finanziario, sganciate dal tradizionale core-business dell’industria dell’auto;

• Che il Sindaco esercita un ruolo di primaria importanza rispetto a questo interlocutore che ha grande impatto sull’intera economia della città e non solo per quanto riguarda gli investimenti per il 2006 e su quanto attiene ad altri aspetti (vicenda Stadi, "MondoJuve" operazioni sulle aree industriali dismesse, ecc.) che vedono un ruolo importante dell’Istituzione anche in sede deliberante;

Il Sindaco per sapere:

Se non intenda promuovere un attivo confronto con la Fiat, contestualmente alla fase di individuazione delle aree e di predisposizione di delibere riguardanti i giochi olimpici e gli impianti sportivi torinesi, in ordine alle prospettive produttive e occupazionali del settore dell’auto nell’area torinese e, più urgentemente, per chiarire eventuali ricadute occupazionali negative conseguenti a questo doppio trasferimento Fiat Avio-Auto.