N.MECC. 2001 1423/02
INTERPELLANZA
Oggetto: diritto alla privacy e rispetto della scelta delle
donne negli ospedali torinesi.
Venuto a conoscenza
che allinterno dellOspedale Mauriziano è
stato autorizzata una presenza quotidiana di attivisti di movimenti
antiabortisti, i quali stazionerebbero lungo il tragitto che le
donne, che intendono interrompere la gravidanza ai sensi della
194, devono percorrere dal reparto di degenza alla sala operatoria
e viceversa;
constatato personalmente
che in effetti esiste una presenza quotidiana, dal lunedì
al giovedì, di una sedicente associazione "PROMOZIONE
VITA";
considerato
- che ogni cittadino (e ogni associazione) è libero
di esprimere la propria opinione su una legge dello Stato, anche
nei pressi dei luoghi di ricovero, ma in modo tale da rispettare
gli altri cittadini e le libertà concesse dalla legge;
- che lOspedale Mauriziano fa parte del SSN e deve
fare rispettare l leggi nel rispetto degli utenti;
si chiede
con urgenza al Sindaco e allAssessore competente
- quale iniziativa abbia preso per tutelare i cittadini
torinesi affinché possano rivolgersi allOspedale
Mauriziano per interrompere la gravidanza senza essere molestati;
- se tale iniziativa sia in relazione alla decisione di
ridurre lattività di IVG da parte del Mauriziano,
come unico settore di riduzione dellofferta sanitaria dellOspedale
Mauriziano, nonostante gli inviti della Regione Piemonte;
- se, con uno scatto di orgoglio, non intenda protestare
con la Direzione del Mauriziano per le incomplete e fuorvianti
informazioni che sono state date allAssessore per rispondere
in Consiglio allinterpellanza n° 487/2001;
- se, in nome della "libertà di ricerca e della
scienza", non intenda associarsi alla richiesta di permettere
alle donne italiane di potere avere un aborto medico (non chirurgico),
sicuro e precoce, come avviene in Europa mediante il mifepristone
(RU486) superando un ritardo scientifico e sanitario di almeno
un decennio.
Torino, 16 febbraio 2001
Silvio Viale