Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista
INTERPELLANZA
Oggetto: verifica "Progetto Vigile di Quartiere".
PREMESSO CHE:
- il progetto "Vigile di Quartiere", presentato in I Commissione nel mese di maggio, prospettava una riorganizzazione del lavoro della Polizia Municipale nei quartieri al fine di garantire un miglior rispetto delle regole di convivenza e un diverso, più positivo e collaborativo, rapporto tra vigili e cittadinanza;
- il progetto individuava le seguenti competenze istituzionali per i Vigili di Quartiere:
- presidiare il territorio instaurando un rapporto collaborativo con la cittadinanza senza perdere di vista le proprie attribuzioni istituzionali;
- presidiare l'entrata e l'uscita scuole con particolare riguardo all'incolumità degli alunni;
- prevenire e reprimere le violazioni relative ai regolamenti comunali con particolare riguardo a quelle norme afferenti la pacifica convivenza (Regolamento di P.U., Regolamento d'Igiene, ecc.);
- prevenire e reprimere le violazioni afferenti la circolazione stradale;
- prevenire e reprimere le violazioni relative al commercio;
- espletare le pratiche d'assistenza delle fasce deboli;
- notificare gli atti ed assumere le informazioni di competenza istituzionale;
- effettuare i controlli di polizia amministrativa;
- effettuare i primi rilievi in caso di violazioni in materia di ecologia;
- segnalare ogni inconveniente di competenza di strutture del Corpo o della pubblica Amministrazione.
CONSIDERATO CHE:
per avere successo il progetto avrebbe dovuto basarsi su alcuni presupposti:
- vigili motivati e quindi scelti prioritariamente tra quelli/e interessati/e al nuovo compito in quanto senza il pieno coinvolgimento dei lavoratori nessun progetto rivolto all'utenza ha la possibilità di realizzarsi compiutamente;
- un numero adeguato di vigili in ogni porzione di territorio (i 7 agenti previsti risultavano essere pochi);
- una opportuna e non demagogica operazione di informazione tra le/i cittadine/i sui compiti dei Vigili di Quartiere, in modo da evitare equivoci ed impedire che i Vigili di Quartiere venissero recepiti come "sceriffi" dai modi spicci, dediti esclusivamente a contrastare la micro delinquenza.
CONSTATATO CHE:
- i risultati del progetto non si sono visti e molte/i cittadine/i lamentano l'inefficacia dei Vigili di Quartiere rispetto alle aspettative sollevate;
- le/i lavoratrici/tori del Corpo di Polizia Municipale segnalano un peggioramento complessivo della situazione nelle Circoscrizioni in cui il progetto ha trovato applicazione concreta e dove, nei fatti, fino al 50% del personale da impiegare come vigile di quartiere viene utilizzato nei compiti soliti di sempre (uffici, viabilità pura, servizi extracircoscrizionali, ...);
- il personale, già insufficiente, che si riteneva di dover adibire al servizio è stato ulteriormente ridotto (ad esempio nel quartiere San Donato sono impiegati 21 Vigili anzichè i 28 previsti), su decisione del Comando del Corpo di Polizia Municipale.
I/la sottoscritti/a consiglieri/a
INTERPELLANO
Il Sindaco e l'Assessore competente
PER SAPERE
- se ritengono che il progetto "Vigile di Quartiere" ha risposto alle aspettative dell'Amministrazione;
- se sono a conoscenza della delusione delle/dei cittadine/i che vivono in zone dove i Vigili di Quartiere (in chiaro sottorganico) non sono in grado di rispondere a quelle che sono indicate come le proprie competenze e alle piccole richieste dei/delle cittadini/e;
- per quale motivo si è ridotto ulteriormente l'organico previsto, tentando anche di darne giustificazione modificando alcune zone di intervento dei vigili di quartiere, riducendole numericamente sulla carta, ma la cui estensione territoriale totale e la popolazione per le quali essi devono operare rimangono invariate.
- quali misure intendono attivare per motivare le/i lavoratrici/tori adibiti a tale servizio;
- perchè non si è provveduto a coprire la dotazione organica (con 400 nuove assunzioni) prima di introdurre il progetto "Vigile di Quartiere" che per funzionare necessita di un numero adeguato di operatori/trici in ogni porzione di territorio;
- se hanno la sensazione che il Comando del Corpo di Polizia Municipale non operi con convinzione alla realizzazione del progetto.
Torino, 14 febbraio 2001
Ennio Avanzi Daniela Alfonzi Mario Contu Marco Revelli